‟ APOLLO & GIACINTO ˮ
Nel corso dei secoli lui si era sempre chiesto cosa in realtà la parola amore significasse. era così disperato che un giorno si era pure convinto di andare direttamente da Eros per una accurata spiegazione, dopo circa dieci lunghi giorni di meditazione però aveva capito che era meglio rimanere nel dubbio anziché perdere la propria dignità, quella poca rimasta dopo la grande figura fatta con Giacinto la notte scorsa. si sarebbe ricordato in futuro di non entrare senza permesso nella stanza del suo amico.Quella sera Apollo avrebbe chiesto direttamente a Giacinto. ok, avrebbe potuto chiederlo prima, ma lui era un ragazzo. un dio. Era ben certo che se qualcuno avesse ascoltato quella conversazione e i suoi dubbi riguardo l'amore gli avrebbe dato del filo da torcere fino alla fine dei giorni. non che fosse un tabù l'argomento amore, ma i tempi in grecia stavano pian piano cambiando e il tema con loro.
Come dio del sole non si era mai presentato a Giacinto sebbene avesse intuito che il mortale in realtà sapesse fin dall'inizio la vera natura del ragazzo biondo, non era da tutti cantare così divinamente, così credeva il dio. Giacinto con la sua pelle olivastra e i suoi capelli così dannatamente castani e boccolosi aveva rapito fin dal loro primo incontro Apollo. all'inizio aveva avuto paura in uno scherzo di Eros, anche perché con la faccenda di Dafne, Apollo ne era rimasto davvero scottato. Ma dopo essersi accertato che non vi era il suo zampino, non aveva perso tempo e si era diretto dalla madre di quel dio, Afrodite. La dea dell'amore si era sforzata di non saltare dalla gioia, non aveva risposto alle domande insistenti di Apollo e prima di scomparire nel nulla aveva detto qualcosa come: vedi che è quello giusto, stavamo aspettando il momento in cui ti saresti innamorato dimenticando il cespuglio.
Si era offeso, non che ci volesse chissà chi a offendere uno come Apollo, poteva essere tenero e con la faccia d'angelo quanto voleva, ma dentro di se aveva uno stomaco anche per il rancore, e difficilmente digeriva.
Dopo diversi giorni senza vedere Giacinto si era sentito solo e alla fine dopo aver perso la voglia di dipingere e suonare per se stesso aveva raggiunto l'erede al trono nelle sue stanze, ricordandosi di bussare. sentì un leggero avanti e non perse tempo ad aprire la grande porta in legno. lo trovò intendo a guardare il soffitto pensieroso su quel letto abbastanza grande da consentire di dormirci in quattro. Quando Giacinto gli rivolse lo sguardo, il dio vide come da un'espressione annoiata si tramutò in uno splendido sorriso che riscaldò l'animo di Apollo ed era dir poco affermare che gli era tornata l'ispirazione in tutto. Era la sua musa.
<ciao! è da un po' che non ti fai vedere> Apollo gli sorrise annuendo per poi entrare del tutto nella stanza, entrando in contatto con l'aria dall'aroma quasi primaverile.
Giacinto si alzò dal letto per raggiungere quella persona che aveva tormentato i suoi pensieri fino a quel momento. Quando lo raggiunse Il mortale gli prese un ricciolo biondo tra le dita e giocando con la ciocca color oro pian piano condusse il dio sul letto, assieme a lui.
Entrambi su un fianco si fermarono un momento a guardarsi negli occhi. Giacinto in quelli color cielo di Apollo e quest'ultimo in quelli ambrati dell'altro.Il lungo silenzio di sguardi terminò quando il mortale si allungò quel che bastava per posare le labbra carnose su quelle del dio. Apollo non rispose subito al bacio ma quando il moro chiese accesso con la lingua non perse tempo ad acconsentire. Il principe mise una mano sulla guancia del dio approfondendo di più quel bacio per nulla casto ed infine, senza staccarsi, si posizionò a cavaccioni sopra ad Apollo.
I due amanti si staccarono per riprendere fiato e i loro occhi velati da una lussuria mista amore, li illuminava.Giacinto prese con entrambe le mani il volto di Apollo, avvicinandolo al suo. di risposta il dio mise le proprie mani nei capelli dell'altro, facendolo gemere lievemente. Si baciarono ancora un'altra volta fino ad arrivare a non aver più ossigeno nei polmoni.
<sei bellissimo> al dio vennero i brividi, ma riuscì a nasconderlo.
<sono sempre bellissimo> Giacinto alzò i suoi occhi ambrati al cielo ridacchiando
<la prossima volta mi ricorderò di non farti più i complimenti>
<quando li fai tu è più carino> il moro inarcò un sopracciglio divertito. Aveva imparato a conoscere Apollo, sapeva che in certi casi era fin troppo orgoglioso da ammettere le cose.
<davvero?> il dio distolse lo sguardo e annuì al principe spartano, che ancora ridacchiò divertito.
Apollo brontolò e farfugliò parole a caso ma un <Pesi, scendi> giacinto riuscì a capirlo
<io ti faccio i complimenti e tu mi dici che sono grasso?> Apollo rise riportando lo sguardo al ragazzo che aveva ancor sopra di lui, non ancora intenzionato a scendere.
<non è quello che ho detto.>
A dare un bacio all'angolo della bocca dell'altro questa volta fu Apollo che circondò il collo del compagno con le braccia. finì con spingerlo in basso verso il suo petto, allacciando le sue gambe sui suoi fianchi.
<se entrano i domestici mi beccherò un'altra sgridata> il dio rise sulle sue labbra. in un movimento lento si staccarono entrambi dall'altro ritornando alla loro posizione iniziale, entrambi su un fianco a guardarsi intensamente.
<a proposito, tra qualche giorno ci saranno le olimpiadi> il principe sospirò dopo aver parlato e Apollo ridacchiò
<Apollo. faccio schifo con il lancio del disco>
<non è vero! L'ultima volta hai solo quasi ucciso una povera signora>
<e la volta prima mia madre!>
<se vuoi posso aiutarti> Giacinto gli sorrise dolcemente
<lo faresti davvero?>
<per i prossimi...aspetta a no, sono immortale, non ho nient'altro da fare. Poi è più interessante stare con te che con la mia famiglia. sopratutto adesso che è nato il nuovo figlio di Zeus. Era è furibonda, non ci sono altro che urla. il mio udito ne risente sai?>
<Starai più tempo con il sottoscritto allora>
<per la prima volta c'è un lato positivo ai litigi della big family > <Big che?> <Scusa, è un termine non ancora usato>
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𝐌𝐨𝐮𝐧𝐭 𝐎𝐥𝐲𝐦𝐩𝐮𝐬
Ngẫu nhiênOne-shots sulle divinità dell'Olimpo ✂----------------------------