Liceo, che passione

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N.B.: Molte parti di questa mitica fiaba saranno per lo più sfoghi, mi sono lasciata far prendere dall'entusiasmo del racconto ahah

Esattamente un anno fa iniziavo il primo anno di liceo, un anno prosperoso dove avrei incontrato le persone più belle di questo mondo e... AHAHAHAHAH ma non prendiamoci in giro. La mia esperienza col liceo classico è stata O R R E N D A.

Ma andiamo con ordine.

Era tipo luglio e su whatsapp mi arriva una notifica: sei stato aggiunto ad un gruppo. Ma se non mi fila manco mia madre, chi sarà mai?
Messaggio: Ciao!!!! Saremo in classe insieme e abbiamo deciso di fare il gruppo già da ora per conoscerci prima!!!!

La trovai una cosa molto carina da fare, anche se ancora non mi spiego come abbiano fatto ad avere il mio numero, quello rimane ancora un mistero per me.

Conoscevo tre ragazze di cui due le odiavo e con l'altra andavo d'accordo. La chiameremo C. (nome di fantasia obv)

Notai subito che: eravamo quattro Sofie in classe, avevamo nomi strani e TUTTE (anche C.) chi più chi meno ERANO SNOB DA MORIRE. Mamma mia avrei tirato a tutte loro una scarpata virtuale in faccia.

Ecco, già dai messaggi ("amore ma che mi metto per il primo gggggiornooooh??!?" "Tesoo ma io non so come truccarmiiii!!!!") mi facevano salire quella voglia irrefrenabile di strangolarle con i loro capelli. MA PRENDETE 'NA MAGLIETTA, JEANS E SCARPE DA GINNASTICA MAMMA MIA QUANTO SONO COMPLICATE LE MIE COETANEE. Poi fantastico il modo in cui si fidanzavano e si lasciavano con trenta ragazzi ogni settimana.

Vabbè, capii che mi dovevo mettere l'anima in pace. Mi misi a pensare che lo zaino che volevo usare per la scuola era troppo grande per il primo giorno perché comunque quel primo giorno non mi volevo portare nulla di che, così solo per l'inizio mi portai l'eastpack. Spoiler: era così comodo che lo usai per tutto l'anno ahahahah.

 La mattina del grande giorno mi sveglio CARICA e POSITIVA manco fosse il mio compleanno, mi vestii normalmente e andai con mio padre a scuola; dopo tutti i raccomandamenti vari da parte di mio padre incontro C. e andiamo verso il gruppo che doveva essere la nostra classe: volevo sotterrarmi.

Erano TUTTE truccate manco stessero per fare chissà quale sfilata (no, io non mi ero truccata, non mi trucco mai e mi urta avere il trucco sulla faccia) ed erano vestite da top model (sì, mi ero messa la prima maglietta che trovai con la prima felpa che trovai). E' stato bellissimo quando, per presentarmi, ci stringevamo la mano e dovete provare assolutamente la sensazione di quando porgi la mano agli altri, loro la guardano, guardano te, riguardano la mano, allungano il loro arto per stringere il mio, sorridono imbarazzate e ritirano la mano manco avessi la peste, è stata una sensazione che non dimenticherò mai nella vita.

Andando avanti conobbi pure i ragazzi: tutti omofobi e razzisti. ANNAMO BENE. 

Suonò la campanella ed entrammo nella nostra nuova casa (aw) ma c'era un problema: tutta la scuola si muoveva insieme. Risultato, io e C. perdemmo di vista la classe. GOOD JOB. Vabbè la ritrovammo, ma arrivammo tipo per penultime e dovettimo prendere il primo banco, quello attaccato alla cattedra perché si sa, chi prima arriva meglio alloggia. Fuck, che poi a dire che i primi saranno gli ultimi mia madre c'aveva ragione.

VABBUO', passa il primo giorno così (fun fuct il prof di scienze si mise a fare lezione)

Passa una settimana e mi arriva un messaggio da una della classe: "ti stimo perché sei te stessa"
Ma io dico, COSA CI VUOLE A USCIRE LE COSTOLE (siamo family friendly cit.) E AD AVERE UN PO' DI CREATIVITA'? Cos'è, non volete rimanere soli e perciò fate le pecore? Beh vi svelo una cosa, meglio soli che accompagnati da persone false. 

Passarono i mesi e scoprì che il classico non faceva proprio per me e per C.: AVEVAMO TUTTO SOTTO. Non ero completamente abituata ad avere tutto sotto, di solito se proprio andavo male a qualcosa avevo sei, è stato come ricevere una padellata in faccia da Rapunzel (apparte che i professori facevano completamente S C H I F O, per esempio quella di storia chiedeva tutto il libro a memoria e ti faceva le domande nel dettaglio quando io penso che storia sia una materia più da discorso, oppure come quella di latino/greco che era sessista nata e depressa come non mai, insultava noi ragazzi e pretendeva rispetto, ma questo non posso dirlo perché passerei per quella che dà la colpa agli altri, quindi sorvoliamo)

Arrivò febbraio e C., l'unica con cui parlavo, l'unica luce fuori dal tunnel, cambió scuola e andò allo scienze umane.

Iniziai a tagliare i rapporti con lei, in pratica non la sentì più per un bel po' perché mi faceva male non sentirla più vicina come una volta.

Arrivò marzo, e mio padre mi fa: cambiamo scuola; solo che era troppo tardi e non si poteva cambiare indirizzo, così andai in un altro classico, perché comunque non avevo nulla da perdere, né amici né bei voti.

Fatto sta che il 15 marzo 2019 uscì dal mio primo liceo per non rivederlo mai più............ (no non è vero ci dovetti tornare per ritirare una cosa, ma son dettagli)

Così feci la parte della nuova arrivata tipo telefilm americana o la Hope di turno, qualcosa del genere. Beh, vi svelo un segreto, LA FINZIONE E' TUTTA FINZIONE. E sapete perché? Perché la prima settimana mi trattavano come se fossi stata un nuovo intrattenimento, una novità, poi non mi filarono di striscio, mi evitavano proprio. Che vi devo dire, io ci provo, ma son destinata a rimanere alone. 

Apparte che il professore di italiano è il mio vicino di casa, una volta facemmo la strada insieme, che imbarazzo.

Come mi aspettavo nemmeno qui la mia media vide un sei manco con il binocolo, così a maggio non studiai più nulla (cosa potevo recuperare in pochi giorni alla fine della scuola???) ma non mi ritirai, per cultura personale: continuai ad ascoltare le lezioni di epica e le avventure dei prof logorroici.

Beh da diverse persone si imparano sempre diverse cose, e questa è una cosa che ho imparato dalla mia lunga esperienza durata un anno: conobbi professori logorroici (TROPPO LOGORROICI) e professori che non salutano nemmeno (aka vicino di casa).

Questa è stata la mia esperienza al classico, ovviamente il mio obbiettivo non era quello di spaventarvi o di mettervi ancora più ansia, ma di dirvi di essere voi stessi senza che gli altri vi mettano i piedi in testa; vogliono giudicarvi? Che vi giudichino, ma questo non deve cambiare il vostro modo di fare, siate unici.

Ah un'altra cosa: ovviamente fui bocciata, e in estate andai con un'amica in vacanza. Cosa c'entra quest'ultima parte? Beh, questa "amica" continuava a rinfacciarmi il fatto di esser stata bocciata, io volevo aiutarla con i compiti e lei mi trattava come una che non sapeva fare 2+2; quindi io vi dico anche un'altra cosa: ESSERE BOCCIATI NON SIGNIFICA ESSERE STUPIDI, se perderete un anno di scuola non permettete a NESSUNO, NEMMENO AI VOSTRI GENITORI di trattarvi come se foste dei buoni a nulla. Davvero, essere trattati come degli zerbini è la cosa più orribile che gli altri possano fare d voi.

Detto questo, auguro a tutti un buon anno scolastico, e che la fortuna sempre sia dalla vostra parte!

E no, C. non la sento ancora

So.

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