Capitolo I: Ama il peccato
Hai mai provato quel brivido freddo di dolore che attraversa ogni fibra del tuo corpo? Come se all’improvviso le temperature si fossero drasticamente abbassate nel giro di pochi secondi e il tuo corpo avesse iniziato a congelare bruciando dal gelo la tua anima, pezzetto dopo pezzetto? Ma fuori c’è il sole e tutti sono felici. Tutti tranne te.
Perché la solitudine è così, una bolla trasparente di apparente tranquillità che ti permette di scorgere la distruzione del mondo esterno, ma talmente spessa da ovattare tutto il dolore e la sofferenza che ti circonda come la peggiore delle droghe. E come la più tossica di esse, il suo effetto finirà troppo presto e ti lascerà talmente destabilizzato da non capire più chi sei, la tua personalità sparita e i tuoi ricordi sembreranno di un’altra persona. Non riconoscerai te stesso finché non arriverai alla drammatica soluzione che oramai sei nient’altro che un guscio vuoto, privo di ogni tipo d’emozione, dalla più dolce e confortante alla più fredda e tagliente.
Ed io, dopo averlo provato sulla mia pelle, posso dire con certezza che ce n’è per tutti. Prima o poi quel mostro dalle fauci troppo grandi per una persona sola verrà a cercarti e tu potrai nasconderti, potrai scappare ma ti troverà sempre. E non ti rimarrà altro che pregare che la tua fine sia veloce.
-
Cammino lentamente per i corridoi del castello, fin troppo affollati per i miei gusti, dirigendomi con poca voglia nell’ufficio del Comandante Erwin. Lui e il Caposquadra Hange sono rintanati lì dentro da quel giorno, e in fin dei conti non posso neanche biasimarli: anche io mi sarei lasciato andare alla sofferenza se solo avessi potuto. Ma la vita del soldato è troppo impegnativa, veloce e frenetica per lasciarti il tempo di pensare a te stesso; ora come ora, penso sia una cosa più positiva che negativa. Per lo meno non ho la possibilità fisica, né tantomeno mentale, di ricordare il disastro accaduto. Mi sfinisco in allenamenti troppo lunghi ed esperimenti senza fine, nella speranza di fiondarmi sul letto con la mente priva di qualsivoglia sensazione oppressiva quando metto piede nella camera privata che mi hanno rifilato, dopo settimane di prigionia nei sotterranei. Ma non sta funzionando.
Ogni volta che chiudo gli occhi vedo sangue di persone innocenti, macerie di città distrutte e urla agghiaccianti di persone sconvolte dalla visione dei propri cari senza vita, tra le quali si confondono le mie, strazianti alla vista del suo corpo, o meglio, del suo busto ricoperto di sangue e del doloroso - più per me che per lui, credo - grido di muta sofferenza a deturpargli il volto privo d’imperfezioni, dalla pelle talmente chiara da sembrare di porcellana. Ma alla fine, quello che ho scoperto essere di porcellana in lui sono sempre state le emozioni. La maschera dell’uomo esageratamente forte di fronte alla morte dei suoi commilitoni si è sgretolata quando i suoi occhi di freddo acciaio, brillanti come la luna, mi hanno confessato il suo Amore eterno.
Avevo sempre immaginato un enorme e invalicabile muro tra me e il Capitano Levi e non avrei mai creduto che alla fin fine l’avrei superato. Il fatto che lui l’avesse abbassato di parecchi metri, però, teniamolo per noi; voglio credere di essere riuscito a fare breccia in lui con le mie sole forze.
***
Quando venne a svegliarmi a notte fonda, rimasi sbigottito; sinceramente, non avevo la minima idea di cosa pensare. Ma si sapeva che io non fossi conosciuto per le azioni particolarmente intelligenti, o per lo meno con un po’ di ragionamento dietro. Di conseguenza, infilai la prima maglia ed il primo paio di pantaloni che mi capitarono sotto tiro, afferrai di slancio una giacca che mi avrebbe protetto dal freddo della notte di febbraio inoltrato e uscii. Mi piacque pensare che quella casacca, oltre che dal gelo, mi avrebbe protetto anche dall’onda d’urto delle emozioni che si erano riversate in me a mia insaputa e, successivamente, contro il mio volere.
STAI LEGGENDO
See you in the next Life - EreRi/RiRen
Fiksi Penggemar" [...] Ed esattamente come l'Universo ho raggiunto la mia massima espansione tempo fa, ed ora sono in uno stabile equilibrio che durerà solamente poco, prima che inizi la mia fase di contrazione e di ritorno al nulla. Verrò assorbito dall'infinito...