Our life is gonna change

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Siamo sull'aereo già da quattro ore.

I ragazzi parlano tutti tra di loro ed ogni tanto scambio qualche parola con Evan.

Alternando lo sguardo tra Hero ed il magnifico anello che mi ha regalato.

Da ben due ore Hero sta dormendo. Quando dorme è talmente bello che non posso fare a meno di passargli la mano fra i capelli.

Sorrido, continuando a guardarlo. A vederlo così sembra ancora un bambino, è troppo tenero.

Apre i suoi magnifici occhi e si stiracchia, muovendo il suo corpo ancora intorpidito dal sonno.

Quando si volta verso di me, afferra la mia mano sinistra e posa un bacio proprio sull'anello.

<< Ancora non riesco a credere a quello che hai fatto!  >>

Mi sorride e posa la mia mano, ancora stretta alla sua, sulla sua gamba.

<< In realtà non è stato così semplice come pensavo >> risponde.

Durante il suo racconto non posso fare a meno di immaginarmi Hero circondato da anelli e le ragazze che lo assillano di consigli.

Povero amore mio, sarà stata veramente una faticaccia.

<< Quindi, quando stavi attaccato al telefono, non si trattava di lavoro? >>

Si passa una mano dietro la testa, scompigliandosi i capelli e grattandosi la nuca. Il tipico gesto di quando è imbarazzato. Ciò non comporta altro che farmi ridere ancora di più.

<< Colpevole! >> risponde, ridacchiando. << In realtà, stavo parlando con le ragazze. Non volevo che nulla andasse storto! >>

Scuoto la testa, divertita. Non riesco a pensare che ha fatto tutto questo solo per rendermi felice.

Non me l'aspettavo e sicuramente non potevo desiderare niente di meglio.

<< Sei tremendo! >> esclamo, colpendolo alla spalla.

<< Lo ammetto, lo sono! >>

Quando la sera arriviamo a casa, siamo talmente esausti che ci buttiamo subito nel letto.

Senza ombra di dubbio, questa vacanza ci ha distrutti sia fisicamente che emotivamente.

Sto ancora riposando fra le coperte del nostro meraviglioso letto quando il rumore del campanello disturba la quiete che si era venuta a creare.

Decido di ignorare il suono e mi giro verso Hero, accoccolandomi su di lui.

Dopo un cinque minuti il campanello suona ancora una volta.

Irritata da questo maledetto suono, indosso in fretta e furia la vestaglia e scendo giù a passo di marcia.

Apro di scatto la porta e mi ritrovo davanti le ragazze.

<< Sono le otto di mattina... cosa ci fate qui? >> domando, parecchio innervosita.

Mi sorridono come se fossero appena uscite da una fabbrica di unicorni. Non penso di poter reggere questa situazione ancora per molto...

<< Buongiorno sposina! Dobbiamo andare a scegliere l'abito >>

Alle parole di Ilaria, con mia grande soddisfazione, gli chiudo la porta in faccia e mi volto per ritornare nel mio amatissimo letto.

Sto per salire le scale ma l'ennesimo suono del campanello mi fa ritornare indietro per aprire la porta.

Non voglio che Hero si svegli.

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