Seconda Parte

578 20 2
                                    

Mi svegliai con la testa poggiata sulle gambe di Emanuele sul pavimento. Alzai il busto spaventata, ricordavo molto poco di quella sera ma so che sicuramente sarà stata una serata fantastica come le altre passate insieme. Dormivano tutti come angioletti, Diego aveva ancora in mano una bottiglia di vodka e mio fratello un mozzicone di una canna.
Andai verso la cucina per prendere del latte,mio nonno diceva che non ce miglior cura per la sbronza che latte e ciambelle se ci sono, sennò solo latte freddo.
Gli occhi andarono verso l'orologio che guardai per poi urlare..
"CAZZOOO" recandomi verso gli altri.
"Ragazzi cazzo sveglia sono le 8 noi abbiamo lezione tra un ora cazzo ragazzi sveglia" dissi urlando.
"CAZZO CAZZO CAZZO" ulrò Stella mentre si alzava e si recava in bagno.
"Azzurra cazzo svegliati abbiamo lezione cazzo" dissi scuotendo Azzurra che si svegliò scocciata.
"Cosa urli Angel cazzo" disse Diego sedendosi e stroppicciandosi gli occhi.
"Cazzo Diego sveglia i tuoi amici o non ci ammettono a nessun esame cazzo" dissi continuando a urlare e a incitare Azzurra ad alzarsi.
Stella uscì dal bagno già in divisa, per noi le nostre divise scolastiche sono come dei secondi abiti da portare sempre in giro, ne abbiamo una con noi ovunque perché ogni 3 per 4 facciamo serate che non sappiamo mai come finiscono.
Luca si alzò in piedi stordito mentre Emanuele e mio fratello non ne volevano sapere.
"Stella sveglia Emanuele, cazzo Valerio alzai non ci ammettono non ci ammettono" ulrai contro mio fratello immerso nel sonno steso sul pavimento.
Finalmente apri gli occhi.
"Ragazzi dobbiamo essere pronti e sistemati entro mezz'ora" disse azzurra anche lei finalmente in divisa.
Ci vestimmo tutti e con il nostro autista arrivammo nella nostra scuola privata.
Ogni volta che entravano tutti e 7 insieme era come se entrassimo a rallentatore e la gente ci faceva passare come se avessero timore che starci avanti fosse per noi un problema. Certo ci faceva piacere sbattere i capelli da una parte all'altra come delle celebrità ad Hollywood, ma eravamo alla De Giorgi e non a Hollywood.
Entrammo in classe ed il mio posto era accanto ad Azzurra mentre stella era accanto ad Emanuele e Valerio con Luca, solo Diego era seduto da solo dietro poiché eravamo dispari e aveva esplicitamente chiesto di stare o con uno di noi 6 o preferiva da solo.
"Buongiorno ragazzi, che belle facce assonnate vedo sta mattina" disse la prof entrando.
"Abbiamo studiato fino a tardi" disse Valerio girandosi verso Diego che lo guardò scoppiando a ridere.
"Ho una notizia per voi" disse poi seria.
Ci guardammo tra di noi,eravamo in procinto di esami e l'ultima cosa che volevo sentire erano notizie cattive.
"Abbiamo due nuovi compagni, sono cugini e vengono niente di meno che da Londra. Vorrei che essendo abituati ad un ambiente molto diverso che voi gli accoglieste come si deve capito?" Disse guardando Luca. Luca litigava ogni 3 per 2 con qualcuno, era fatto così.
Eravamo tutti molto curiosi devo dire, quando finalmente vedemmo un ombra.
Entrarono due ragazzi, o meglio un ragazzo ed una ragazza biondi con gli occhi chiari. Lei indossava la nostra divisa in modo a dir poco orrendo, con delle parigine di rete bianche e la giacca appoggiata sulla spalla. Lui sembrava che la tigre di gucci gli avesse vomitato sopra, troppo griffato e mazzaro.
"Loro sono Federico e Luna, ma avrete modo di presentarvi voi da soli. Sedetevi dove trovate posto".
Seguimmo con gli occhi ogni loro movimento.
Federico si avviava sempre di più verso Diego quando egli si alzò.
"È già occupato mi dispiace" disse spingendolo verso l'altro banco vuoto.
Scambiò qualche sorrisino con i suoi 3 amici mentre io ero presa a pensare a cosa fare nel pomeriggio.
Le lezioni finirono e dopo aver salutato i nostri amici il nostro autista venne a prenderci.
"Che pensi di quel nuovo ragazzo, Federico" disse mentre rollava una canna tra le mani.
"Troppo marchiato dobbiamo vedere se non sono finte" dissi guardandolo.
"Ma va Angel la nostra retta non costa 2 euro se è in questa scuola è perché qualcosa ce l'ha" disse guardandomi.
"Ma perché stiamo parlando di sto Federico? A te invece piace quella Luna?" Chiesi infastidita.
"A chi non piace cazzo, quelle due belle labbra mhh" disse toccandosi il pacco da sopra i pantaloni.
"Attento ti sta venendo duro" dissi guardando fuori dal finestrino.
"Che sei gelosa piccolina?" Mi chiese prendendomi dai fianchi e abbracciandomi.
"Tanto tuo fratello rimane tuo" disse poi per darmi una pacca sul culo.
Arrivammo a casa e nei piatti c'era il pranzo.
Avevo voglia di rilassarmi in piscina non di mangiare,e così feci.
Salì dopo due fette di salmone affumicato direttamente su ad indossare il costume mentre Valerio fumava in giardino.
Scesi e mi stesi tra le gambe di mio fratello. Lui per me c'era sempre stato essendo abituati a stare da soli a causa dei nostri sempre in viaggio. Voi direte siete circondati dai vostri migliori amici e dai vostri dipendenti, ma il rapporto di sangue è qualcosa di molto più sentimentale, e per me mio fratello lo era. L'amore della mia vita ed io della sua, sempre.

Sad MoneyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora