Νάρκισσος

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Che Narciso sei, Jimin. Che neanche mi vedi quando attraversi, sarei pronto a tutto per te.

Che Narciso sei, Jimin. Che neanche mi vedi quando ti sto davanti, quando sono in ginocchio davanti a te col cuore lacerato in mano.

Che Narciso sei, Jimin. Che non mi vedi ma vuoi avermi addosso e assaporarmi, vuoi sapere di che profumo e se ho lo stesso sapore delle fragole.

Che Narciso sei, Jimin. Che non ti accorgi che ti amo, che giochi con me come facevi con la slitta da piccolo.

Che di amarmi non t'inporta ma solo di come ti amo. Che del mio corpo non ti importa ma solo del tocco che ti sa dare.

"Egoista", ti dico. Sei davvero agoista o sono io a volere troppo?

"Egoista."

Mi brucia la lingua, mi hai maledetto. Mani non tue addosso bruciano la pelle, mi hai maledetto.

Eppure, non c'è mai stato un noi. Ci sono Yoongi e Jimin. Ci sono Yoongi e Jimin che passano tempo insieme, con le porte chiuse e i vestiti sul pavimento di legno. Non c'è un noi, non ci sono le mani intrecciate per strada, non vuoi ti vedano con me. C'è Jimin, bello e simpatico e che fa innamorare tutti con uno sguardo, perché è affascinante e dolce, perché è bello e talentuoso. C'è questo Jimin e poi, dietro, in fondo, vicino le scale della piazza c'è Yoongi, piccolo e magro.

Yoongi che non sa tenersi in disparte, che  cerca sempre il tuo sguardo, il tuo consenso, il tuo apprezzamento. Yoongi che dipende da te.

Yoongi e Jimin che non sono un - loro - (tanto meno un noi), ma che sono rovina e passatempo.

Narciso, ma se mi pensi cosa vedi?
Ti vengo in mente io e i miei particolari o sono solo un volto bianco fra i tuoi pensieri? Ho una croce in viso?
Faccio da paesaggio a qualcosa di più bello?

Che tra le coperte come da copione urli il mio nome, lo leggi sul gobbo in fondo alla stanza, magari è appeso da qualche parte sulla parete. Ma il mio volto lo conosci?
Non mi hai mai guardato negli occhi. Di che colore sono, lo sai?

Narciso, perché fai giocare a palla tutti col tuo cuore? Ha visto canestri e campi da calcio, anche se non ti piace il tennis lo fai sbattere tra le racchette e a me neanche l'hai mai mostrato.

"Perché ti comporti così?" Mi chiedi mentre tolgo la tua mano dalla mia, stanco.

Ma che te le dico a fare quelle parole innamorate se tanto non le ascolti? Perché ti dovrei dare ancora parole a cui taglierai lei ali?

"Perché non mi ami?" Te l'ho chiesto; non mi sono fatto neanche desiderare un attimo, non ho resistito neanche tanto da incuriosiriti un minimo. Non sono riuscito a star zitto i minuti sufficienti per farti chiedere qualcosa in più su di me, per restarti in mente e camminarti tra i pensieri qualche attimo ancora.

Non mi rispondi, abbassi il capo. Mi aspettavo parole d'odio, di disprezzo, risate incontrollate, ma non il silenzio. Ero pronto a tutto, corazze e schudi davanti ad occhi e petto, ma il silenzio ha attraversato anche quelli.

Narciso,
M'ameresti se piantassi uno dopo l'altro fiori profumati nel tuo giardino? Ogni fiore messo con cura, tutti dello stesso colore e odore.

Stai provando ad afferarmi la mano o sono solo illuso? Immagino tutto come in quelle notti solitarie lontano da te? Quando eri a divertirti ma non potevo sentire la tua risata e l'unica cosa che mi restava era sperare non ti stessi sporcando d'altri.

Mi hai fatto male, Jimin.
Narciso. Narciso. Narciso. Vedi solo te nello specchio anche se ti sto accanto.
Non mi vedi, mi ignori, mi usi.

Quando chiudo la porta alle mie spalle mi sento in colpa, non ti ho salutato. Forse sarebbe stato il nostro ultimo saluto. Che importa. Che ti importa?

Certamente non sarai a toglierti i capelli disperato. Sono sicuro che stanotte prima di chiudere gli occhi dopo esserti coperto, non sarà questo a tenerti sveglio. Domani mattina, scenderai a fare colazione col mal capitato del giorno, che ti cadrà ai piedi, che dipenderà da te come ho fatto io, che giocherà col tuo cuore come hai fatto con me, non cambierà niente.

Non sono sicuro tu non sappia amare: forse sei solo nato per non ricambiare i sentimenti. Forse sei solo nato per distruggere ed essere distrutto. Ami chi ti pasticcia, getti chi vorrebbe riempirti d'opere di Munch addosso. Siamo simili, non credi?
Forse troppo.

Ma ancora, Narciso, mi ameresti se per te portassi addosso il peso di una vita umana? Il peso di sogni, speranze e ricordi; Mi ameresti se per te rischiassi tutto?

Ho addosso il mio miglior abito, spero non si rovini, è il tuo unico regalo. Anche adesso, nel momento che segna vita e morte, adesso che sono in bilico sul trapezio senza nessun spettatore, sono egoista verso me stesso e penso a te.

Se per te perdessi tutto m'ameresti?

Ti ricordi la cucina di casa mia? Dalla finestra entra sempre quell'aria rilassante che ami. Standoci sopra fa freddo, spero tu non proverai mai, fidati solo delle mie parole.

Adesso spero non faccia troppo male l'arrivo.

Narciso, sulla mia tomba non portare rose rosse, quelle tienile tu e divertiti a gettarle come hai sempre fatto, falle appassire, non dar loro l'acqua di cui hanno bisogno.
Quando mi pensi, portami dei Narcisi bianchi, uno ogni volta che sono nella tua mente, qualsiasi sia il motivo: i sensi di colpa, sentimenti nati in ritardo, qualcosa che non mi hai mai detto. Porta quelli, sempre se ricorderai ancora il mio nome.

Scusa Jimin, sono sempre stato troppo sensibile.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 09, 2019 ⏰

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