🖋️Intervista🖋️

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Sono sempre io, miei comuni mortali!✨

Riesco a leggere nel pensiero e ho paura che possa annoiarvi, ma non temete, miei più fedeli amici!👾

Oggi qui con voi avrete una persona speciale, una persona che si è meritata questo posto nel mio mondo.

Tu, piccola creatura terrestre, mostra a tutti la tua immensa storia...🌫️

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❤️HDSCreations❤️

Come è iniziata a piacerti la lettura? Ma, soprattutto, la scrittura?

La lettura l'ho sempre amata. Sin da quando ero piccola ho sempre avuto un libro accanto. Devo ammettere però che ci ho messo un po' ad apprezzare la scrittura. I miei primi tentativi cartacei erano sciocche fantasie senza senso, alimentate da idee infantili.
È stato verso i 21 anni che ho iniziato a lavorare meglio sui miei scritti dando profondità ai personaggi, carattere, psicologia e un circondario in cui vivere la loro storia.
Fare la regista indie per un po' è servito anche ad alimentare ulteriormente le mie conoscenze.

Com'è nata la storia Chant of the Jail Guard?

Dunque, Chant of the Jail Guard è nata mentre scrivevo Black Heart.
Cercando di mettere ordine tra i vari appunti che avevo messo giù nel tentativo di dare un senso alla storia, ho scovato delle bozze che parlavano del passato di uno dei personaggi: Jonathan il papà di Nick.
A quei tempi avevo scritto pochi dettagli salienti e rileggendoli ho notato subito quanto bene calzassero al personaggio e alla sua storia particolare.
Inizialmente, quando ho dato forma al racconto ho dovuto fare moltissimi lavori di revisione, ma tutto era necessario per creare la profonda storia tormentata del protagonista che vede in questa dura realtà, dietro le sbarre di un riformatorio, il crollo inevitabile di tutto ciò in cui ha sempre creduto.
Jonathan è un cattolico molto legato alla sua causa, uno di quelli che difenderebbe gli innocenti a spada tratta da chiunque. E nel suo intento riesce, fino a un certo punto.
La vita, però gli infligge una batosta alla quale non può sottrarsi e da cui riporta traumi significativi soprattutto di natura emotiva e psicologica.

Cosa provi quando scrivi?

Le sensazioni sono tante, in genere però quella che sento molto di più è un sorta di curiosità.
Più la storia prende forma, più le cose vanno al loro posto, maggiore è l'interesse a voler dare il massimo.

Scrivi per passione o speri che un giorno possa diventare la tua professione... Il tuo futuro?

I

l mio sogno è sfondare come scrittrice.
Magari anche con le sceneggiature.

La più grande soddisfazione che hai avuto grazie a Chant of the Jail Guard?

In più, proprio perché è un'opera fortemente introspettiva, Chant of the Jail Guard mi ha permesso di studiare a fondo la malattia di cui Jonathan alla fine si ammala, ponendola in un contesto reale di rifiuto/accettazione come spesso accade a coloro che sanno di avere qualcosa che non va ma che lottano per non darlo a vedere. Sentire i pareri positivi dei lettori sulla capacità di sentirsi coinvolti e "trainati" dalla gamma di emozioni trasmessa dai dialoghi.
La mia più segreta ambizione era trasmettere ogni fibra dei pensieri sia del protagonista che di coloro che lo circondavano. È stata un'esperienza molto forte, che mi ha spinto oltre i limiti da scrittrice.

È stato un piacere parlare con te e sono felice che tu abbia avuto un po' di tempo per le mie domande. Spero che possa ancora rivederti nelle liste del mio scambio. A presto, dolce umana❤️👽

Per me è stato un onore condividere parte delle mie opere in questo scambio e soprattutto aver avuto la possibilità di esternare il mio pensiero.
A presto, mio cara 💟

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A presto anche a voi, comuni mortali!👽

A presto anche a voi, comuni mortali!👽

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