~Capitolo 2~

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~Running through the parking lot
He chased me and he wouldn't stop
Tag, you're it ,tag, tag, you're it

"Quindi, torni tardi a casa senza nemmeno avvisare e dici che stasera vuoi andare ad un casinò... sbaglio o non eri ammalata tu?" Mia mamma incrociò le braccia guardandomi mentre io finivo di prepararmi.

Non volevo discutere quindi le risposi nel modo più gentile possibile.
"Uff, scusa mamma se ti ho mentito ma oggi è stata una giornata molto stressante, in generale tutta la settimana quindi sono andata al parco giochi e ho incontrato questo ragazzo... sembra molto gentile ed è carino, forse ci vediamo lì."
Continuò a guardarmi visibilmente arrabbiata.

"...ci sarà anche del cibo gratis, per favore! Ho bisogno solo di una piccola pausa."
La guardai con gli occhi grandi, di solito funzionavano sempre, mi sorride squotendo la testa.
"E va bene... Però non tornare a casa troppo tardi e non dare molta confidenza. Ormai hai diciotto anni non devo farti la predica."
Disse aiutandomi a chiudere la cerniera del vestito sulla schiena: era un abito semplice e celeste con uno scollo a cuore.
Non ero abituata a vestirmi così ma non stavo così male.

Mia mamma uscì dalla stanza e il mio sguardo si posò sulla collana che mi aveva dato Yoongi, arossii sorridendo avvicinandola al mio collo davanti allo specchio per vedere come stesse, sembrava fatta apposta per questo vestito quindi non esitai a metterla.


Parcheggiai la mia macchina per poi scendere e guardare l'enorme attrazione davanti a me, accesi il cellulare per vedere l'ora.
19:45, è ancora presto, pensai.
"Anche tu qui prima?" La voce di Yoongi dietro di me mi fece sobbalzare, lui rise.
"Scusami di nuovo, dovrei smetterla di spuntare così all'improvviso."
Io annuii sorridendo, notai che mi stava osservando da capo a piedi.

Stavo arrosendo...

"Sei molto carina..."

Stavo arrossendo parecchio... dannazione.

"Vieni con me, ho curiosato un po' in questo posto ieri ed ho scoperto un'entrata sul retro." Mi prese per mano portandomi dove c'erano delle alte transenne che lui scavalcò, tolse la catena che bloccava l'apertura e mi fece entrare.

Era uno spazio molto ampio, pieno di tavoli, due bar, un piano di sopra e... un fantastico buffet.
Mi incamminai velocemente verso quella direzione ma Yoongi mi fermò abbracciandomi da dietro facendomi sentire il suo respiro caldo contro il mio collo...
"Abbiamo tempo per quello, ora che siamo solo noi due facciamo un gioco." Sussurrò lui sorridendo facendomi rabbrividite.
"Dammi le mani e chiudi gli occhi." Annuii curiosa facendo come aveva detto.
Con mano prese i tuoi polsi bloccandoli dietro alla schiena mentre con l'altra portò un panno umido alla mia bocca che emanava uno strano odore, cercai di liberarmi invano mentre le mie palpebre si facevano deboli.
Lo sentii ridere di gusto.
"È fin troppo facile con te gattina..." Fu l'unica cosa che gli sentii dire prima di perdere i sensi.

~~~

Aprii gli occhi ma continuavo a vedere buio, ero bendata, imbavagliata e legata stretta allo schienale di una sedia.
Dovevi farti forza e non farti prendere dal panico, non dovevi fidarti di lui.
I miei pensieri vennero interrotti dalla voce di Yoongi e quella di un altra persona, iniziai così ad ascoltare il loro discorso fingendo di essere ancora addormenta.

Yoongi's pov

"Allora Chimchim ti ho dato quello che volevi, ora è il tuo turno..." il ragazzo davanti a me assottigliò gli occhi mentre beveva dal suo calice di vino con i piedi appoggiati sul tavolo.

"Se mi chiami di nuovo così non avrai un proprio un cazzo." Ringhiò lui per poi lasciare che i suoi uomini mi consegnassero una valigetta argentata.

"Oh quanto amo questa merda..." I miei occhi luccicarono nel vedere il contenuto.

Ma come al solito... a lui piaceva giocare. "Non ci casco, qua ce ne sono solo quattromila, dove sono gli altri seimila?"

"Noioso..." Sussurrò per poi darmi anche l'altra valigetta più grande dell'altra.

"Altri duemila e smetto di chiamarti Chimchim."

"Fottiti." Mi rispose secco, ci ho provato.

Mi alzai dalla sedia guardando la ragazzina ancora addormentata.
"Beh ora è tutta tua ragazzaccio, buon divertimento. Ti avviso però che stava già cascando ai miei piedi quindi non offenderti se non ti considererà..." Dissi ridendo mentre il biondo fece un ringhio.

"Sono più dotato di te, ed è costretta a cadere ai miei piedi a meno che non voglio dire addio a questo piccolo mondo." Rigirò la pistola fra le dita guardando la ragazza.

"Come vuoi Chimchim, però dove hai intenzione di portarla? Qua noi non possiamo stare." Lui mi guardò diveritito.

"Nel posto in cui ho più potere, dove sono intoccabile."

"Si torna a Seoul?" Gli chiesi ghignando.

"Si torna a Seoul cazzo."

Casinò - Jennie & JiminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora