La notte era dura, era dura tutto, respirare, dormire, pensare.
Non c'era attività che la sollevava da quel pensiero, suo padre.
E con lui in un certo senso era morta anche sua madre, seppur se ne fosse andata dopo il suo primo parto, dopo la nascita di Iole, moltissimi anni prima.
Suo padre gliene parlava spesso, era l'unico che ne parlava di tanto in tanto.
Era l'unica fonte di informazioni su sua madre.
Ed ora non avrebbe più sentito niente nemmeno su di lei.
Iole si alzò in piedi e si avvicinò al grande nemico degli uomini, il Freddo.
Con passo trascinato, braccia incrociate, voleva sentire se forse quell'infernale gelo notturno l'avrebbe distratta dal freddo che aveva dentro.
Magari uccisa, oh, magari in quel caso la morte sarebbe stata la cosa migliore.
Chissà se dopo la morte c'era qualcosa, chissà se c'era suo padre.
Dopotutto se lui era in braccio alla morte, e lei ci fosse andata a sua volta, sarebbero stati nello stesso posto, dunque insieme.
Qualcosa la trattenne dal continuare il cammino. Una mano, le teneva la gamba.
Si voltò di scatto. Era Fraser, da disteso.
"Ferma, dove vai!" la bloccò.
Il capotribù si alzò in piedi senza smettere di fissare la donna negli occhi.
"Cosa è successo? Perchè vai verso il Freddo?" chiese, con tono severo, e apparentemente, per nulla pronto alla comprensione. Solo voglioso di rimproverare, era la parte che più gli piaceva della sua posizione.
Essere immune alle critiche e la possibilità di dispensarle liberamente.
Il capo ha sempre ragione, è capo per un motivo.
"Non sei mio padre, non controllarmi" piagnucolò la giovane, tirando a sè il braccio.
Fraser emise una smorfia di fastidio.
"Ed invece ora dovrai dare retta a me, Iole.
Le orfane sono proprietà del capotribù, la conosci la regola"
Iole detestava non poter essere libera, ed accettava di adeguarsi a quella mentalità solo perchè anche suo padre l'aveva sempre fatto.
Abbassa la testa, le diceva, in questo mondo una protezione è sempre preziosa.
"Finchè non prenderò marito" strinse i denti, senza guardarlo negli occhi.
Se davvero avesse dovuto sottomersi, almeno doveva essere a una persona che rispettava- e Iole non rispettava Fraser, per nulla.
La mano di Fraser si posarono con una delicatezza non da lui sui capelli morbidi della giovane.
Lei rabbrividì.
"Non che ci siano molti giovani senza moglie in questa tribù" disse alludendo chiaramente a sè stesso. "Lo sai che ti converrebbe"
Iole era la passione proibita di Fraser, una donna difficile, disubbidiente, bella nel sua particolarità, con quel suo viso perfettamente rotondo, gli occhi blu come non se ne vedevano pochi, le labbra piccole ma morbide e carnose.
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Iole - Strega della Terra
AdventureAgli inizi non v'erano che dieci tribù nomadi di uomini, creature miti che vivevano a contatto con la natura sopportando serenamente ogni dolore e disgrazia a cui essa li sottoponeva. Una notte, un'entità misteriosa porta il fuoco nel mondo. Dinanzi...