capitolo 9

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Varcammo la porta di casa con un po' di titubanza...il cuore mi stava per scoppiare e non so di preciso se la causa fosse la paura o la mia mano intrecciata con quella di Claudio.
"C'è qualcuno?!" Urlai dopo un po' di esitazione, non ricevetti risposta e senza perdere tempo mi diressi nella mia vecchia camera seguita da cla.
Il mio cellulare continuava a squillare e non avevo bisogno di leggere il nome sul display per sapere chi fosse.
"Cla io prendo altri vestiti tu puoi occuparti delle cose sulla scrivania?"
"Solo se l'intimo lo prendo io" mi rispose con un ghigno in volto.
Risi e gli tirai un cuscino per poi rimettermi a lavoro.
Passarono circa 2 orette buone quando chiusi l'ultimo scatolone    sotto lo sguardo preoccupato del mio "amico" e qualche imprecazione ,per via delle troppe cose da portare via.
Risi quando vidi Claudio imprecare e prendere in mano un paio di scatoloni .
"Grazie..." sussurrai.
"Come?!" Mi guardò divertito
"Hai capito bene brutto arrogante del cazzo" gli urlai ridendo.
Presi i restanti scatoloni e girandomi per l'ultima volta verso quella che era stata casa mia chiusi la porta e ringraziai Dio per non averli fatti tornare fino ad ora.

Eravamo in macchina da ormai circa 10 minuti e a parte le mie indicazioni per arrivare al monolocale non avevamo parlato.
A volte non lo capivo proprio cambiava umore in un nanosecondo.
Mi accorsi di essere quasi arrivati e istintivamente posai una mano sulla gamba di Claudio che si irrigidi.
"Emh...siamo arrivati " gli dissi imbarazzata.
"Puoi accostare qui e scarico io tutto"
" non ci pensare nemmeno per scherzo parcheggio scarichiamo i pacchi e poi si va a fare spesa" mi disse regalandomi uno dei sorrisi più belli mai visti...

Dopo 30 minuti e infinite lamentele da parte del ragazzo di fianco a me finimmo di sistemare almeno le cose più importanti.
"Ei tu" lo punzecchiai su un fianco per richiamare la sua attenzione "mi sono appena resa conto di non avere pentole e piatti e forchette...insomma tutto il necessario per cucinare e magiare" dissi imbarazzata abbassando il volto.
"Cazzo hai ragione..."impreco
"Emh...se ti va di rimanere a cena per sdebbitarmi dell'aiuto possiamo ordinare delle pizze" proposi
"Per me piccante" urlò buttandosi sul divano.
Risi e presi il telefono per ordinare le pizze.
Fu proprio in quel momento che mi resi conto di avere centinaia di chiamate e messaggi da parte di Tommaso e Giorgia.
Fui indecisa sul da farsi ed esitai un po' prima di mandare un messaggio a Tommaso
A tom❤
"Ho preso la mia decisione...mi hai deluso mi avete deluso tu giorgia e mamma e papà...questa notte è il mio compleanno e da oggi sono libera da tutti. Buona vita"
Inviai con una lacrima che rigava il volto.
"Ho fame Cristo arrivano queste pizze?! Urlò Claudio dal divano
"Si" sorrisi
"Birra?!"

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