Capitolo 2

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Diagon Alley. Era tutto ciò che Isabelle aveva sempre sognato. Un mondo nascosto pieno di calderoni, scope volanti, cappelli a punta e bacchette magiche. Ed era proprio in centro a Londra! Quale bambino non ne sarebbe rimasto affascinato?

Aveva già comprato i libri e l'uniforme. Ora era il turno del negozio di bacchette. Quando Isabelle mise piede nel negozio di Olivander tutti gli scaffali iniziarono a tremare, quasi come avessero paura.
Il proprietario del negozio osservò dall'alto in basso la bambina che aveva davanti, come se tutto ciò fosse normale. "Una bambina potente vedo. Ecco prova questa bacchetta" quando la prese in mano questa prese fuoco "Troppo debole. Ci vuole qualcosa di più forte... Forse... Prendi questa" disse il negoziante facendosi serio. La bacchetta emise una luce abbagliante non appena toccò la mano di Isabelle "Questa bacchetta- iniziò Olivander- è fatta con il legno di un platano picchiatore e il suo cuore è un'anima catturata durante il bacio di un dissennatore. Non esiste bacchetta più potente o più difficile da usare. Ma sono sicuro che si trova in buone mani."

Una volta terminati gli acquisti necessari per la scuola Isabelle dovette tornare nel mondo babbano, ma la curiosità era troppa, così aprì il primo libro che le capitò sotto mano ed iniziò a leggerlo. Occlumanzia. Non lo aveva preso per la scuola, ma per curiosità. La sola idea che qualcuno potesse entrarle nella mente le metteva i brividi quindi voleva imparare a difendersi. Chissà per quale motivo non era materia di studio ad Hogwarts.
Per fortuna il libro non cominciava come quei libretti da quattro soldi che ti dicono di mettere tutto dietro una porta. Come se potesse funzionare davvero!
Come puoi impedire agli altri di sentire i tuoi pensieri se tu per primo non sei conscio di starli pensando? Il primo passo è la consapevolezza del proprio conscio e inconscio. Il che significava anni di tentativi falliti e notti insonne: Isabelle non vedeva l'ora. Si, era una giovane nerd e non se ne vergognava affatto.
Per il resto delle vacanze Isabelle si dedicò esclusivamente a quel libro felice di non dover fare compiti per scuola dato che non ci sarebbe più tornata, almeno non in quella babbana.

Così giorno per giorno il primo settembre era sempre più vicino e Isabelle più euforica.

Will you love me? Always (Piton)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora