Capitolo 3 #frankolas #frick

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Erano così, con il sorriso spezzato ed il cuore in frantumi, con le anime unite ma i destini separati, con i respiri incrociati ma gli sguardi ed i corpi ormai distanti.
-CAZZO NON PUÒ FINIRE TUTTO COSÌ, NON PUÒ!-
Una voce fermò quello che stava per accadere in quell'istante.
Fermò ciò che avrebbe provocato un dolore tremendo ad entrambi.
-NON LO CAPISCI CHE SE TE NE VAI SARÒ SOLO UN CORPO VUOTO CHE PER TUTTA LA SUA ESISTENZA AVRÀ SOLO IL RIMORSO DI NON AVER IMPEDITO QUESTO MOMENTO?!

...

CAZZO NON LO CAPISCI CHE TI AMO!-
Il ragazzo urlò con tutte le forze che aveva in corpo, tanto da cadere a terra non appena finito di parlare.
Appena toccò il pavimento con le ginocchia, tutto smise di essere frenetico, tutto in quel momento scomparve, lasciando solo il ragazzo a terra, con le mani sugli occhi e le lacrime ed i singhiozzi che riecheggiavano in quel misero corpicino, a sperare che quella frase servisse a qualcosa, sperando che risolvesse qualcosa.
Attimi di silenzio interminabili avvolsero il minore finché una voce si fece largo arrivando alle orecchie del moro a terra.
-Tu mi...Ami?
Il ragazzo alzò di poco lo sguardo verso l'alto, scoprendo davanti ai suoi occhi la persona che è riuscita a cambiarlo in meglio, la persona che è riuscita a farlo scoprire e a fargli capire di essere gay.
-Si, ti amo e ti ho amato sin dal primo momento in cui ti ho visto.
Ti ho amato tutte le volte in cui abbiamo litigato, per una gag da mettere nel video o perché dovevamo decidere qualcosa di importante.
Tutte le volte in cui ti portavo la colazione per il mio ritardo e tu mi guardavi con l'intento di sgridarmi ma alla fine sorridevi e mi abbracciavi.
Ti ho amato tutti quei momenti non immortalati dalla camera quando io impazzivo a sistemare le luci e tu a sistemare il microfono, imprecando perché lo scotch non reggeva.-
Poteva continuare a parlare, poteva continuare ad elencare tutti i momenti in cui provava amore per il ragazzo di fronte a lui ma si fermò e per l'ennesima volta affermò...
-Ti amo Davide.-
Ricevendo come risposta un bacio, molto goffo a causa delle troppe valigie tenute in mano dal maggiore, ma altrettanto tenero ed atteso da tempo.
-Cazzo Nicolas, ti amo anche io, ma non fare più il cucciolo bastonato, altrimenti non saprò resistente a lungo alle idee che assalgono la mia mente-
Disse il maggiore, facendo ridere il piccolo Bic, non appena entrambi si furono staccati da quel bacio, terminato solo per assenza di fiato, con un sorriso e con la paura di essere potuto partire senza aver potuto esprimere questo loro amore, così nascosto ma così tanto forte.

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