Mi ripresi dal mio attimo di euforia per poi tornare a guardare la ragazza che avevo davanti.
"In ogni caso, piacere io sono Abigail Queen. Ma tu ovviamente puoi chiamarmi Abby. "
Le porsi la mano con il sorriso migliore che potessi farle. Era davvero bella. Aveva un fisico piuttosto formoso, i limeamenti erano delicati e il trucco applicato ai suoi occhi ne mettevano in risalto il colore.
"Umh si allora io sono Lottie Tomlinson e tu puoi chiamarmi come ti pare, solo avvertimi prima, non conosco la tua capacità nel dare soprannomi ".
Ridemmo per qualche secondo.
Mi fece segno di seguirla e nonostante non sapessi dove stessimo andando, a quel punto mi fidavo di lei ed ero troppo stanca per fare domande.
"Loro sono Phoebe, Leila e Julié le mie tre sorelle" indicó tre bambine di età più o meno uguale. Due di loro sembravano essere gemelle. Occhi verdi che luccicavano e capelli biondi raccolti in due corte trecce. L'altra invece sembrava più grande. I suoi capelli erano ricci e rossi. Aveva due grandi occhi azzurri.
'La bellezza é di famiglia ' pensai.
"Lui invece é Louis, mio fratello ".
'Si confermo, é di famiglia'.
Anche lui dagli occhi azzurri, sorrideva imbarazzato facendo cenni con il capo. Il corpo slanciato e magro dava l'idea di un tipo abbastanza allenato. 'Magari verrà a correre con me'. Si dai.
"Piacere di conoscervi. Spero di non dare troppo fastidio alla vostra bellissima famiglia, si ecco." Sorrisi debolmente. Mi sentivo un pó a disagio. La famiglia sembrava splendida ma mi chiedevo come mai una così numerosa, avesse chiesto di ospitare qualcuno. Forse non erano al completo?
"Macché, non dirlo davvero. Siamo contenti di conoscerti e di vedere che sei apposto. Temevamo una punk super alcolizzata. O peggio una ragazza viziata con un mucchio di soldi ".
Ridemmo tutti insieme. Il moro parló.
"Lottie, adesso andiamo, mamma e papà ci aspettano a casa. La cena a quest'ora sarà pronta."
"Sisi giusto, beh Abby andiamo. "
La villetta che avevo davanti era all'apparenza molto grande. Un giardino molto curato faceva da cornice ad una casetta rustica interamente in legno. Al lato un garage con 2 macchine parcheggiate era affiancato da una piscina non troppo grande. Wow. Lottie e Louis si curarono di prendere le mie valige mentre percorrevo il breve vialetto. Una schiera di case riempira l'intera via. Era tutto come mi aspettavo.
Ho già detto wow?
"Chiudi quella bocca, qui gli insetti vanno ovunque."
Mi risvegliai dal mio stato di trance. Ridacchiai per la battuta della mia nuova sorella inglese.
"Ma qui é tutto pazzesco. Cioé mi piace, da morire, wo ".
"Aspetta di vedere dentro, ti ricrederai, é tutto un caos di vestiti e giocattoli, scusa in anticipo."
Non mi importava davvero come fosse l'interno. Ero già davvero entusiasta di quello che avevo trovato.
Quando si arriva in una nuova città e ci si deve vivere per un anno la prima apparenza vale più di tutto il resto.
Lottie sembrava un tipo apposto. La famiglia emanava calore e la casa era davvero bella. Rimanevano due ultimi ostacoli davvero rilevanti.
I genitori sarebbero stati come i figli o solo il contrario?
La scuola?
Mi accorsi solo dopo di essere rimasta indietro mentre Lottie aveva già raggiunto l'ingresso. Suonó il piccolo campanello e mentre li raggiungevo una donna si riveló.
Un dolce sorriso si aprì sullle sue labbra. Era bassina, ma non quanto me, dei capelli biondi a caschetto ne rivelavano probabilmente il pomeriggio passato dal parrucchiere. Mi intenerì a pensare che avesse fatto tutto quello per me. Ovviamente gli occhi erano di un azzurro favoloso.
Indossava una gonna lunga blu tenuta su da una cintura nera. Il maglioncino di lana veniva continuamente tirato probabilmente per proteggersi dal freddo. Infine notai il suo magnifico sorriso. Era davvero bello. Delle bellissime fossette si aprivano ai lati.
"Vieni cara, starai congelando lì, su che accendiamo il camino."
Non mi accorsi davvero di quello che mi circondava. Le andai in contro e senza esitare le porsi la mano presentandomi.
Lottie mi aveva fatto vedere la stanza. L'avrei condivisa con lei e ne ero davvero felice. Mi aveva cominciato a raccontare della scuola che avrei frequentato, degli amici che doveva farmi conoscere e persino stabilì "il giorno dellp shopping".
Aveva arbitrariamente deciso che una volta alla settimana avremmo fatto un giro per tutti i negozi di Londra.
Aveva persino cominciato a spiegarmi come raggiungere la citta in metro, dove trovare il supermercato più vicino, la banca e la farmacia.
"Lottie, Lottie, ferma ferma. Non entra più niente qui dentro " affermai toccandomi la testa.
"Ho afferrato tutto ma temo che dovremmo fare un'altra puntata, comprendimi sono davvero distrutta " le dissi sperando che capisse.
Mi guardó perplessa per poi scoppiare a ridere.
"Ok bhe si, Louis dice sempre che chiacchiero troppo, forse ha ragione ".
La guardai come per dire 'ma davvero? Chissà come mai?'
"Conoscerai papà domani, sta sera non é potuto esserci. ""Non c'é alcun problema, davvero." Risposi.
"Allora buona notte sorella.' Le dissi.
"Notte sistah" rispose poco dopo spegnendo la luce del comodino e impostando la sveglia per il giorno dopo.
Ero davvero emozionata. Prima di addormentarmi ripensai alla giornata appena finita. Mandai un messaggio a mamma avvertendola e dicendole che andava tutto benissimo. Le dissi infine che data la stanchezza ci saremmo sentite il giorno dopo.
Domani avrei cominciato la scuola. Ero emozionata come non mai. Sarei stata all'altezz
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Story of my life
Fanfiction'Mamma, grazie, grazie davvero...' le dissi con le lascrime agli occhi. 'Su vai a prepararti la famiglia Payne ti aspetta li a Londra, non vorrai mica farli aspettare' non potevo ancora crederci 'Mamma sto andando lì per un anno, ne avranno da aspet...