Blood Starts Dripping

Capitolo 2: Nuovo amico

Il giorno dopo mi svegliai con un sacco d'ansia, non avevo voglia di incontrare nessuna di quelle persone che avevo visto ieri, apparte forse i miei amici, e non avevo voglia di alzarmi dal letto, ma dopo qualche minuto realizzai quanto fosse stupido lasciare che qualcuno avesse il sopravvento su di me e sulle mie emozioni e mi tirai su, sicura che se qualcuno avesse provato ad attaccarmi io avrei contrattaccato. Mi vestii, anche questa volta di nero, un pantalone a vita bassa e largo, che lasciava scoperta la pancia, facendo vedere il mio piercing all' ombelico e un crop top a maniche lunghe che lasciava scoperto il resto del dorso facendo vedere il mio tatuaggio sul fianco destro, che diceva "Sii te stesso" in latino, e su una grossa giacca di jeans. Avevo tanti tatuaggi oltre questo, dietro la schiena avevo tatuato un drago, sul braccio sinistro il nome di mia mamma, "Lilith" mentre su quello destro una frase nella lingua dei vampiri che diceva "il sangue è più denso dell'acqua" che è praticamente un detto che significa che la famiglia veniva prima di ogni cosa. Dietro il collo avevo una mezza luna, sulla spalla destra una rosa il cui stelo era filo spinato e si attorcigliava attorno al mio braccio, mentre l'ultimo era sul mio petto ed era un simbolo di famiglia che aveva tatuato anche mia madre.

Ogni tatuaggio per me aveva un significato ben preciso e ognuno di loro, quando mi guardavo allo specchio mi dava forza per affrontare un altro giorno e per ricordarmi chi fossi.

Mi truccai e uscii di casa con la mia cartella per dirigermi a scuola.

Il secondo giorno di scuola, solitamente era il giorno in cui si aprivano le iscrizioni ai club extrascolastici. C'erano un sacco di attività a cui prima di quell'anno non avevo mai partecipato, perché le ritenevo noiose, ma ora cominciavo a considerare l'idea di iscrivermi a uno dei club, per trovarmi un passatempo.

Arrivai a scuola ed entrai come sempre con i miei due migliori amici, ma questa volta c'era anche Isabella ad aspettarci e Mark cominciò ad avviarsi più avanti solo con lei, quasi ignorando me e Angel.

[Angel: Ti sembra normale? E' carina ho capito, ma le stai proprio addosso.

Alyx: Si, siamo fortunati se non comincia a sbavare.

Angel: Sai pensavo che fosse un ottima idea fare amicizia con lei, ma ora mi sembra quasi sbagliato. Non so...Mi ha una sensazione strana...come se-

Alyx: Come se fosse un pericolo!

Angel: Esatto...]

Io e Angelis ci guardammo per un momento negli occhi, poi corremmo da Mark e con una scusa lo trascinammo via da Isabelle per parlargli.

[Alyx: Ti dispiace se te lo rubiamo un secondo? Graziee...

Angel: eheh...

Mark: Ragazzi ma che fate, ci stavo provando...

Alyx: No Mark devi ascoltarci, c'è qualcosa che non va in quella ragazza, sia io che Angel l'abbiamo percepito

Angelis: Si, mi fa venire i brividi è meglio tenerla lontana.

Mark: Cazzate! E' appena arrivata e ha bisogno di amici, non possiamo mollarla così e poi non è affatto pericolosa, siete solo voi che siete gelosi perché sto passando più tempo con lei che con voi!]

La campanella suonò prima che potessimo dire nulla e lui si allontanò abbracciandola e facendoci il dito medio.

Mark era sempre stato testardo e stupido, come tutti gli umani del resto, anche se lui era uno dei pochi che riuscivo a sopportare e sapevo che se reagiva così era perché è impulsivo e irritabile, ma dovevamo fare qualcosa prima che fosse troppo tardi, non volevamo perdere il terzo del nostro inseparabile gruppo.

Ci sedemmo in classe, tutti e tre vicini come sempre, ma Markus era più interessato a parlare con Isabelle che con noi e non ci rivolse la parola tutta la giornata, solo quando Angelis fu abbastanza stanco della situazione da chiedergli scusa allora ricominciò a trattarci decentemente anche se continuava a mantenere la distanza.