Capitolo 1

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"Il più potente allucinogeno su questo pianeta si chiama amore. E' come una droga. Vedrai e ascolterai cose che non esistono." -Paulo Coelho

<<Che stronzata colossale!>> dissi.

Erano cinque minuti buoni che ero fuori dalla stanza di Marcus a lamentarmi mentre lui si era chiuso dentro con una delle sue conquiste.

<<Dai, riesci a crederci?!>>
<<Senza offesa Xan, ma qui sarei un po' occupato!>> mi rispose Marcus.
<<Seriamente Marcus, quale idiota potrebbe mai paragonare l'amore alla droga?! L'uniche cose che le accomunano sono i soldi che spendi inutilmente ed il male che ti fanno entrambe!>>
<<Xan, davvero, ti voglio bene, amico, ma sono nel bel mezzo di una faccenda qui!>>
<<Sì, sì, lo capisco, però davvero, come si fa nel 2019 a credere ancora a cose come l'amore?>>
<<Oddio, che palle.>> sbuffò lui.

Aprì la porta di camera sua totalmente nudo.

<<Xander, amico mio, hai rotto il cazzo. Ti lamenti sempre dell'amore e tutte cose, venendomi a rompere ogni singola volta, quando sei TU che ogni volta cerchi "frasi sdolcinate" e simili su Google.>> mi sbottò in faccia lui.
<<Ok, forse hai ragione, però...>>
<<Però, però... Però un cazzo. Sai di cosa hai bisogno? Di una bella scopata, sai, tipo quella che tu stai interrompendo.>>
<<Ma va, figurati se vado a cercarmi qualcuna per andarci a letto...>>
<<Ed invece dovresti!>> rispose.
<<Già, dovresti proprio!>> disse una voce femminile dalla sua stanza.
<<Ora, per favore, posso finire qui? Dammi, non so, cinque minuti?>>
<<Solo cinque minuti?>> si lamentò lei.
<<E' un modo di dire tesoro, preparati ad una mezz'ora piena!>>
<<Va be', ragazzi, scusate il disturbo, avete ragione. Vado a farmi un giro.>> ripresi io.

Erano passati ormai quattro mesi dal giorno in cui avevamo traslocato, eppure la maggior parte della gente del quartiere ancora ci guardava con diffidenza, come se fossimo dei ladri o chissà cosa. Quelli che nascondevano peggio i loro sospetti nei nostri confronti erano i Bailey. Abitavano nella casa di fronte alla nostra e non facevano altro che accusarci per ogni cosa, anche se il caso più eclatante fu quando la sig.ra Bailey chiamò la polizia dicendo che ci eravamo introdotti in casa loro per rubare dei gioielli. Fortunatamente grazie anche l'aiuto di Jonathan, il figlio minore dei Bailey, venne fuori la verità, ossia che il più grande dei suoi fratelli è un tossicodipendente. Da allora la sig.ra Bailey ci accusò di essere spacciatori.
Jonathan era un bravo ragazzo, molto intelligente per la sua età. Non ci dispiaceva averlo attorno, sopratutto dopo che ci aveva difeso in quella ed altre circostanze.
Uscendo di casa lo incontrai che tirava a canestro.

<<Bel tiro! Stai migliorando vedo!>> dissi.
<<Significa che gli allenamenti stanno dando il loro frutto!>> mi rispose, aggiungendo poi: <<Ho visto il postino 'sta mattina, cercava casa vostra, quindi controlla la cassetta delle lettere.>>
<<Grazie! Senti, lasciati chiedere una cosa.>>
<<Di che si tratta?>> mi chiese.
<<"Il più potente allucinogeno su questo pianeta si chiama amore. E' come una droga. Vedrai e ascolterai cose che non esistono.". Cosa ne pensi di 'sta frase?>>
<<Ti piace Paulo Coelho? Lo trovo geniale! Il modo in cui descrive l'amore, il paragonarlo alla droga, dai, come si fa a non amarlo?>>
<<Ah, sì, certo, come si fa a non amarlo?>> dissi fingendo una risatina.

La sig.ra Bailey uscì di casa urlando: <<Jonny! Torna immediatamente a casa! Se li frequenti finisci come tuo fratello!>>
<<Buon giorno anche a lei sig.ra Bailey! Sempre in forma vedo!>> risposi io.

Si limitò a sbuffare, mentre Jonathan mi salutava e si scusava con il labiale.
Mentre rientravo mi fermai alla cassetta per vedere se c'era posta e notai un pacchetto indirizzato a me ed un paio di lettere.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 09, 2021 ⏰

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