Capitolo 1

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Quest'estate, come tutte le altre, passerò Agosto in un paesino marino sulla punta dell'italia. Davvero bellissimo, adoro stare lì con i miei amici, usciamo a tutte le ore, siamo sempre in acqua, insomma neanche la vita notturna manca lì.

Gli amici più stretti che ho lì sono Jess, Silvio (questi ultimi due sono fidanzati), il fratello di Silvio e molti altri che hanno avuto un ruolo secondario in questa avventura... Una o due settimane dopo il nostro arrivo, un ragazzo comincia a "ronzarmi intorno", non ci vedevo nulla di male, così abbiamo iniziato a conoscerci e a essere sempre più che amici. Lui mi sembrava così attraente, con quell'aria sicura e simpatica, era dolce, carino. Poi arrivò una sera, decidemmo di uscire insieme, io, lui, Jess e Silvio.

Jess e Silvio parlottavano seduti sulla spiaggia, io e lui, Valerio, ci sdraiamo sulla sabbia fresca, con quella lieve brezza estiva che sa di limone e salsedine, a guardare le stelle, tutto era perfetto. Distesi in quel modo, lui mi abbraccia, ed io lo ricambio, poi prova a baciarmi ma io, involontariamente mi sposto, e poi, nell'orecchio mi sussurra "mi piaci", BOOM. vuoto completo. Gli risposi "anche tu mi piaci". Dopo un po' che eravamo in quella posizione, io dovevo andare a casa quindi, tristemente gli lascio un morbido bacio sulla guancia e lui mi prende le mani, mi guarda e poi mi lascia andare.

Arrivata a casa iniziano le paranoie, non ho fatto altro che pensare a lui, poi mi arriva un suo messaggio, "ti amo", mi è sembrato un po' esagerato considerando che ci conoscevamo da poco, però, accecata dalla magica storia perfetta, gli rispondo "anche io", poi ho subito scritto alle mie amiche di Milano quanto fossi felice e tutto quello che era successo, insomma tutte contente, perché non sapevamo cosa ci aspettava il giorno dopo.

Mi sveglio circa alle nove, con un suo messaggio "tra dieci minuti al chiosco, ti porto in un posto.". Ovviamente, ero felicissima, pensavo, chissà dove mi porta, nel frattempo mi sono vestita e sono arrivata dieci minuti in ritardo, tanto per cambiare, a noi si sono uniti anche Jess e Silvio, a cui avevo chiaramente raccontato tutto. Mi ha portato in una spiaggia, abbastanza deserta, molto bella. Allora entriamo subito in acqua e lui mi prende in braccio, stiamo così per un po' di tempo, coccolati un po' dai raggi del sole. Poi usciamo dall'acqua, ed io noto che Valerio è improvvisamente diventato molto freddo, gli ho chiesto molte volte se stesse bene, o se gli fosse preso qualcosa, ma lui mi ha risposto no.

Torniamo a casa e gli scrivo di nuovo, "insomma mi vuoi dire cos'hai?" e poi arriva quel messaggio inatteso che con prepotenza ha scacciato tutti i miei pensieri del giorno prima. "non credo di voler più continuare". VUOTO.

Mi sento subito molto delusa, anche se era passato poco tempo, pensavo di contare qualcosa se era arrivato a scrivere quelle cose... "ma tutte quelle cose di ieri? Non è che puoi cambiare idea in così poco tempo... Come mai lo dici?" (lui aveva due anni in più di me) e lui mi risponde "è che fai ragionamenti troppo da bambina per me" e qui mi scattano i nervi...
"ah scusa e quali sarebbero questi ragionamenti?" qui mi sento esplodere
"ad esempio, se io ti chiedo di scopare, tu che fai mi dici sì?"

Cioè, lui si era appiccicato a me pensando solo ad un secondo fine. Questa cosa mi ha fatto andare in bestia, io che mi ero fidata, assurdo.

Inoltre, non aveva avuto nemmeno il coraggio di dirmelo in faccia, ma lo ha fatto su whatsapp, penso che non ci sia cosa peggiore proprio.
"Non ho parole..." È finita lì, non volevo più nemmeno vederlo... pensavo solo a quanto fossi stata stupida...

Circa una settimana dopo, incontrai un ragazzo, alto, educato, gentile e disponibile. Iniziammo a parlare frequentemente, io gli piacevo, lui iniziava a piacere a me. Così, ci siamo messi insieme dopo un po', ed è stato bello, ma poi, una volta tornata a Milano, non ce la facevo più con la distanza.
La distanza. La fottutissima distanza. Una cosa orrenda. Ti senti come se il tuo ossigeno fosse dalla parte opposta di una stanza, e tu non puoi andarci per una sorta di linea che vi divide. All'inizio, accettai di stare con lui perché mi faceva stare bene, e perché non pensavo che fosse tutto questo dramma, poi, con il passare del tempo ho capito che stavo troppo male, e non ce la facevo più.
Lo stimo molto perché non ha detto nulla, perché gli dispiaceva tanto ma non ha cercato di trattenermi, in modo da farmi stare ancora peggio. Siamo rimasti amici. Tornando a Milano le cose non sono andate meglio...

Spazio Autrice
Heyyyy
Cosa ve ne pare? Per ora mi piace molto la storia, la continuerò tipo una volta al giorno AHAHAH, comunque fatemi sapere cosa ne pensate...
Baci stellarii💫💥

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