Vancouver quella sera era più fredda del solito. Durante l'intera giornata i disagi in tutta la città sono stati pazzeschi e come se non bastasse l'impianto di riscaldamento del mio appartamento è andato lasciando che l'ambiente di casa avesse la stessa temperatura dell'esterno. Oggi le riprese sono state più difficili del previsto a causa del maltempo ovviamente ma siamo riusciti lo stesso a fare qualcosa dopo tutto.
Appena entrata in casa mi catapultai sotto la doccia. L'acqua calda rilassò tutti i miei muscoli tesi a causa del freddo e della giornata di lavoro appena conclusa. Mentre l'acqua scorreva sulle mie spalle pensavo a quanto fosse successo oggi sul set. Io e Bob avevamo registrato una marea di scene insieme. Quel ragazzo mi stregava, in scena e nella vita reale, mi faceva stare bene, ero sicura. Ma ovviamente erano solo mie supposizioni, basate solamente sulle mie sensazioni. Sapevo benissimo che quello strano sentimento che provavo nei suoi confronti non era assolutamente ricambiato dal ragazzo dagli occhi color nocciola. Già, quegli occhi. A volte, non lo nego, mi perdevo minuti su minuti a guardarli. Erano enigmatici ma allo stesso intrigavano la mia mante che sembrava andare in tilt. Non parliamo poi delle sue lentiggini che contornavano il suo viso dove cascavano in ordine sparso i suoi capelli, anch'essi rigorosamente scuri e costantemente disordinati. Le sue labbra rose e carnose che, nelle notti più insonni pensavo a quale gusto potessero avere. Durante i pochi abbracci che ci siamo scambiati in scena e nella vita vera ho potuto sentire la forza delle sue possenti braccia e non immaginavo cosa si potesse nascondere sotto i maglioni che indossava. Ogni nostro contatto mi ha fatto venire sempre brividi incontrollabili lungo la schiena. Non ho mai confessato niente a Bob, ero insicura di me stessa. Recitavo la parte di una ragazza forte e coraggiosa ma ero tutto il contrario appena il direttore annunciava lo stop alle riprese.
Chiusi il rubinetto dell'acqua e lentamente uscii dalla doccia. Mi avvolsi nel mio accappatoio e con altrettanta lentezza misi i vestiti più caldi che possedevo ed asciugai i miei capelli color biondo. Buttai il mio corpo sul divano dell'appartamento e posai sopra di me una bella coperta rossa, che mi regalò mia mamma un sacco di anni prima. Iniziai a leggere un libro che avevo preso da un librario poco prima di rientrare in casa. Fuori iniziò a nevicare, cosa non molto strana in Canada ma a me faceva sempre stare bene vedere quei piccoli fiocchi di neve che cadevano silenziosamente sul terreno. Preferivo l'inverno all'estate.
La mia calma fu interrotta improvvisamente dal citofono. Andai subito ad aprire alla porta. La persona che si piombò in casa la conoscevo molto bene, moltissimo. Era Bob.
"Ciao, vieni accomodati. Come mai sei passato di qua. Ricordavo che il tuo appartamento era da tutt'altra parte della città. Poi con questo freddo" dissi io tutto d'un fiato.
Bob non proferì parola, guardava Eliza nei suoi occhi di colore blu. Gli sembrava strano essere soli nella stessa stanza con la persona con cui aveva condiviso gli ultimi sei anni della sua vita. Erano colleghi ma lui sentiva che c'era qualcosa di diverso con lei. Ed aveva capito che qualcosa stava accadendo anche nel cuore di lei. Non ne aveva mai avuto prova ma il comportamento di entrambi aveva fatto in modo che la mente di Bob arrivasse a questa conclusione quanto affrettata quanto vera. I loro occhi si guardavano con avidità, Bob avanzava passo dopo passo verso Eliza mentre lei indietreggiava ogni passo fino a che non si ritrovò a schiena contro il muro. I loro respiri si fecero più affannosi. Bastava una prova di coraggio, una presa di posizione da parte di una dei due e le loro labbra si sarebbero incontrate. Eliza ruppe l'incantesimo chiedendo se volesse una tazza di tè o di qualche altra bevanda. Non aspettò risposta ed iniziò ad incamminarsi verso la cucina. Il cuore di lei pulsava ad una velocità immensa e prese un grosso spavento quando Bob gli prese la mano sinistra facendola voltare verso di lui. Non perse tempo. Bob fece incontrare le loro labbra desiderose. Eliza all'iniziò non ricambiò ma dopo pochi secondi prese quel bacio con tutta la foga che mostrava anche Bob. Le mani di lui accarezzarono la schiena di lei, facendola sussultare leggermente. Lei, da parte sua, prese coraggio e mise le sue mani sui capelli semi bagnati di Bob. Adesso le gambe della donna si ritrovarono intorno al bacino del suo amato. Continuando a baciarsi con foga le forti gambe di lui trasportarono i loro corpi nella camera da letto. Appoggiò il corpo di lei sul letto delicatamente e, prima di stendersi su di lei e continuare a baciare ogni parte del suo viso, si tolse il suo maglioncino che rivelò un corpo ben scolpito. Le labbra di Bob si fecero spazio nell'incavo del collo di Eliza. Lei tradì il suo silenzio emettendo un gemito di piacere, il che fece sorridere leggermente Bob. Gli indumenti di Eliza si ritrovarono sparsi in modo casuale dopo poco sul pavimento. Lui sorrise alla vista del corpo perfetto di lei. A quel punto la ragazza prese l'iniziativa e si avventò sulle labbra del giovane. I suoi jeans furono scaraventati in un impeto di passione accanto alla porta. I due si scrutarono, i loro occhi vedevano i loro corpi coperti solamente dagli indumenti intimi. Ogni vita puntalmente ha il suo destino da incrociare, da sfiorare anche un attimo soltanto e forse è vero, quello che ti porti dentro è sempre tutto ciò che non hai mai potuto avere accanto. Le mani fredde di lei, i capelli scuri di lui e le labbra impacciate di entrambi sussurrano un forte consenso a ciò che sarebbe accaduto a momenti. La pelle di entrambi entrò in contatto, il sorriso di Bob fece rimanere senza parole Eliza. Nella camera iniziarono a suonare 200 note di un pianoforte che era i loro corpi,sembravano aver raggiunto la perfezione assieme. Lui entrò in lei continuando a baciare il suo viso. Raggiunsero il loro apice gridando i loro nomi a vicenda. Il capo di lei era appoggiato sul petto nudo di lui, in quel momento non sembrava far così freddo come due ore prima. I loro occhi si incrociarono nuovamente. Lui baciò la testa di lei sussurandosi a vicenda un Ti amo che avrebbero ricordato per sempre.

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Non é possibile dividere la storia di noi due
FanficOne shot interamente dedicati alla coppia Clarke e Bellamy di The 100