Ero in bagno intenta a mettermi un po di mascara. Quella sera Stella compiva gli anni e ovviamente i suoi migliori amici erano i primi a dover essere presenti alla serata.
"Angel sei pronta?" Disse Valerio appoggiandosi alla porta del bagno già tutto vestito con camicia bianca semi sbottonata e pantaloni neri.
"Si un secondo" dissi posando il mascara nel cestino.
Uscì dal bagno e vidi mia mamma seduta sul divano a guardare l'ipad e mio padre la partita.
"Mamma,papà noi andiamo" disse Valerio uscendo dalla porta.
"Siete così belli"disse mia madre lasciando l'ipad sul divano.
Le sorrisi e andai a darle un bagno sulla guancia e lo stesso a mio padre.
Dobbiamo tutto a loro, tutto veramente tutto ciò che abbiamo.
Uscimmo dalla porta e il nostro autista ci portò fino all'entrata del locale super che aveva scelto stella per i suoi 17 anni.
Appena arrivammo lasciammo le giacche e ci dirigemmo verso i nostri amici.
"RR era ora Eh!" Disse Stella più bella che mai.
"Tanti auguri amore mio" dissi abbracciandola.
Iniziammo a bere degli shot e a ridere come dei pazzi scatenati.
Luca e Azzurra limonavano in preda all'alcol e noi oramai eravamo così ubriachi e fatti che la pista era come diventata una delle nostre case.
Il compleanno fini ed io e Valerio ci avviammo verso il nostro autista che ci aspettava.
Io e Valerio dietro ancora ridevamo e scherzavamo quando la macchina fece uno sbando tanto da far cadere il tabacco che Valerio stava mettendo nella sigaretta per terra.
"Cazzo fai oh" disse Valerio portandosi a prendere ciò che poteva.
Guardai dal finestrino e vidi una luce accecarci e poi un forte boato mischiato ad un rumore di vetri rotti.
Mi ritrovai completamente sull'asfalto mentre la nostra macchina era sotto sopra sotto un'altra.
Vidi il nostro autista venirmi incontro.
"Signorina tutto bene mi dica che sta bene. La polizia e l'ambulanza stanno arrivando. Sta bene?" Disse agitato.
"Sto bene ho sbattuto la testa cosa cazzo è successo" dissi alzandomi sulle ginocchia. Quando mi alzai e presi coscienza vidi mio fratello steso per terra privo di sensi.
Andai correndo verso di lui per poi piegarmi e scuoterlo.
Aveva il sopracciglio sanguinante e la bocca aperta.
"Valerio rispondimi" dissi piangendo cercando di alzarlo.
Il nostro autista cerco di buttarglo dell'acqua addosso per farlo svegliare mentre il Signore che era alla guida dell'altra auto faceva segno per l'ambulanza.
Quando arrivò mi spostarono da mio fratello per caricarlo su una barella. Quella scena mi rimase impressa negli occhi fino a quando non vidi l'ambulanza sfrecciare più veloce della luce.
Entrai nella macchina della polizia e raggiunsi l'ospedale anche io.
Lo avevano già portato chissà dove mentre io ed il nostro autista eravamo a fare degli accertamenti. La mia testa era solo a dove si trovasse Valerio e a cosa avesse. Non mi interessava del resto volevo solo sapere cosa avesse mio fratello e se stesse bene.
Uscì dalla sala e vidi i miei genitori piangere su una sedia.
"Mamma.." dissi avvicinandomi.
Si alzarono e vennero ad abbracciarmi piangendo.
"Stai bene vero?"Disse mio padre accarezzandomi la testa.
Annuì altrettanto con le lacrime agli occhi.
"Mamma, papà Valerio?" Dissi oramai piangendo a dirotto.
Abbassaromo lo sguardo e mia madre si poggiò a mio padre piangendo.
"È in coma" disse mio padre guardandomi.
Andai lo sguardo fino al soffitto e mi feci largo tra la folla. Arrivai ad un balcone e iniziai a urlare e piangere allo stesso tempo.
"Mio fratello no" continuavo a dire mentre le lacrime rigavano il mio viso.
Mi girai e vidi i nostri amici parlare con i miei,mentre Diego piangeva a dirotto seduto per terra. Entrai e andai verso di loro. Ci abbracciamo fortissimo mentre sentivamo che mancava un pezzo di noi, Valerio.
STAI LEGGENDO
Sad Money
Teen FictionSTORIA CON CONTENENTI STORIE DI SESSO, DROGA,ALCOL E FUMO. SE SIETE CONTRO SALTATE LA STORIA E ANDATE ALLA PROSSIMA Per loro la i soldi non sono un problema, fanno la vita che tutti vorrebbero e frequentano i posti più belli della città se non del m...