_🦸🏻♀️my hero academia_🦸🏻♀️
📌Modifiche rispetto all'anime di origine📌
📌Ogni fanart appartiene al rispettivo autore,non possiedo nessuno dei personaggi, tranne Kumiko, la mia OC. Tutti i diritti sono riservati a Kōhei Horikoshi📌
🎀Contenuti...
Momo si risvegliò qualche ora più tardi nello stesso letto dal quale si era alzata la medesima notte. I primi raggi di sole, per quanto delicati, le urtarono gli occhi piuttosto dolorosamente. Le ci volle qualche istante per accorgersi di Kumiko, la quale dormiva abbracciata nella sua direzione. Non riusciva proprio a comprendere come potesse essere tanto sensuale pure dormiente. Si era innamorata per la prima volta, di quella guerriera stanca di soffrire per colpe che non aveva? Decisamente, ma non sapeva ancora di essere equamente ricambiata. Durante le ore successive, scandenti il mattino, gli studenti furono scossi da una notizia decisamente ostica: i test di educazione fisica, duri come pochi altri esami. Il tutto necessitava di riunirsi a coppie, smistate dall'austero Aizawa. Povera la ragazza mora, capitata con quel morto di figa(😂) di Mineta.
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Nonostante gli sguardi di puro sconcerto dei coetanei, quel ragazzino basso e minuto non riusciva proprio a togliersi dalla testa la sua formosa Capoclasse. All'ennesimo urlo da uomo in calore, Yaoyorozu non fu più in grado di giocare la parte della ragazza con il controllo perfettamente bilanciato in ogni momento. Genero' dal petto parzialmente scollato un bastone dalla forgiatura Metallica, per poi riempire di sane mazzate il malcapitato. -Basta Mineta, sei una spina nel fianco! Non mi fai respirare quasi, accidenti a te e al tuo ormone indiavolato! Oltretutto non mi piacciono i ragazzi, quindi vedi di mollare la corda e concentrare l'amo altrove!- le ultime parole furono seguite da un respiro affannoso e l'arrossamento delle pallide guance, marcate dal sudore trasparente. Ciò che era fatto ormai era invariabile. Certo, l'adrenalina a mille nel sangue e l'esasperazione mentale avevano fatto esplodere la bomba, ma il concetto era arrivato forte e chiaro. Non era il coming out che si sarebbe aspettata, ma l'aveva fatto. E dalle scelte non si scappa a questo mondo. Mentre le ragazze correvano verso di lei, decisamente sorprese da quanto appena udito, gli occhi neri incrociarono nella lontananza del campo d'addestramento quelli di una certa Kitsune, ancora circondata dai cloni illusori di se stessa. Una persona nella 3A aveva accettato di essere se stessa. Solo un'ultima mancava all'appello. -Se sei come me...fatti avanti-....
