☆.• 𝑰𝒇 𝒀𝒐𝒖 𝑳𝒐𝒗𝒆 𝑴𝒆, 𝑰'𝒍𝒍 𝑴𝒂𝒓𝒓𝒚 𝒀𝒐𝒖... •.☆

1.

                                POV. RICHIE

Sono passati ormai 16 anni da quel famoso giorno che io, feci la proposta di matrimonio a Eddie e lui, era così felice che per giorni pianse in continuazione.
Avevamo anche adottato una bambina che casualmente, l'abbiamo chiamata come la mia amica d'infanzia, Margaret.

《Papà, mi aiuti a fare i compiti?》

《Si piccolina, arrivo!》
Urlai dal mio ufficio per farmi sentire da lei.
Smisi di scrivere al computer e raggiunsi mia figlia in soggiorno.
Avevamo comprato una casa a Derry, accanto a quella di Ben e Beverly, tutti eravamo tornati a Derry perché fra poco, io e Eddie ci saremmo sposati.
E vi giuro non sto più nella pelle, come un bambino che non vede l'ora di scartare il suo regalo di compleanno.
Era da tempo che aspettavo questo momento.
Mia figlia era una graziosa bambina dai lunghi boccoli biondi e i simpatici Occhi azzurri.
Amava moltissimo me e Eddie ed era, una bambina fantastica, per nulla capricciosa, forse un po viziata, per colpa di Eddie sia chiaro...
Molto educata e tanto solare.
Aveva solo 7 anni.
Abbiamo deciso di prenderla quando lei aveva solo 1 anno e allora, avevamo solo 31 anni, da allora è passato tanto tempo.
Era cresciuta secondo i miei insegnamenti e quelli di Eddie e si poteva dire che, era una
Perfetta copia di come eravamo noi due.
Eddie ormai era diventato Medico che si occupava sopratutto di persone che avevano avuto la sua stessa malattia, che aveva sconfitto quando era ancora adolescente.
Io ero diventato un comico molto famoso,
Con il mio show "il Tozier Show"
Eravamo entrambi felici dopo anni, passati a non esserlo per niente.
Oggi Eddie avrebbe fatto tardi da lavoro perché sarebbe andato a provarsi degli abiti da sposo.
Da piccolo Eddie è sempre stato molto gracilino e non si è mai piaciuto davvero,
Perciò adesso aveva iniziato ad andare in palestra, adesso ero diventato più geloso anche di prima perché si era fatto un corpo,
Pazzesco, che dire pazzesco, da urlo.

Mi sedetti accanto a mia figlia e le spiegai le cose che mi aveva chiesto di matematica, ricordandomi quanto da piccolo ero bravo in quella materia.
Mia figlia è sempre stata una bambina, intelligente e molto curiosa, aveva ripreso da me, modestamente.
《Papà grazie a te ho capito tutto!》
Urlo lei tutta felice.

《Hai capito perché sei tanto intelligente, tesoro, ma vedi, non era difficile, vero?》
Poi di colpo abbassò lo sguardo e restò a fissare il suo quaderno per un po.

《Papà,  perché se ne vanno sempre le persone migliori? Perché  io non ho potuto conoscere i nonni?》

《Dimmi Margaret, quando sei in un prato pieno di fiori, quali fiori raccogli, quelli belli oppure quelli brutti?》 La guardai sorridendo e lei mise su un cipiglio carino, quello che io trovavo estremamente adorabile, quando ci metteva un po per riflettere su alcune cose.

《Beh, ma papà! Questa è facile, quelli belli ovvio!》

《molte volte con la vita funziona allo stesso modo dei Fiori tesoro, le persone migliori nella vita ci lasciano tesoro, ma non è detto che loro non ci sono più perché non li vediamo, loro sono qui》 posso una mano sulla sua parte del petto dove dovrebbe trovarsi il suo cuoricino e le sorrido.
Lei mi abbraccia e io le accarezzo la testa, quando si stacca mi guarda un po preoccupata, adoro anche quando è preoccupata.
《Papà tu.. sei uno di quei fiori del mio prato, perciò andrai via anche tu?...》

《Oh ma no tesoro... non andrò mai via, resterò con te e papà》 dico prendendola in braccio e facendola sedere sulle mie gambe, toccandolo il naso con un dito.

《Me lo prometti...papà?》

《Promesso tesoro mio》
Continuo a sorriderle finché non mi volto verso la porta, dato che si spalanca di colpo
E mi soffermo a guardare l'altra persona nella mia vita tanto importante:
Il mio futuro marito, Eddie Kaspbrak.