11•capitolo -Chi dorme non prende pesci-

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Le sue labbra si muovono frenetiche sulle mie. I suoi occhi azzurri mi fissano così intensamente da non veder l'ora che i nostri corpi si uniscano. Mi tocca come mai nessuno ha fatto. Mi sfiora con decisioni, da uomo, come ho sempre voluto che qualcuno facesse. E, quando entra dentro di me, sento che non vorrei altro che lui.

Il telefono squilla, interrompendo questo momento. E gemo nervosamente mentre piano apro gli occhi e mi accorgo che tutto questo era un sogno, solo un sogno...
poi i miei occhi si spalancano e mi accorgo di ciò che la mia mente ha involontariamente partorito.

<<Porca merda>> biascico, ancora insonnacchiata. Se ci poteva stare che sbattendo la testa ieri ho pensato di baciare Giordano; il sogno che ho appena fatto non riguardava per nulla quest'ultimo, ma Daniele. Che cosa mi sta accadendo? Che cosa è successo?

Il telefono continua a squillare, quindi cerco di scacciare questo pensiero malsano e concentrarmi sulla chiamata. Il mio sorriso si allarga nel momento in cui leggo il nome di Lorenzo riportato sullo schermo e rispondo prima che la chiamata si chiuda, dato che è già da un po' che continua a suonare senza che io risponda.

<<Lorenzo>> la mia voce vorrebbe risultare entusiasta, perché lo sono di sentirlo, ma in verità sono ancora troppo in dormiveglia per poter far si che mi esca una voce migliore di questa.

<<Eli... ti chiamo da un sacco di tempo. Chi dorme non piglia pesci>> mi schernisce il mio amico, ridendo di gusto. Sa della mia passione per il sonno.

<<Spero tu abbia una valida ragione per chiamarmi, dato che stavo dormendo>> in realtà sono felice di sentirlo, ma mi piace sempre prenderlo in giro. Ormai siamo amici da anni, da quando io e lui abbiamo fatto sesso per poi decidere di restare buoni amici. Da allora ci sentiamo spesso, non sempre perché, dato che ormai è fidanzato, non voglio turbare la sua ragazza. Anche se l'ho conosciuta Serena, ha ben capito che non ho alcuna aspettativa verso di lui e che, quello che è successo, non ha significato nulla.

Se io e Lorenzo ci fossimo conosciuti in un altro contesto non so come sarebbe potuto andare, ma era chiaro che lui provasse ancora forti sentimenti per Serena e che non gli sarebbe passata con tanta facilità.

<<Posso chiamarti quando voglio...>> ride lui. <<Ti ho chiamato semplicemente per sapere come stai, visto e considerato che da quando sei partita, non ti sei fatta sentire nemmeno una volta. Anche Luca e Tami mi hanno detto che non ti hanno sentita per nulla>>

<<Si, hai ragione. Da quando sono qui, non mi sono fermata un attimo. Lotto continuamente col disagio>>

<<Tu sei una disagiata, non è che uno si può aspettare altro>> si diverte delle mie disgrazie, ma bonariamente.

<<Grazie, Lollo. Ma questa volta c'è chi sta messo peggio, ovvero DANIELE RIZZO. Pensa che per colpa sua, tutti credono che io mi sia f...>>

<<F...?>>

<<Si, dai quella parola con la f... non farmelo ripetere, che al solo pensiero vomito>> sbuffo infastidita e ripenso a quel sogno avuto mentre io e lui facevamo sesso. La mia mente spesso gioca brutti scherzi.
Non dovrei allarmarmi, capita di fare dei sogni strani, questo non vuol dire che i sogni son desideri!

<<Non ho capito, mi spieghi>> ha capito il bastardo, vuole solo sentirlo da me per ridere DI me.

<<Tutti credono che io sia fidanzata con lui>> taglio corto.

<<Ahahaha davvero? Immagino che tua nonna ne sia felice>> non smette di ridere a mio discapito.

<<Immagini bene - sbuffo infastidita - , io invece lo odio, lo odio con tutta me stessa>> passo le mani tra i capelli incollerita. Fortuna che, grazie alla sfuriata insensata avuta da Daniele ieri sera, sono potuta stare qualche minuto in compagnia di Giordano. Non è successo nulla, abbiamo ascoltato musica fino all'arrivo e poi mi ha salutato. È inutile: Giordano non si accorgerà mai di me.

Finché il MuG non ci separi #3 (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora