Introduzione

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- Ma smettila ma', non farmi ridereee! - dico sputacchiando qua e là per la macchina goccioline di acqua gasata. - Lo sai che ho la risata facile ahaha - rincaro a mia madre asciugandomi le labbra con la manica della felpa. 

- Su su, era solo una faccia buffa, se ti dicessi che un uomo entra in un caffè SPLASH, cosa fai, rimbalzi fuori dal sedile? -  Dopo questa freddura probabilmente sì, mi sarei volentieri buttata dall'auto in corsa, ma la cintura di sicurezza ha represso questo mio istinito suicida. 

- Mammina cara, lo sai che dopo questa non ti parlerò più per il resto del viaggio, vero? - le dico molto offesa.  - Poco male, tanto siamo arrivati. - sorride in modo amabilmente odioso. - Matteo, spegni subito quel coso e saluta tua sorella che non la vedrai più per qualche giorno. - si rivolge a mio fratello, attaccato al cellulare - finalmente direi - risponde in modo sarcastico mio fratello maggiore. 

- Sei uno stronzo eh - rispondo io - Mamma, hai sentito tua figlia? Le fai usare questi toni? - dice Matte, senza staccare gli occhi dallo schermo  -lascialo stare Saretta, pensa a divertirti da Valeria - mi rassicura mamma

- Certo mami - mostro 32 denti di sorriso e bacio mia madre per abbracciare anche quel coglioncello del mio fratellone nei sedili posteriori, prendo la valigia dal bagagliaio e suono il citofono del palazzo di mia cugina Valeria. 

I secondi passano e mi viene il timore che lei non fosse in casa, incrociando lo sguardo dagli stessi pensieri di mia madre. Fortunatamente sento la voce trafelata della mia cugina preferita (nonchè unica tra 4 cugini penemuniti) dall'altra parte dell'interfono che dopo un rapido saluto fa scattare il portone. Saluto con la mano la mia mammina e per poco non mi scivola lo zainetto che portavo sulla spalla addosso ad un piccolo cagnolino. Ma vabbè, sterminare chihuahua fa parte della vita. Mi scuso "mortificata" con la carampana (Treccani: Donna attempata dall'aspetto inopportunamente vistoso) che reggeva il guinzaglio e finalmente entro nell' androne del palazzo di mia cugina Valeria. 

Schiaccio il pulsante del modernissimo ascensore ed in quattro e quattr'otto raggiungo l'appartamento al 12° piano. Arrivo alla porta e picchietto le nocche sulla superficie di legno massello. -Arrivo tesoro, dammi 2 secondi! - mi grida, indaffarata a quanto pare la mia cuginona. Aspetto qualche attimo, in quel momento di imbarazzo tra il "mi controllo i capelli o mi aggiusto i pantaloni?". Beh.. ho fatto entrambe le cose male. 

Vale mi apre la porta e inizia con un - CIAOOOOoo tesorOOO!!! - e poi che fai, un abbraccio stile piovra lo eviti? Certo che no. E così abbraccio spezzaossa da parte di Vale ed un soffocato -C..Ciao- da parte mia. 

- Oh ma scusa Sara, è emh.. solo da tanto tempo che non ti vedo eheh- Dice ricomponendosi quel tanto che basta per conversare. -Vale, tanto ti conosco ahaha- tranquillizzo -che tra l'altro posso scommettere che sei appena uscita dalla doccia- continuo osservando i suoi shorts rosa e maglietta gialla messi come venivano, senza tralasciare l'asciugamano fissato tra i capelli. -Credo che tu abbia vinto la scommessa- alza gli occhi al cielo divertita -su entra prima che passi qualcuno, sai qua c'hanno tutti un po' la puzza sotto il naso e vedermi così.. beh fanculo senti vieni dentro e non farmi far figure- mi tira per il braccio sinistro dentro l'appartamento. 

-Allora Saretta..- mi squadra per qualche secondo -girati un attimo-. La guardo sorpresa e leggermente imbarazzata -scusa, cosa?-  -Su, fai un giro su te stessa-. Un pò interdetta, lo faccio. -scusa ma perc..- -cazzo cuginetta, ti sei fatta grande. Quanti anni c'hai adesso? 16?- dice ignorando qualsivoglia mia domanda -beh, veramente ancora 14- rispondo ridacchiando. -Apperò, da quando producono delle 14enni così fighe? Sara, tu avrai la fila di ragazzi sotto casa, immagino-  

-beh, ecco...-   Rossa come un peperone? Sì. Indecisa sul ridere o stare muta? Ovvio che sì. 

-beh.. no? Cioè.. si, qualche ragazzo.. ma giusto per, ecco- le rispondo con il tono più stupido che potessi trovare. -Su, non fare la modesta. Cioè, ma basta guardarti. O da te sono tutti froci o non c'è spiegazione.- Rido a questa perla di saggezza e l'abbraccio -mi erano mancati i tuoi discorsi deliranti completamente a caso- le dico all'orecchio -Lo so benissimo, ma adesso scusa che devo levarmi 'sto turbante dalla testa.-

Toglie l'asciugamano dalla testa, srotolando la folta chioma di capelli corvini che le arrivano fino alla schiena. La sua pelle candida ma spesso abbronzata le risaltano il viso, due occhioni verdi e un nasino di tutto punto. Oltre al fatto che dalla sua maglietta molto leggera si intravede la bellissima terza.

-Sara ti spiace se per un minuto non faccio la padrona di casa come si deve?- domanda. -Certo- alzo gli occhi verso il cielo. -Fatti coraggio che ce la puoi fare ad esplorare la mia nuova casa. Non credo ci voglia tanto, sai com'è, non ci sono muri in questo fantastico loft.- pronuncia le ultime parole con una malizia mista ad orgoglio per il suo nuovo appartamento nel centro di Milano. Già, lei e maggiorenne, e per l'esattezza ha 23 anni. E sì, i suoi sono molto ricchi, se ve lo steste chiedendo. 

-Ci proverò, ma non prometto nulla.- ed inizio ad esplorare il grande salone.

Sesso tra cugineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora