26•capitolo -Il prezzo da pagare-

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<<Daniele>>

Da due ore che urlo il suo nome per farlo rallentare, ma invece di avere un effetto positivo, lui pare farlo apposta e accelera.

<<Razza di cetriolino che non sei altro, vuoi rallentare?>> sbotto ancora più forte, ma ne sussegue una risata sguaiata.

Lo odio!

O forse no...
forse devo cominciare ad accettare che il mio non è un odio, ma nonostante i suoi fastidiosi atteggiamenti mirati ad infastidirmi, questi giorni tra noi sono stati bellissimi e ne vorrei ancora di più. Vorrei vedere ancora Daniele confidarsi con me, approcciarmi alla sua vita, guardare i suoi occhi lucidi mentre parla di sua madre, meno quelli di rabbia verso suo padre perché mi hanno fatta sentire impotente. Vorrei poterlo stringere e avere uno spazio nella sua vita.

<<Daniele, porca miseria, c'era il giallo. Il giallo significa che devi rallentare e fermarti>>

Si volta un secondo verso di me, il sorriso all'insù e l'aria da saccente.

<<Il giallo che poi è arancione significa accelera a Palermo. Quindi fatti la donna e taci>>

Lo sa che mi irrita quando si mette a fare il maschilista. Benché so che lo sta facendo apposta, questo non mi impedisce di guardarlo con gli occhi socchiusi in due sottili fessure che gli fanno ben capire quanto mi dia fastidio.

<<Smettila di fare il maschilista. Che qui non funziona "tu fatti a fimmina", almeno non con me>> imito la sua voce quando parla in siciliano. Non resistiamo molto in questi lanci di sguardi, anzi, sbottiamo a ridere e lui, con una dolcezza che mi disarma e mi mostrano un Daniele che - spero - mostri solo a me, prende la mia mano e intreccia le nostre dita come fossero una cosa sola.

E io sorrido.
E mi sento libera.
Viva.
Disarmata.
Ma ho paura che tutto questo possa essere solo un'illusione.

Un'altra notte ho passato con Daniele, un altro giorno con lui

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Un'altra notte ho passato con Daniele, un altro giorno con lui. Tutto si va facendo meno strano quando mi stringe, quando mi guarda. Adesso mi sento più tranquilla, e comincio a fidarmi un po' di più dei suoi occhi. Lo leggo che non è stata solo qualche notte di sesso e, anche se ne dobbiamo parlare, ormai ogni volta che mi stringe e facciamo l'amore, sento di essere nel posto giusto e che non ho più bisogno di scappare perché l'ho trovato il mio posto nel mondo.

Quando ormai è mattina sono costretta ad alzarmi, Daniele dorme ancora, lui è un dormiglione. Io però, nonostante ami dormire, ho troppi pensieri per la testa. Come mia nonna che non ha preso molto bene il fatto che io abbia passato qualche notte fuori, perciò devo passare da lei e spiegarle tutto. Ma, soprattutto, nei miei pensieri c'è Giordano. È stato tanto male per Vanessa e, sebbene so che tra noi non è mai successo nulla di che, mi sembra il minimo essere sincera. Voglio dirgli tutto, completamente tutto. Anche il fatto che gli ho mentito sulla mia relazione con Daniele. Non so come la prenderà, probabilmente si sentirà preso in giro, ma non riesco a guardarlo in faccia e a dichiarare il falso.

Finché il MuG non ci separi #3 (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora