Tentacoli di petrolio

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Era una domenica di luglio quando per la prima volta lo vidi.
Entrai in cucina, e mi misi a parlare con i miei genitori, le mura sembravano fatte di ovatta e l'aria era troppo densa, non ci misi molto ad accorgermi di star sognando.
- papà, sto sognando vero?
- no, perché lo pensi?
Mi stava chiaramente mentendo, ma perché la mia mente non voleva che io lo sapessi?
Stranito e spaventato dalla risposta di mio padre aprii gli occhi e mi ritrovai nel mio letto, era notte e...
"Oh no, sta accadendo di nuovo"
Ero lì immobile, non riuscivo a muovermi, mi sentivo come se fossi stato calato in una vasca di cemento ancora liquido ma molto denso, ero come incollato al letto.
Provai ad urlare, ma non ci riuscivo, come se non avessi più  voce.
Percepivo in tutta la mia stanza delle presenze, buone o cattive, non mi era dato saperlo ne tantomeno parlarci, sapevo solo che erano lì nascoste nel buio della mia stanza ed erano immensamente potenti e mi bastava quello per averne timore.
Il cuore comincia a battera all'impazzata, mi assale il panico, il mio respiro era veloce e affannato.
Guardai ai piedi del letto ed eccolo.
Era alto circa due metri, non era  nulla che avessi mai visto prima, sembrava un mucchio di materia nera  tentacolosa che mutava forma in continuazione, la superficie del suo corpo abominevole ondeggiava come petrolio in un barile durante un terremoto.
"Ma che  cazzo è, porca troia, qualcuno mi svegli!"
Era indaffarato, ma poi è  come se si fosse accorto che ero lì ad osservarlo, sapevo di avere la sua attenzione, ero convinto che mi stesse guardando anche se di occhi non ne aveva.
Inizia a farsi sempre più grosso ed a agitarsi.
Con tutte le mie forze provai a muovermi inutilmente.
Chiudo gli occhi, li riapro e come per magia, il mostro viene sostituito da mia sorella
"Finalmente qualcuno ha sentito il mio respiro affannato ed è venuto a svegliarmi!"
Mia sorella si avvicina e mi tende la mano ma proprio mentre sta per toccarmi, il suo viso si trasforma in quello di una ragazza sconosciuta con un bel sorriso sulle labbra.
Il cambiamento è stato uno shock per me, tanto da farmi svegliare.
Ogni  volta era la stessa storia, muovere gli occhi e provare terrore, sono le uniche due cose che mi sono concesse da questa condizione.
Paralisi del sonno, è questo il nome della terrorizzante esperienza che caratterizzava la maggior parte delle mie notti.
Le paralisi avvengono durante la fase Rem quindi tra il sonno e la veglia.
Apri gli occhi ma è fottutamente difficile distinguere la fantasia dalla realtà in quanto la tua stanza ti sembra tanto reale perché effettivamente lo è, le persone, le cose, sembra tutto vero.
Per non parlare di quelle presenze che senti anche senza vedere, delle voci che ti parlano, mentre tu vuoi solo svegliarti e uscire da questo tunnel di terrore.

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