CAPITOLO 1-IL PLATANO

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BRYCE'S POV

L'anno successivo in effetti ci furono dei cambiamenti, ma il principale non accadde a scuola, accadde a casa.
Il nonno venne a vivere con noi, diciamo che non era un gran chiacchierone, si limitava a guardare fuori dalla finestra.
La mamma diceva che aveva quello sguardo perchè gli mancava la nonna, ma non era un argomento di cui il nonno avrebbe parlato con me. Anzi, a dirla tutta, lui non parlava con me praticamente di niente o almeno finchè Juli non apparve sul giornale locale.
''Bryce, posso parlarti?'' mi chiese e mi girai con stupore, non ero abituato ''certo nonno, dimmi pure''
''Siediti, figliolo..'' non appena lo feci riprese il suo discorso ''Parlami della tua amica Juli Baker.''
All'affermazione amica mi spuntò un sorriso, io amico di Juli Appiccicosa Baker? Nossignore ''Juli non è propriamente una mia amica''
''E come mai?''
''Perchè vuoi saperlo?'' ero molto confuso.
Lui sorrise e mi sporse il Mayfield Times, il giornalino locale. Juli Baker non fini' in quel giornale perchè era un piccolo Einstein. No, ottenne la prima pagina perchè si era rifiutata di scendere da un dannato platano. Juli Baker e quello stupido platano. Diceva sempre che era un dono di Dio per il nostro piccolo angolo di universo. Mi esortava sempre a salire su quella schifezza e io, ovviamente, rifiutavo ogni volta. Proprio quello che mi serviva, salire su un albero con Juli Baker. Sarebbe stato come tornare in seconda elementare.

Dovete sapere che questo albero si trovava proprio davanti alla fermata dell'autobus e lei, ogni giorno ci urlava da là sopra quanti isolati mancavano perchè il bus arrivasse.
''Mancano tre isolati, due isolati, un isolato'' e cosi' ogni santo giorno.
''Secondo me l'albero è particolarmente bello con questa luce, non trovi'' mi disse
''Se con bello intendi incredibilmente brutto, allora sono d'accordo''
''Sei visivamente limitato. Mi dispiace''
VISIVAMENTE LIMITATO?? Me lo veniva a dire proprio lei che viveva nella casa più derisa del quartiere? Le loro siepi quasi coprivano le finestre e c'erano erbacce dappertutto. Questo irritava moltissimo mio padre.
Che, quasi ogni giorno, si metteva a osservare la loro orrenda casa criticando il signor Baker ''il muratore che si crede un pittore'' era suo solito affermare con tono sarcastico.
Per quanto mio padre trovasse irritante quel giardino, non era nulla in confronto a quanto fosse irritante Juli quando era sull'albero. Ogni mattina ci toccava sorbirci le sue dettagliate informazioni sul traffico.
Fino a quando una mattina vidi Juli sopra all'albero contornata da alcuni uomini con un caschetto argento:''Questa è proprietà privata e ci impedisci di svolgere il nostro lavoro'' le dissero ''o vieni giù o abbatteremo anche te''
''Bryce, ragazzi, salite anche voi'' ci urlava disperata da lassù ''non potranno abbatterlo se saremo tutti quassù'' Juli aveva veramente bisogno di aiuto, volevano abbattere il suo albero.
Però proprio non capivo perchè quell'ammesso informe di rami nodosi significasse tanto per lei. La guardai un'ultima volta e mi voltai con l'intento di salire sul bus, quando la sentii ''Bryce, ti prego!''. Mi sentivo veramente male per lei, ma non avevo intenzione di saltare la scuola per quello.

Il mio flashback su Juli e il suo platano si interruppe quando sentii la voce di mio nonno ''perchè non siete amici, Bryce?''
''Se conoscessi Juli lo capiresti'' dissi sicuro di me
''Mi piacerebbe'' ribattè lui, lasciandomi un po' confuso.
''Perchè?'' chiesi in cerca di una spiegazione plausibile.
''Quella ragazza ha un carattere di ferro. Perchè non la inviti qui qualche volta?''
''Un carattere di ferro? E' solo una testarda e poi non puoi immaginare quanto sia prepotente. E' dalle seconda elementare che mi perseguita.''
''Beh, non tutti hanno per vicina di casa una ragazza cosi' ''
''E beati loro'' chi diamine vorrebbe una ragazza che non capisce nulla, ti insegue ed è fissata per un diavolo di albero? Io ne farei a meno, grazie!
''Leggilo'' mi disse il nonno dandomi il giornale ''senza pregiudizi''. Lo presi e me ne andai in camera un po' scioccato. Non mi interessa sapere altro su Juli Baker.

La mattina dopo l'abbattimento dell'albero Juli non venne alla fermata del bus e nemmeno la settimana seguente.
Quando finalmente tornò era come se non ci fosse, stava seduta in banco a guardare un punto fisso, senza aprire bocca.
Continuavo a ripetermi che dovevo solo esserne contento. Insomma, non era forse quello che avevo sempre voluto? Però mi dispiaceva lo stesso per lei.
Fui perfino tentato di chiederle scusa, ma poi cambiai idea. Quella era l'ultima cosa di cui avevo bisogno: una Juli Baker convinta di mancarmi

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 02, 2020 ⏰

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