Come ogni altra mattina, la sveglia emise un breve e fastidioso suono, pronta a ricordarmi di abbandonare il letto e i sogni di una notte per andare a lavoro. Tutto ciò che mi circondava, dalla più insignificante alla più importante delle cose, per me, era arte.
Jeon Jungkook faceva il pittore. L'arte era la sua unica ragione di vita da quando, a soli 19 anni, fu abbandonato dalla sua intera famiglia. Non era più lo stesso, continuavano a ripetergli. Non era più il Jungkook che tutti desideravano e amavano. Il Jungkook bravo in qualsiasi cosa facesse. Nulla per quel piccolo e sorridente Jungkook era impossibile. Eppure non si era mai sentito così. Così tanto importante e speciale come tutti dicevano. Era un ragazzo comune come tutti gli altri, legato da un profondo amore verso l'arte.
Dopo il giorno dell'abbandono, decise di fare i bagagli per andare a vivere nella vecchia e accogliente casa dei suoi cari nonni, persi qualche anno prima. Ricorda ancora quando, da piccolo insieme ai suoi genitori, era solito trascorrere le domeniche da essi. I sorrisi dolci e i pranzi infiniti di sua nonna erano ormai ricordi sbiaditi nel corso del tempo, come fossero dei vecchi quadri abbandonati su uno scaffale a raccogliere polvere. Quando li riguardavi notavi come i colori fossero ormai sbiaditi.
Finita la colazione e accompagnato da mille pensieri, percorse con l'auto la strada verso il suo piccolo studio. Da pochi giorni aveva iniziato un progetto: un nuovo dipinto. Aveva dato libero sfogo alla fantasia o almeno così credeva.
In una sera, che ormai sembrava essere molto lontana, la sua mano aveva iniziato in modo quasi automatico a dipingere un cielo blu notte con varie sfumature tendenti all'azzurro, abbellito, poi, da tanti piccoli puntini bianchi.
Sentiva di non aver ancora concluso quel dipinto. Sentiva come se mancasse una parte fondamentale, a lui sconosciuta. Solitamente per lui i quadri erano parole non dette, ma che trovava nascoste nella sua anima. Questo dipinto lo mandava in confusione e più lo guardava attentamente più gli veniva mal di testa.
Le sensazioni che stava provando erano in contrasto fra di loro. Una tempesta nel petto. Chiuse gli occhi prendendo un lungo respiro, cercando di riordinare le idee. Guardò fuori dalla finestra e si accorse di come il tempo fosse andato via così velocemente, come un battito di ciglia. Non si accorse di aver passato l'intera giornata immerso nei pensieri con un dipinto indecifrabile davanti ai suoi occhi, neri come la pece.
Era l'ora del tramonto.
Angolo autrice:
Ciao a tutt*! Questa è la prima fanfiction che scrivo. Amo tantissimo la Jikook e quindi ho deciso di dare libero sfogo alla fantasia. Questo è un capitolo introduttivo. La storia sarà sotto il punto di vista di Jungkook, come avete già notato. Spero vi piaccia, ci tengo molto. Il 2° capitolo uscirà a breve!
STAI LEGGENDO
𝖫'𝖺𝗋𝗍𝖾 𝖽𝖾𝗂 𝗋𝗂𝖼𝗈𝗋𝖽𝗂 // 𝖩𝗂𝗄𝗈𝗈𝗄
Fanfiction<< 𝖲𝖾𝗂 𝗂𝗅 𝗌𝗈𝗅𝖾 𝖼𝗁𝖾 è 𝗋𝗂𝗌𝗈𝗋𝗍𝗈 𝗂𝗇 𝗆𝖾. >> 𝖩𝖾𝗈𝗇 𝖩𝗎𝗇𝗀𝗄𝗈𝗈𝗄 è 𝗌𝗈𝗅𝗈 𝗎𝗇 𝗋𝖺𝗀𝖺𝗓𝗓𝗈 𝖽𝗂 𝖺𝗉𝗉𝖾𝗇𝖺 23 𝖺𝗇𝗇𝗂 𝗊𝗎𝖺𝗇𝖽𝗈 𝗌𝖼𝗈𝗉𝗋𝖾 𝖼𝗁𝖾 𝗆𝗈𝗅𝗍𝗂 𝖺𝗇𝗇𝗂 𝖽𝖾𝗅𝗅𝖺 𝗌𝗎𝖺 𝖺𝖽𝗈𝗅𝖾𝗌𝖼𝖾�...