capitolo 11

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Mi svegliai di soprassalto a causa di quel dannato campanello che non la smetteva di suonare.
Mi girai su un lato e presi a tententoni il cellulare per guardare l'ora.
08.30
Chi diavolo poteva essere?!?
Cammino verso la porta e appena la apro trovo davanti a me un Claudio in tuta con davanti a sé due scatoloni enormi uno sopra l altro.
"Auguri acida del mio cuore finalmente sei grande anche tu" urla strattonadomi per entrare.
"Ti sei ricordato eh?!?" Dissi con stupore
"Ma cos'è?!"chiesi incredula
"Susu...apri apri...so che non è un regalo originale" disse imbarazzato
"O mio dio Claudio cazzo...non dovevi..sul serio sarei andate a prenderle questa sera a fine lavoro" urlai sorpresa.
Davanti a me c'erano pentole ciotole un set di piatti e bicchieri posate e tutti gli utensili possibili ed immaginabili.
Abbassai la testa per evitare di far notare la mia commozione.
"Scusa di che lavoro parli ?!" Mi guardò sorpreso..
"Emh ieri ho visto che cercavano personale in un locale non poco lontano e oggi inizio la prova...ma tu piuttosto perché non sei a scuola?"
"Avevo meglio da fare" aggiunse sorridendo
"Bhe grazie mille...non so che dire...vuoi un caffè?" Chiesi
"Si però ti porto a fare colazione quindi vestiti io sistemo questi" mi disse indicando il suo regalo.

Circa 30 minuti dopo eravamo seduti su un tavolino di un bar lì vicino con davanti a noi un bel caffè fumante.
"A che ora inizi a lavorare oggi ?" Mi chiese d'un tratto
"Alle 15" risposi
"Ti accompagno?!"
"Non ti preoccupare...vado a piedi sono solo 15 minuti" dissi bevendo quella mischela salva vita.
"Insisto" mi disse rispondendo al cellulare.
"Ei Tom dimmi tutto" disse facendo una linguaccia verso di me.
Scoppiai a ridere ma smisi subito quando notai la sua faccia infuriata.
"No assolutamente...siamo amici ti voglio bene ma non mi mettere in mezzo...voglio bene anche a lei" disse guardandomi imbarazzato per poi chiudere la chiamata con un semplice "ciao"
"Cosa voleva?" Domandai infastidita
"Sapere dove abiti per venirti a trovare" rispose
"Senti Cla non voglio rovinare la tua amicizia con mio fratello per colpa mia..." pronunciai quelle parole in modo deciso.
"Non si tratta di rovinare proprio un bel nulla nanerottola e anche se fosse cosi...io faccio quello che mi va" sputo acido le ultime parole.
Sorrisi imbarazzata e mi alzai per pagare...
Dopo 20 tentativi falliti da parte di Claudio riuscii a pagare per entrambi e a passo spedito mi diressi dentro la sua macchina.
"Allora scimmione mi accompagni a fare spesa?"
"Scimmione ci sarai tu e comunque ok" disse ridendo mentre saliva in macchina.

2 ore dopo ero ai fornelli per preparare un pasto decente mentre Claudio apparecchiava fissandomi di tanto in tanto.
Mangiammo in assoluto silenzio e quando fu quasi l ora di andare a lavoro mi preparai con dei semplici jeans a vita alta e una maglietta nera a maniche lunghe.
Presi il mio cappotto il telefono e la borsa...
"È ancora valido il passaggio?" Chiesi d'improvviso a Claudio che stava giocando al telefono
"Certo andiamo"

Arrivammo davanti al negozio e con un po' di ansia scesi dalla macchina salutando il mio autista personale.
Stavo per entrare quando d'improvviso mi sentii prendere per un polso mi giraie mi ritrovai faccia a faccia con Claudio.
"Scusa" sussurro per poi baciarmi.
Inaspettatamente ricambiai e da bacio casto che era..diventò più passionale
Diventai paonazza e mi staccai.
"Emh..." sussurrai
"Cristo scusa non so cosa mi sia preso...devo andare ciao reb...co si vede"
Rimasi basita e girai i tacchi per nascondere le lacrime che iniziatono a scendere...PERCHÉ?!?

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 28, 2019 ⏰

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