•Prologo•

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Okay.

C'era caos, molto.

Il mondo era in panico, per anni mortali e soprannaturali  avevano vissuto insieme, sulla stessa terra, andavano d'accordo ma qualcosa aveva scatenato l'inferno in Terra.
L'aria stava diventando tossica, il colore stesso era sbiadito, sembrava di essere in guerra.
Esseri soprannaturali che correvano attraverso un ponte e poi sparivano nel nulla.
Umani spaventati che urlavano indifesi mentre altri si nascondevano in casa.

Dall'altra parte del ponte tutto era tranquillo, stessa città ma senza mortali. C'era stata una divisione, e stava diventando definitiva.

Erano tutti al sicuro, o meglio, quasi tutti.

Al Bon Secours Hospital Galway una donna era in travaglio, una donna soprannaturale che stava rischiando la vita.
Suo marito le teneva la mano, il viso era rosso, l'aria faticava ad entrare.
<Ce la può fare. Il suo bambino vivrà> disse un'infermiera accanto alla donna.
Prese un grande respiro e spinse. Un pianto. Il padre guardò la figlia, vide il suo piccolo viso prima di chiudere gli occhi e cadere a terra morto.
La moglie prese la neonata in mano, piangevano entrambe. La bambina stava bene al contrario dei suoi genitori.
<Alexandra>le ultime parole della donna fecero ammutolire il pianto della piccola, sorrise e la madre disse addio alla sua bambina.

Sapevano che era rischioso, ma avevano dato la loro vita per salvare quella creatura.

L'infermiera prese in mano la bambina, la guardò, era cosi uguale alla madre.

Era tutto cambiato.

Con il passare del tempo l'esistenza degli esseri soprannaturali era diventata una leggenda. Stavano tutti dimenticando che un tempo essi vivevano sulla Terra in pace.
Ma qualcosa era rimasto.

Una ragazza apparentemente normale, che però nascondeva dentro di lei una forza unica nel suo genere. Era una donna speciale con dei grandi occhi color foresta.

Dall'altra parte del ponte che ora era scomparso, la città di Galway era tranquilla,in molti riuscirono a salvarsi ma il tempo era come fermo. Ogni giorno era uguale all'altro e gli esseri soprannaturali di ogni genere vivevano in pace.

Ma come tutti sanno, la quiete dura ben poco e qualcuno sta per scatenare la tempesta.

La ragazza che disegnava volti Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora