Capitolo 1

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Cheryl's POV

"Oggi non ho intenzione di farmi mettere i piedi in testa da nessuno"
Mi svegliai con questa frase che mi rimbombava nella testa; ero stanca di quello che era intorno e affianco a me, a partire da quella poco di buono di Veronica, che provava ad ogni costo a rubare il mio titolo di regina della scuola, e della sua amichetta Betty. Quando aprii gli occhi, mi ritrovai in un luogo oscuro, velato, in cui il nero predominava. Era la mia camera, e non ero stata di certo io a scegliere di decorare in quel modo questa stanza. Mi diressi verso le tende, scure e pesanti, e le aprii per far entrare un leggero bagliore invernale che portò un tocco di allegria nell'aria cupa dei miei pensieri. Indossai un abito nero fasciante, dello stesso colore del mio umore. Poi applicai il mio amato rossetto rosso e uno strato consistente di mascara. Quando mi sistemai la spilla a forma di ciliegia, un regalo di Jason, mi guardai nello specchio con nostalgia, e una lacrima mi rigò il viso, risvegliata dal suo ricordo.

Poi uscii di casa per incontrare Josie e discutere sul nostro nuovo pezzo, che presenteremo alla prossima partita di lacrosse.
L'appuntamento era nel mio locale preferito per fare colazione con un milkshake alla fragola.
"Vogliamo ordinare Cher?" Chiese Josie.
Quando arriva il milkshake, mi imbatto in una persona poco gradita alla mia famiglia
"Bene bene bene, chi abbiamo qui? Da quando ti dai da fare come sguattera? Lavori qui perché tua mamma non ha più stupidaggini da scrivere sul suo giornaletto scadente oppure perché vuoi comprarti un vestito decente per essere all'altezza della tua BFF Veronica ma la signora Cooper ti ha tolto la paghetta perché uscivi con lei?" Esclamai con voce sprezzante, vedendo Betty con un grembiule allacciato in vita e il mio ordine in un vassoio.
Adoravo essere cattiva e pungente, soprattutto con le persone che mi hanno rovinato la vita. In questo modo riuscivo a mantenere le distanze e a ricevere rispetto (forse per paura) dalle persone.
Betty, per tutta risposta, mi rovesciò il milkshake sul mio vestito di Hermes
"Scusa, non l'ho fatto apposta, se vuoi ti aiuto a puliti! " esclamò Betty con voce stridula e falsa
"Lurida sgualtrina, sai quanto costa il mio abito?! Se dovessi ricomprarmelo tu e la tua adorata madre andreste in bancarotta! Me la pagherai, stanne certa! Sei proprio come tua sorella, una buona a nulla!" Sbottai.
"Non permetterti più di parlare in questo modo di Polly, altrimenti sarò io a fartela pagare!" Mi sussurrò Betty nell'orecchio, guardandomi negli occhi con sguardo omicida. Quanto odio quella ragazza!
Mi alzai in piedi, puntando il dito verso il suo petto e sbattendo le mie folte ciglia "Non oserai. Il mio ragazzo, Archie, non sarà felice di sapere che la sua amichetta ha minacciato la sua fidanzata" dissi con tono di sfida. In realtà, io e Archie non eravamo fidanzati, ma volevo farla soffrire in qualche modo, dato che conoscevo il suo debole per il bel rosso
"Archie non starebbe mai con una come te" Betty aveva la voce spezzata e stringeva i pugni sul tavolo, avevo fatto centro, avevo colpito il suo punto debole.
Girai i tacchi e uscii dal locale, con gli occhi arrossati e pieni di lacrime di Betty puntati addosso.

TEARS ARE THE BEST MAKEUP REMOVER|| CHERYL BLOSSOMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora