Non sono solita dare spiegazione di ciò che scrivo e perché, per una semplice motivazione: vorrei che chi legge possa trarre il suo personalissimo significato dallo scritto, indipendentemente da quello che ha per me e con il quale è, per così dire, venuto al mondo.
La ragione per la quale faccio questo piccolo cappello imtroduttivo è per via di un trend recente che ho avuto modo di notare un po' dappertutto, che è quello della sensibilità riguardo le opere - nel caso di Wattpad, delle opere letterarie.
Si sa che qui vien propinata molta spazzatura, con abusi mascherati da storia d'amore, tanto per dirne una; e trovo assolutamente giusto criticare queste cose se, soprattutto se trattate con superficialità e pressapochismo uniti a poco labor limae, urtano la nostra sensibilità. Io sono assolutamente sicura di non aver scritto nulla di scandaloso o superficiale, ma la sensibilità di ogni persona è diversa e quello che per me potrebbe suonare perfettamente normale e funzionale alla trama della storia, potrebbe invece risultare pesante per qualcun altro.
Panto ho pensato di mettere un piccolo disclaimer anche per spiegare eventuali scelte lessicali o di trama, non si sa mai, vorrei evitare di essere presa come qualcuno che si diverte a scrivere su certi argomenti senza sensibilità o tatto.
Questa storia è in parte autobiografica, nel senso che raccoglie in grossa parte idee e stati d'animo che hanno accompagnato un periodo della mia vita dal quale sono uscita solo da poco, con alcune e frequenti ricadute. Scriverla è stato riversare su carta la sofferenza di anni in cui non mi accettavo, ed in cui sono passata attraverso problemi alimentari che a loro volta mi hanno causato problemi fisici che sto ancora risolvendo.
Per farla breve, la Hanna del racconto sono io - con qualche tocco romanzato e falsato, ovviamente, per poter creare sopra la storia (per intenderci, non mi sono macchiata di certe azioni riprovevoli compiute dal personaggio).
Molte delle idee espresse in questo racconto sono il diretto riflesso di una me che è stata così per tanto tempo; per cui sono filtrate attraverso la mia personalissima esperienza e sono riportate così come io, personalmente, le ho percepite.
Voglia di compiangersi? No, tutt'altro.
In realtà, il motivo che mi ha spinta a scriverne è stato più il desiderio di denunciare quei meccanismi che mi avevano portata ad autodistruggermi che quello di farlo sapere al mondo intero. Sostanzialmente, vorrebbe essere un gigantesco dito medio a tutti quegli stereotipi nei quali siamo tanto ingenui da cadere fino ad arrivare a non accettarci più per come realmente siamo.
Quella che potrebbe sembrare di primo acchitto una grossa contraddizione in termini all'interno del racconto (o peggio: un tentativo di scusare un determinato comportamento/suscitare pietà verso atteggiamenti totalmente sbagliati) è in realtà un cercare di togliere il velo su una miseria che è molto difficile accettate e sanare, ovvero quella interiore. Senza fare spoilers di sorta, la scelta che ho deciso di seguire nel tratteggiare questo quadro non è volta al suscitare pietà, ma riflessione. A cosa siamo disposti a rinunciare per un po' di fama, a cosa porta, e ne vale davvero la pena?
Queste sono, in sostanza, le domande che mi sono posta quando sono arrivata al punto di svolta, e son le stesse che animano questo fascicoletto.
Non so se sono riuscita nell'intento di trasmettere il messaggio che volevo: sono solo un'imbrattacarte della peggior specie, dopotutto, e non mi do grandi arie. Ma se qualcosa vi è arrivato - anche solo una scheggia, una goccia - di quello che intendevo comunicare, mi riterrò soddisfatta.
Critiche per migliorie e consigli sono come sempre benaccetti.
Dedico inoltre questo bimbetto mostruoso al mio caro amico mrshades , il quale ha fatto l'impossibile ed anche di più per motivarmi a scrivere di nuovo. Non so se sia stato un parto fortunato o meno; spero che questo figlio d'inchiostro possa compiere qualcosa di positivo una volta vista la luce.
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Tutti vogliono essere Hanna Hess
General FictionForse, non tutto quello che luccica ha vero valore. Piccola nota a piè di pagina: a causa del mio utilizzo della piattaforma dal browser (causa poca memoria per installare la app su dispositivo), non ho potuto organizzare una copertina nè cambiare...