Capitolo 4 Luca×Stiva

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-Dai Luca, non dirmi che ti sei offeso-
Il più alto lo guardo malissimo, era triste e aveva il cuore come un puzzle da risolvere.
-Si che mi sono offeso, mi ha fatto male vederti abbracciato in quel modo a Marco-
Il più piccolo si avvicinò cautamente e con una mossa prese l'altro.
-Mhh, vedermi abbracciato così a lui?-
Il mio cuore perse un battito, non riesco proprio ad essere arrabbiato con lui, poi ora che siamo messi così, lui dietro di me che mi tiene dai fianchi...
Al diavolo la gelosia.
Il più grande si girò di scatto e baciò l'altro con foga, mugugnando una cosa tipo "si, esattamente così"
-Scusate se mi intrometto, ma sapete com'è, avremmo un concerto da fare-
Disse cautamente Nelson, impaziente di salire sul palco e di poter sfoggiare il suo fantastico costume da Superman.
E così i due si divisero, promettendosi con lo sguardo di finire ciò che avevano iniziato dopo, possibilmente in un bel letto morbido e lontani da occhi indiscreti.

....

-Raga, sono super emozionato, non mi ricordavo quanto fosse bello suonare davanti ad un pubblico che sa ciò che porti e canta a squarciagola-
Certe volte Stiva mi lascia meravigliato dal modo in cui affronta le cose, con la sua voglia di fare da bimbo e l'emozione e la passione che mette nelle cose che fa.
-É vero, tutto ciò mancava anche a me, ma sapete cosa mi manca anche di più? I letti degli hotel!-
Con la coda dell'occhio guardai Stiva, che dopo questa frase arrossì leggermente, e ciò mi fece eccitare da morire.
I ragazzi andarono nella stanza che gli era stata assegnata e che "casualmente" aveva un letto matrimoniale ed era un po' distante dalle altre.
Sfiniti, si lanciarono sul letto e iniziarono a baciarsi, prima lentamente, poi sempre con più foga, passione e voglia.
Non ebbero nemmeno il tempo di realizzare cosa stesse accadendo che si trovarono nudi, l'uno attaccato all'altro, con la vista accecata dal desiderio.
Stiva era sul maggiore, lo baciava lungo la mascella, mordeva i suoi punti deboli e lasciava macchie violacee lungo tutto il suo corpo, e lui non poteva fare altro che ansimare e bramare di prendere completamente il suo amato.
Iniziò a scendere sempre più giù, è sempre più giù, iniziò a leccare e succhiare il membro pulsante del ragazzo.
-Stiva, non ce la faccio più-
Il più alto ricevette un'occhiata e un sorrisino di tutta risposta e così entrò delicatamente nel più piccolo, che gemeva sempre più forte ad ogni spinta e dopo poco il dolore che provava si trasformò in piacere.
Non ci volle infatti molto prima che entrambi i ragazzi arrivassero al culmine.
-Cazzo, non sai quanto io ti ami e da quanto aspettassi questo momento-
Pronunciò ancora ansimante il maggiore.
-E tu non sai quanto io ami te e quanto anche io aspettassi questo-
E così si addormentarono, l'uno abbracciato all'altro, felici di sapere che ormai si appartenevano e che nessuno mai avrebbe potuto cambiare ciò.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 26, 2020 ⏰

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