Resterai tu

capitolo 6

Il giorno dopo avevo la sveglia alle 6.30 anche se le lezioni iniziavano alle 8.00, ma se Cam fosse andata per prima in bagno ci avrebbe messo mezz'ora e avrebbe finito tutta l'acqua calda.
Appena mi sollevo dal letto provo una lieve fitta alla testa. Quando vado in cucina trovo la mia borsetta abbandonata sul divano e prendo il telefono per vedere se papà mi ha chiamata,ma ovviamente mi sono preoccupata per niente. Però scorrendo la rubrica delle chiamate perse ne trovo una da un numero sconosciuto e un messaggio anch' esso da un numero che non conosco.
Un brivido mi percorre la schiena.
Il timore che una persona del passato si ripresenti per rovinarmi un' altra volta la vita mi spaventa.
Apro come prima cosa il messaggio e tiro  subito un sospiro  di sollievo, quando vedo che è un ragazzo del gruppo di Tayson e Caleb. Se ricordo bene dovrebbe chiamarsi Andrew.
Però non riesco a capire come abbia fatto ad avere il mio numero.
Ah già,l'avrà chiesto a Caleb e lui ha il mio numero, che stupida.
Provo a confrontare il numero di Andrew con quello della chiamata, ma noto che non è lo stesso.
Richiamerò dopo insieme a Cam se avrà tempo.
Mentre aspetto che si svegli mi preparo per andare alla caffetteria del campus. Uscendo dal dormitorio una brezza leggera sfiora il lembo di pelle non coperta dalla maglietta e mi scompiglia i capelli già disordinati.
Entrando nella caffetteria,un forte aroma di caffè mi invade le narici risvegliando i neuroni che ancora faticano a riprendersi.
Ordinai il mio solito caffè con una doppia porzione di caramello e cercai un posto isolato per stare per i fatti miei. Quando la mia attenzione fu rivolta su un ragazzo che mi faceva segno di raggiungerlo.
Addio pace, pensai.
Quando fui abbastanza vicina capii che si trattava di Andrew. Cazzo, ieri sera non gli ho risposto. Che figura di merda.
《Ciao Mary,che ci fai in piedi così presto?》disse con un sorriso che mi fece arrossire.
《Ciao Drew,diciamo che se non andavo prima io in bagno molto probabilmente la mia coinquilina avrebbe finito tutta l'acqua disponibile,invece tu?》
《Motivo per cui ho preso un appartamento e non sono andato nei dormitori -ride- e siccome divido l'appartamento con questo essere che mi ha tenuto sveglio per tutta la notte,ho pensato che un buon caffè gli avrebbe fatto bene》indicando il ragazzo affianco a se. Quando notai chi era, mi si fermò il cuore.
Ancora lui,non ci posso credere, lo denuncerei per stalking, ma non credo sapesse che ero un' amante del caffè.
《Se una ragazzina non mi avesse fatto mischiare birra e  vodka non sarei stato di merda e sarei riuscito a scoparmi Taylor per tutta la notte,invece che vomitare anche il cervello.》disse Tay con tono scocciato e arrabbiato. Mi sentii soddisfatta perché gli avevo rovinato la serata con la sua tipa del cazzo. Che sia chiaro,non che mi interessi con chi si rotola sotto le coperte.
《Prima cosa,hai un cervello? Davvero? -sogghigno- Seconda cosa, potevi rifiutare la scommessa e terza cosa,che importa a me se non hai potuto accontentare il tuo amichetto la sotto ieri sera.》
Emise un verso simile ad un ringhio.
《Wow wow.... per una volta Tayson Wood non ha avuto l'ultima parola,grande Mary! Sei riuscita a far tacere Tay, meriteresti un premio.》 Esultò Drew e io gli feci l'occhiolino sorridendo.
《Bhe, io devo andare, vorrei tenerti compagnia Drew perché la persona che hai come amico non sarebbe una buona compagnia neanche per un vecchio, però devo assicurarmi che Cam si svegli in tempo per le lezioni. Ci si vede.》
《Mary dopo ti va se pranziamo insieme?》
《Certo.》
《Bene, allora ci vediamo dopo.》
《Si, a dopo.》
《A mai più simpaticona.》
Mi salutò così Tayson e io risposi con il terzo dito.
Rimasi sorpresa dell'invito di Drew,che accettai anche perché Tayson sembrava infastidito e non capisco per quale motivo, però farei qualsiasi cosa purché lo infastidisca.
                      
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Appena aprii la porta della camera,mi cadde l'occhio sul telefono e mi ricordai che avevo programmato di richiamare il numero nell' ora di pranzo con Cam, ma non volevo dare buca a Drew che era stato così gentile con me, quindi decisi di chiamare a fine giornata.
Oltretutto oggi era una delle poche giornate che era iniziata col piede giusto e avrei fatto in modo sarebbe durata il più possibile.
O meglio, speravo che quella chiamata non la rovinasse.