Quello che loro vorrebbero

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Note: questa storia può essere considerata un sequel di 'Lineamenti del passato' (ex 'Metamorfomagus'), ma è leggibile singolarmente.

Ho scritto questa storia più un anno fa con l'idea di pubblicarla per un contest lo scorso primo settembre, ma non l'ho finita in tempo, e poi ho continuato a rimandare perché da una parte volevo ampliarla con un prequel e un sequel, dall'altra sono incappata in un'annata di scarsa ispirazione. Avendo cominciato a tradurre qualche mia storia, l'ispirazione sembra essere tornata, e anche se non sono riuscita a scrivere quelle parti in tempo per il primo settembre, spero di farlo prossimamente.

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Quello che loro vorrebbero


Quando emerse dal camino di Grimmauld Place, Teddy non riuscì nemmeno a scrollarsi di dosso la fuliggine prima che Al si avvinghiasse alla sua gamba e James gli saltasse sulla schiena, stringendogli le braccia attorno al collo in modo quasi soffocante.

"Teddy!"

"Sei arrivato, finalmente!"

Dalle loro festanti grida d'accoglienza sembrava che non si vedessero da mesi, anziché dal giorno prima, e di questo passo avrebbero insistito per accompagnarlo perfino in bagno quando sarebbe tornato per le vacanze di Natale.

In realtà, a Teddy non dispiaceva affatto quel caldo benvenuto. Si sentiva un po' giù quella mattina – quegli ultimi giorni, a dir la verità – perché non riusciva a togliersi dalla mente un pensiero poco piacevole, e l'entusiasmo dei piccoli Potter era la migliore distrazione del mondo. Certo, di tanto in tanto potevano essere un po' sopra le righe – soprattutto James – ma Teddy sapeva come gestirli: aveva scoperto da tempo la loro più grande debolezza, e non aveva paura di usarla quando la situazione lo richiedeva, come in quel preciso momento.

Così, Teddy afferrò quelle due adorabili pesti e li riempì di solletico – a parte il fatto che rovesciò due sedie nell'impresa, il metodo si rivelò di comprovata efficacia, perché Al e James lo lasciarono finalmente andare supplicandolo di smettere tra le risate.

"Be', direi proprio che se lo sono cercato" disse Ginny con un ampio sorriso, attirandolo in un abbraccio. Quando si separarono, lei lo guardò negli occhi e sospirò. "Non credo di essere pronta a lasciar andare il miglior solleticatore della casa."

Teddy sentì un groppo alla gola a quelle parole, ben conscio che Ginny intendesse ben di più con quelle parole. "Be', anche tu fai un solletico niente male..."

"Ma sono molto più brava con la Fattura Orcovolante" disse lei con un occhiolino, facendolo ridacchiare.

"Oh, io posso confermarlo senz'altro."

Teddy si girò di scatto quando sentì la voce divertita di Harry alle sue spalle.

Il suo padrino aveva Lily appollaiata su un fianco e un ampio sorriso stampato in faccia.

"Edì!" disse Lily con la sua vocina allegra, sporgendosi verso di lui, le manine tozze protese. "Capelli!"

"Buongiorno anche a te, Lily" disse Teddy divertito, afferrandole le mani. "Allora, oggi che colore vuoi?"

"Tutti!"

"Tutti?!" chiese lui, sgranando gli occhi per fingersi impressionato.

"Sì!" esclamò Lily, battendo le manine con l'eccitazione negli occhi.

"Voglio vedere anche io!" gridò James, arrivando di corsa con Al al seguito.

"Ma tu dimmi" rise Harry, scompigliando i capelli di Teddy con la mano libera. "Sembra che avrai un bel pubblico."

Quello che loro vorrebberoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora