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«Forza ragazzi! Svegliatevi! Dovete andare ad allenarvi e oggi arriveranno tutti gli altri dal Giappone!» strillano dal piano di sotto della casa Celia e Silvia.
Cammy è partita da poco con il suo vero padre, mentre mister Travis è rimasto ad allenarci.

«Ah...che seccatura» sbuffa Caleb, il mio compagno di stanza. Il mio fantastico compagno di stanza, aggiungerei.
«Tu hai dormito, Ax?» «No Cal, tu?» «Quando mai?» sbuffa ancora, sempre più infastidito, amiamo prenderci per il culo ed ignorarci là fuori, ma qui dentro siamo ottimi amici e conosciamo i nostri segreti.

Scendiamo di sotto e trovo Jude e Mark seduti ad un tavolo, l'uno di fronte all'altro, così ci scambiamo uno sguardo complice e dopo esserci accertati che i posti fossero liberi ci accomodiamo rispettivamente io, al fianco di Mark che è ancora mezzo addormentato, e lui di fianco a Jude.
«Ciao Ax, ciao Caleb» ci saluta mestamente il capitano, per poi appisolarsi sulla mia spalla, ridacchio nel vedere tutta la sua voglia di vivere e comincio a mangiare.

«Axel imboccami, sono troppo stanco» ordina Mark, tenendo la bocca aperta, aspettando un boccone, tutti lo guardiamo stupito, mentre della bava mi cola dalla spalla sinistra su tutta la divisa.
Prendo un pezzo di frittella con la forchetta e lo imbocco, continuando così fino a quando non finisce tutto il piatto, «Per favore, dammi da bere» mi sbatto una mano in faccia, mentre vedo i miei altri due migliori amici ridere di gusto alla scena.

Provo a spostare la sua testa diverse volte, ma continua a ciondolare fino a farla ricadere sulla mia spalla, così lo tiro per i capelli, facendolo stare su e gli faccio ingurgitare tutto il succo d'arancia contenuto nel bicchiere.

Passa qualche secondo e lui molla un rutto tremendo, che fa girare tutti, le ragazze disgustate, alcuni divertiti o sorpresi, mentre il mister sembra pressoché spaesato dalla provenienza del suono e noi a quel tavolo, eccetto il diretto interessato, cominciamo a ridere senza contegno.

Caleb appoggia la testa sul tavolo, ruotandola leggermente verso destra, per poter guardare il sorriso di Jude, sarebbero davvero una bella coppia.

«BENE! E ADESSO TUTTI AD ALLENARSI!» salta in piedi Mark, «Pft, perfido...» sussurro io, mentre tutti gli altri si alzano, «Ehy Ax, vieni con me a fare una corsetta sulla spiaggia?» «Certo, volentieri, capitano» so quanto lo infastidisce quando lo chiamo così.

«Jude! Poi ti devo parlare in privato» bisbiglio all'orecchio del rasta, per poi spingerlo addosso a Caleb, che in quel momento si stava girando per aspettare l'altro regista.
Lo vede cadere e lo afferra per le braccia, che il rasta ha allungato per raggiungere un qualsiasi appiglio, e così finiscono abbracciati.

«Scusami Caleb» «Non...non fa niente» risponde il crestato, leggermente spaesato, per poi lanciarmi un'occhiata di fuoco, rispondo al suo gesto con un occhiolino, mentre Mark ci guarda sconcertati e Jude imbarazzato.

«Axel, ti va se ci alleniamo un po' qui?» «Certo» cominciamo a giocare a calcio, facendo dei semplici passaggi o anche dei tiri, per poi provare alcune volte i nostri tiri combinati.

Verso l'ora di pranzo incrociamo David che sta seduto da solo con un sorriso da ebete sulle labbra e io saluto frettolosamente Mark, per poi andare da lui.
«Come mai così felice e così solo?» «Non vedo l'ora che arrivi Joe» «Innamorato?» «Un botto, comunque, ti serve qualcosa in particolare?» «Ho bisogno di un consiglio...d'amore» l'azzurro fa una faccia pervertita e io sorrido impercettibilmente.
«Se io fossi innamorato di Jude, come glielo dovrei dire?» «Beh...in modo matematico, lui si basa sui fatti e gli piacciono gli indovinelli, ma...» «Ma?» «Ma non poteva chiedermelo direttamente Caleb, scusami?» quasi mi soffoco con la mia stessa saliva a quell'affermazione.

«𝑊ℎ𝑎𝑡 𝐴𝑟𝑒 𝑌𝑜𝑢 𝑊𝑎𝑖𝑡𝑖𝑛𝑔 𝑇𝑜 𝐿𝑖𝑓𝑡 𝑌𝑜𝑢?» Gᴏᴜᴇɴᴅᴏᴜ/FᴜᴅᴏᴋɪᴅᴏᴜDove le storie prendono vita. Scoprilo ora