PROLOGO

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BRYCE'S POV

L'unica cosa che avessi mai voluto era che Juli Baker mi lasciasse in pace.                                       Tutto incominciò nell'estate del '57, prima dell'inizio della seconda elementare.                   ''Eccoci arrivati!'' esclamò mio padre ancora esausto dal viaggio, fu subito seguito da mia madre che con un grande sorriso si girò verso me e mia sorella ''Che ve ne pare ragazzi?'' ci chiese con il suo solito tono amorevole.
Io e mia sorella non eravamo molto entusiasti di cambiare di punto in bianco le nostre vite, ma ci limitammo a dire che i posto era di nostro gradimento.                                                    ''Di che colore è la mia stanza?''chiese mia sorella, ''entra e scopriamolo'' rispose immediatamente mia madre.
''forza Bryce, campione, perchè noi due non diamo una mano a scaricare il furgone e non lasiamo che le nostre due donne vadano in cucina e inizino a sistemare?'' mi chiese mio padre.Mi limitai a scuotere la testa, tendenzialmente acconsentivo a tutto ciò che mi diceva mio padre, aspiravo a diventare come lui.
Per me, quel giorno fu l'inizio di quello che sarebbe stato un periodo di fughe strategiche e imbarazzo pubblico che durò oltre cinque anni.                                                                              ''Ciao, mi chiamo Juli Baker'' disse la strana bambina che si era appena intrufolata nel nostro furgone. ''Ehi, ehi! Che stai facendo?'' disse con tono piuttosto scorbutico alla brunetta.''Non avete bisogno di una mano?'' chiese '' No no no, assolutamente no. Perchè non corri a casa? Tua madre si  starà chiedendo dove sei finita.''rispose acido mio padre. ''No, la mamma sa dove sono. Ha detto che andava bene'' mi resi suito conto che quella bambina non sapeva capire le cose al volo.  ''In tre siamo troppi'' continuò mio padre, ''non importa'' disse lei sorridendo. Okay, non capiva proprio per niente le cose al volo.  ''Vuoi che lo solleviamo insieme?'' mi chiese indicando lo scatolone alla sua destra, ma prima che lei potesse toccarlo mio padre ci mise un piede sopra e mi guardò ''Bryce, non devi dare una mano a tua madre?'' mi chiese e mi fece l'occhiolino. Capii subito che era una strategia per mandare via la ragazzina, quindi lo assecondai e corsi fuori dal furgone indirizzandomi verso il giardino della casa, ma lei mi segui'. Insomma, niente poteva fermarla. Stavo per mandarla a quel paese, quando successe una cosa stranissima. Non potevo crederci, eccomi là, che tenevo per mano quella stramba bambina, come mi ero cacciato in quel guaio?
"Ma guarda un po', ciao"sentii la rassicurante voce di mia madre interrompere quel momento imbarazzante ''vedo che hai già conosciuto mio figlio''.                                                                          Alla fine feci la sola cosa che un vero uomo può fare a sette anni, mi nascosi dietro il vestito di mia madre.                                                                   Tuttavia, quello era solo l'inizio dei miei problemi. Nel momento in cui misi piede nella classe della signorina Yelson fui subito ''accolto'' da Juli, che mi abbracciò contenta, come se fossimo stati amici da una vita. Insomma, era chiaro, neanche a scuola sarei stato al sicuro. Iniziarono tutti a fare battutine del tipo ''dov'è la tua ragazza?'' o cantavano ''tra rose e fior nasce l'amor, Bryce e Juli si voglion sposar'' ormai ero marchiato a vita, MA CHI HA MAI DETTO CHE STIAMO INISEME? IO CHIARAMENTE NON CI VOGLIO STARE CON LEI NE' ORA, NE' MAI!  Il primo anno là fu un disastro e i tre successivi non andarono meglio, ma in prima media finalmente mi decisi ad agire, misi in atto il mio piano: chiesi a Sherry Stalls di uscire con me.        
Per apprezzare a pieno la genialità di questo piano, dovete sapere che Juli Baker odiava profondamente Sherry. Non ho mai capito il perchè. Sherry era carina, simpatica e aveva un sacco di capelli biondi. L'idea era di mangiare sempre con Sherry e magari farci vedere spesso in giro, cosi' forse alla fine Juli avrebbe perso interesse.                                                                       Le cose procedevano piuttosto bene, o almeno, finchè il mio cosiddetto migliore amico, Garrett Einbinder, non si prese una cotta per Sherry.
La lealtà cedette il posto agli ormoni e Garrett disse a Sherry del mio piano, non la prese bene.   Juli lo venne a sapere e ben presto rincominciò a farmi gli occhi dolci, solo che diventò anche peggio di prima, comiciò ad annusarmi. Ma che le aveva preso??                      
La mia unica consolazione era che l'anno successivo le cose sarebbero cambiate. Saremmo andati in una scuola più grande. Forse ci avrebbero messi in classi diverse e finalmente, finalmente sarebbe finita.

JULI'S POV

La prima volta in cui vidi Bryce Loski, un bellissimo bambino dai capelli biondi e occhi marroni, persi subito la testa. Erano i suoi occhi, c'era qualcosa di magnetico nei suoi occhi. La sua famiglia si era appena trasferita nel quartiere, e io ero andata a dar loro una mano.                             
Ero nel furgoncino da nemmeno due minuti, quando suo padre lo mandò ad aiutare sua madre.   Capii subito che non voleva andare, perciò lo rincorsi per vedere se potevamo giocare un po' prima che venisse rinchiuso in casa. Un attimo dopo mi teneva per mano e mi guardava dritto negli occhi, i suoi grandi occhi marroni si incastravano perfettamente nei miei verdi, era come se ci leggessimo dentro. Il mio cuore si fermò. Sarebbe stato quello il momento? Avrei ricevuto il mio primo bacio? Ma sua madre usci' di casa. Mi guardò e mi sorrise ''Ma guarda un po', ciao, vedo che hai già conosciuto mio figlio'' lui era cosi' imbarazzato che le guance gli diventarono tutte rosse. Quella sera andai a letto ripensando a quel bacio mancato per un soffio.                           Insomma, era chiaro che provava qualcosa per me, solo che era troppo timido per dimostrarlo.   La mamma me l'aveva detto che i ragazzi sono fatti cosi'.  Perciò decisi di aiutarlo, fin dal suo primo giorno di scuola, gli diedi un'infinità di occasioni per superare la sua timidezza.                       
Quando iniziammo la prima media ormai avevo imparato a controllarmi. Poi entrò in scena Sherry Stalls. Lei non era altro che una civetta capace solo di piagnucolare, spettegolare e pugnalare alle spalle. Tutta capelli e niente sostanza.                                        Ed eccola li', mano nella mano con Bryce. Il mio Bryce! Il ragazzo che se ne andava in giro con il mio primo bacio!                                             Decisi semplicemente di ignorarla. Sapevo che un ragazzo del calibro di Bryce non ci avrebbe messo molto a capire che Sherry Stalls era infida e superficiale. Ci volle un'intera settimana, si lasciarono durante la ricreazione, lei non la prese molto bene.                                    Ora che Bryce era libero dalle grinfie di Sherry, iniziò ad essere più gentile. Era cosi' timido e cosi' carino, e i suoi capelli profumavano di anguria. Non ne avevo mai abbastanza e per l'intero anno annusai segretamente quel profumo di anguria, chiedendomi se avrei mai ricevuto il mio bacio.

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