d a r k n e s s

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Era freddo. Era buio. Aprii gli occhi ma ciò che vidi fu... il nulla, l'oscurità. Qualcosa di ruvido e fastidioso mi stringeva i polsi e le caviglie, provai a muovermi per cercare di alzarmi ma provai dolore in tutto il corpo. Mi resi conto di essere legata con una corda erta e umida che mi corrodeva le gambe e le braccia non appena provavo a muovermi. Non vedevo nulla, ero talmente confusa da non capire se fossi io ad aver perso la vista o se fosse quel posto a non avere una minima fonte di luce.
Dove sono?
Che ore sono?
Che giorno è?
Perché sono qui?
Non riuscivo a pensare ne a ricordare. Provai ad urlare ma non sentii la mia voce, più ci provavo più mi mancava il respiro. Urlavo. Urlavo tantissimo. O almeno ci provavo, ma mai una volta riuscii a fare un suono diverso da un debole e doloroso rantolo. Il panico stava prendendo possesso del mio corpo e non potevo fare altro che stare sdraiata su di un pavimento gelido e bagnato.
Passarono le ore, credo. Forse erano passati giorni. Il mio corpo stava lentamente abbandonando le uniche forze che gli erano rimaste.
Proprio quando pensai di non farcela più, proprio quando pensai di dover morire in quel modo insensato.. sentii un rumore. Un leggero passo soffice e lento. La prima cosa che riuscii a sentire dopo non so quanto tempo oltre ai miei gemiti di dolore.
Quel suono così dolce e rassicurante si fece sempre più vicino, si avvicinava, si stava avvicinando qualcosa.. sempre di più, sempre di più!
Poi si fermò.
Passò qualche istante. Il suono dei passi non c'era più.
Stavo per scoppiare in lacrime quando d'un tratto un fascio di luce troppo luminoso per i miei occhi irruppe nella stanza.
C'era una porta, qualcuno la stava aprendo.
I passi ricominciarono ma sta volta erano più pesanti, più veloci. C'era qualcuno, qualcuno stava correndo verso di me.
Riuscii finalmente a tenere aperti gli occhi e a cercare di capire cosa stesse succedendo.
Ero salva? O era la fine?
Una sagoma si fece vivida tra la luce, un bagliore di speranza si fece strada nella mia mente. Durò poco.
La sagoma che si era fermata a qualche passo da me era strana. Aveva le sembianze di un umano ma... sapevo che non lo era.
La sagoma comincio a tremare e a contorcersi su se stessa.
Provai ad alzarmi ma non ci riuscii. La sagoma aveva smesso di tremare improvvisamente e si sdraiò di fronte a me, non riuscivo a vedere il volto, ne qualsiasi minimo dettaglio. Una semplice sagoma nera.
Allungò una mano verso il mio viso e mi accarezzo.
Non era una carezza dolce e gentile.
Era una carezza ruvida e dolorosa.
Avevo paura.
Chiusi gli occhi e mi svegliai.

✩‧₊*:angolo autrice :*₊‧
Beeeh questo è il primo dei miei sogni che vi racconterò. Per darvi un esempio sono tutte storie abbastanza creepy, quiiindi se non vi piace questo genere vi sconsiglio di leggere i prossimi lolol
Fatemi sapere se vi piace il mio stile di scrittura, se sono riuscita a trasmettervi  le giuste sensazioni e se vi è piaciuto in generale, mi farebbe piacere. 🎐

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 30, 2019 ⏰

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