2 Capitolo (Il suo Nome)

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Terence...

Terence Graham Granchester
questo era il nome del giovane dagli occhi malinconici e tristi, che la bellissima Candy aveva incontrato in aeroporto.
Lui era noto attore Skakesperiano , stella di Broadway futura stella del cinema.
Fece ingresso nell suo lussuoso attico di Manhattan di 800mq con i suoi interni curati ogni singolo dettaglio dai migliori architetti di New York.
Si liberò della sua giacca berretto e sciarpa per poi adagiarsi comodamente sul suo elegante divano in pelle nera.
Aveva bisogno di dormire, ecco la sua rigorosa assistente, Alison Anderson
<<Buonasera Mister Granchester, sperò che abbia fatto buon viaggio, questa è la sua posta,le ricordo che domani alle 9 in punto ha un appuntamento il signor Luhrmann negli studi della NBC.
E in fine le ricordo che nel weekend arriverà la signorina Marlowe>>
Alison era una assistente dettagliata e precisa; una raffinata e colta donna sui trentacinque anni non ancora sposata, lei si occupava da anni degli impegni del Signor Granchester e del personale, della casa una devota e insostituibile assistente.
<<Grazie Alison né prendo nota!!>>
Rispose Terence con un sorriso pieno di gratitudine.
Intanto si verso' da bere il suo whisky preferito da un sapore intenso si girò adagio e vide che Alison era ancora davanti a sé con voce morbida chiese <<c'è qualcos'altro signorina Anderson???>>
<<Assolutamente Noo!! Signor Granchester, volevo dirle che quel foulard è veramente carino!! È per la sua fidanzata??>>
Rispose Alison con un sorriso furbetto e uscì dalla stanza.

Intanto si verso' da bere il suo whisky preferito da un sapore intenso si girò adagio e vide che Alison era ancora davanti a sé con voce morbida chiese <<c'è qualcos'altro signorina Anderson???>><<Assolutamente Noo!! Signor Granchester, volevo dir...

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Miss Alison Anderson

Non si era accorto di averlo ancora addosso lo strinse
fra le mani, quel profumo buonissimo,il ricordo di quella ragazza con le lentiggini, non sapeva né anche il suo nome, eppure sembrava che la conoscesse da tempo.
Il trillo acuto del suo cellulare
lo fece ritornare nella realtà, rivolse un veloce sguardo al suo cellulare, sul display compariva il nome di Susanna.
Continuò a fissarlo senza nessuna voglia di rispondere, terminato di squillare mise il telefono in modalità offline.
Si tolse velocemente le scarpe e si distese sul divano strinse più volte il morbido cuscino fino a cadere in un sonno profondo.
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Candy....

Intanto nella Seventh Avenue, in uno degli altissimi grattacieli Candy Andrey, prendeva confidenza con il suo nuovissimo appartamento, era un regalo di suo zio William Albert Ardlay
Avrebbe vissuto per alcuni anni in quel lussuoso appartamento, a lei non interessava il lusso la sua priorità era quella di specializzarsi in un bravissimo medico chirurgo.
Invece per la sua famiglia, soprattutto per la rigorosa zia Eroley, una Ardley, doveva avere tutti comfort, per questo aveva preteso che anche la giovane domestica Dorothy raggiungesse Candy a New York.
Sarebbe stato un aiuto per Candy e per la casa.
Le due ragazze si conoscevano da tempo, da piccole da quando Candy, iniziò a far parte della famiglia Ardlay.
A Dorothy piaceva essere al servizio di Candy la trattava come una di famiglia, si sentiva un amica.
Candy era nella sua nuova stanza molto ampia spaziosa con una grande vista del bellissimo panorama notturno della città, era un vero incanto, un grande spettacolo da ammirare, qualcosa da togliere il fiato.

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