Non ci credo manco io di essere qui in questo momento: la festa di Halloween organizzata dal signor De Cresponzi. Ildebrando De Cresponzi, l'uomo più ricco della città, quest'anno ha voluto fare le cose in grande: maxi festeggiamenti in maschera, tema libero. E così mi tocca vedere Captain America che saluta degli zombi, oppure una infermiera civettare con un Capitan Harlock pasciuto.
Desolante.
Ma il perché sono qui, vestito poco fantasiosamente con una parrucca grigiastra e dei baffi finti in un tentativo di passare per Albert Einstein, lo so pure io: per lei, Isadora Claudia De Cresponzi, figlia del padrone di casa. Una ragazza, oggi vestita umilmente da mummia, che avrebbe potuto scegliere qualsiasi vestito volesse ed apparire comunque bellissima, forte dei suoi capelli rossi, delle lentiggini sul viso e gli occhi verdi, tutto ereditato dalla madre irlandese, ma che ha scelto quasi di nascondersi.
Ed è per questo che mi piace da sempre: perché è straordinariamente umile, nonostante sia ricca.
«Che bel costume! Gandalf?» mi chiede una ragazza vestita da succube.
Sigh. Sarà una lunghissima festa.
Arriva il momento tanto atteso, quello del gioco ad estrazione: i due fortunati dovranno vincere una scommessa che verrà posta in seguito all'estrazione. Poco male, vorrà dire che godrò nel vedere la vista di quei due che verranno estra-
«Gesualdo Norinante!»
Oh no. Improvvisamente la vista di me stesso non mi causa molto godimento. Hanno estratto me. Vabbè, speriamo almeno che il mio compagno di sventura non sia troppo noioso. Con la fortuna che mi ritrovo sarà quella succube di pri-
«La nostra Isadoraaa!».
Devo appoggiarmi da qualche parte. Rischio di collassare prima ancora di vederla.I passi che lei compie si sincronizzano col mio battito cardiaco, quasi stessi modulando la mia stessa esistenza in base al suo essere vicina a me.
«E così...dobbiamo accettare la scommessa! La hai sentita?»
Faccio di no con la testa, vorrei parlarle, ma al momento la mia salivazione si è totalmente azzerata.
«Dobbiamo andare nella casa infestata in fondo alla via...hai presente?»
«Direi...che la conoscono tutti.» replico, con un sorriso che certamente tradisce imbarazzo ed un filo di nervosismo.Quella casa la conoscono tutti eccome per un motivo: cinquant'anni prima, una signora, forse si chiamava Gisella Lemonia o un nome simile, aveva fatto a pezzi i figli con un'ascia e disposto i corpi a formare una croce. Lo chiamò il "crocefisso sacrificale", e le valse una condanna all'ergastolo. Da allora, si dice che gli spiriti dei figli cerchino di uccidere chiunque entri lì dentro. E noi dobbiamo andare lì. Ma è quel noi che mi solleva.
Arriviamo di fronte all'ingresso, ed apro delicatamente la porta, accedendo all'interno. Non puzza di chiuso come mi aspettavo, il che vuol dire una sola cosa: qualcuno è stato lì da poco.
E dei rumori provenienti dal piano di sopra me lo lasciano intuire. Isadora, intanto, terrorizzata, si sta stringendo a me, regalandomi una sensazione di calore sulle gote incredibile. Sto arrossendo, lo sento.«Ho paura, Gesualdo...» mormora, ed ora riesco a sentire le bende che la avvolgono proprio contro il mio braccio. Mi serve uno sforzo anche solo per tenere intatte le mie facoltà mentali.
«Non avere paura...Isa...dora...» non credo di riuscire a darle sicurezza, ma una cosa la sento bene: il suo cuore sta battendo più rapidamente. Almeno non sono il solo.Un colpo proveniente dal piano di sopra ci fa sobbalzare entrambi, e ci troviamo a guardarci dritti negli occhi, i suoi splendidi occhi color smeraldo contro i miei occhi castani. Deglutisco per l'emozione, è una vista davvero meravigliosa.
«Lo sai...hai...sei...hai degli occhi bellissimi...»
«Gra-grazie...ahem, volevo dire...andiamo su? Scopriamo il mistero...della casa?»
«S-si...» ci faccio caso solo ora, ma è arrossita pure lei.Salgo lentamente le scale, sempre con Isadora al mio fianco, e noto che vi sono numerose impronte nella polvere. Ci sono più persone del previsto qui dentro, e la cosa mi fa gelare il sangue nelle vene. Al piano di sopra, si sente qualcosa che scricchiola.
Creak.
Creak.
Che siano...?
«Allora...apro la porta, Isa...» dico, con uno slancio di eroismo, e non appena giro il pomello, una luce accecante ci costringe a chiudere gli occhi. Cosa succede?
«Complimenti! Siete i primi ospiti della Casa Stregata di De Cresponzi!» esclama un uomo vestito da cameriere, che si inginocchia dinanzi alla ragazza. La camera è arredata in stile moderno, rimessa a nuovo. Sono confuso.
«Ho fatto tutto questo...per dirti che ti amo, Gesualdo. Per una volta, ho fatto l'egoista!» ammicca, divertita ed emozionata quanto me.
E' davvero bellissima, lo confermo. E' tutto quello a cui riesco a pensare, quando sento le sue dolcissime labbra sulle mie.
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Un tranquillo Halloween di paura #HalloweenVault2
HorrorRaccolta delle storie per il contest di AmbassadorsITA, Halloween Vault 2 ! #HV2