My dream is only YOU

2.

Sapevo che la mia migliore amica si sarebbe accorta che qualcosa non quadrava, mi conosce troppo bene.

"Tutto bene Meg ? Ti vedo pensierosa..." mi chiede infatti.

"Oh si, certo. Tutto ok, non preoccuparti. Sono solo un po' agitata per il primo giorno" le rispondo, con un grande sorriso stampato in faccia.

Sicuramente si sarà accorta che non è la verità, capisce subito quando mento,ma per fortuna non dice niente.

Non ho detto nulla del messaggio solo perché non volevo assillarla con le mie pazzie. Non so nemmeno di cosa si tratta. Sorseggio l'ultimo goccio di cappuccio rimasto nella tazza e subito dopo ci alziamo con i nostri zaini a spalle. Ci dirigiamo a braccetto verso l'entrata dove ritroviamo tutte le altre. Le abbraccio una ad una e iniziamo a chiacchierare e a raccontarci un po' tutto sulle nostre vacanze. In tutta l'estate siamo riuscite a vederci solo un paio di volte tutte insieme e mi erano mancate davvero molto.

La prima campanella dell'anno squilla così entriamo tutte assieme, saliamo le scale e ci troviamo davanti alla nostra nuova classe : la 3F . Ancora non mi sembra vero. Appena entrate ci troviamo davanti il fantastico sorriso maligno della nostra adorabile professoressa di matematica : la Trassi. Mi vengono i brividi. Appena ci siamo seduti tutti inizia subito la lezione. E io che speravo il primo giorno sarebbe stato tranquillo... Ma con la Trassi la cosa non mi stupisce affatto, anzi non mi stupirebbe se iniziasse già a interrogare. E infatti...

"Oggi interrogo su tutti gli argomenti della seconda, quindi spero gli abbiate ripassati bene"

Senza parole. Sono spacciata.

Rivolgo uno sguardo disperato a Jessy, seduta accanto a me, che ricambia.

Vedo il dito della Trassi che scorre sul registro cartaceo per scegliere chi chiamare. In questo momento noto che sta scendendo. Penso sia una cosa positiva visto che sono tra i primi. Per ora sono sollevata. Ma... il suo dito, incerto, risale veloce e ora si è fermato. Ti prego, non io.  

"Moore" dice fissandomi con uno sguardo freddo.

"Iniziamo bene l'anno "penso.

Jessy mi rivolge un'occhiata preoccupata che ricambio. 

Coraggio. Ce la posso fare. Mi alzo ancora un po' incerta, guardo la Trassi, la fisso dritto nei suoi occhi gelidi e spietati. Lei ricambia, seguendo ogni passo, ogni mossa che faccio per arrivare alla cattedra, di fianco a lei. Cerco con tutta me stessa di non darle a vedere la mia paura, non voglio assolutamente che lo capisca altrimenti sono certa diventerebbe ancora più terribile.

Sono ferma di fianco a lei, sento il mio respiro affannato e ora sto tremando.

Si schiarisce la voce, pronta per iniziare a parlare.

"Allora Moore inizia pure. Tutti gli argomenti dell'anno scorso"

Io faccio un respiro profondo e inizio a parlare, dico tutto quello che mi ricordo. Non mi voglio fermare. Sfarfuglio parole a caso e continuo, a raccontare e gesticolare, senza incrociare il suo sguardo puntato se di me.

Dopo poco non ho più niente da dire, così mi fermo e la guardo di nuovo.

Ha gli angoli della bocca piegati in una specie di sorriso disprezzante che mette i brividi.

Non dice niente. Rimane a fissarmi con quella faccia per qualche minuto, come se si aspettasse qualcos'altro. Io apro e richiudo la bocca, non so più cosa dire. E poi finalmente mi parla :

" Tutto qua Moore? Non sai dire altro? Beh, mi dispiace ma non posso darti più di un cinque e mezzo. A posto" e appunta qualcosa sul suo quadernetto nero.

Vado a sedermi accanto a Jessy e tiro un sospiro, come se mi fossi ricordata solo ora di respirare.

Ok, non ce la faccio già più a sopportare la Trassi e questo è solo il primo giorno... 

E cosa ci posso fare ?! Semplicemente imparo a conviverci.

Jessy mi passa la sua mano e io gliela stringo forte.

La Trassi scrive qualcosa alla lavagna che immagino siano compiti e dopodiché suona finalmente la campanella.

Spero questa giornata passi alla svelta.

Le due ore successive scorrono velocemente con italiano. E poi finalmente arriva l'ora dell'intervallo. Il momento più bello della giornata.

La mia materia preferita? Questa, ovvio.