"Jungkook,
Oggi sono venuto a farti visita ma appena arrivato davanti casa tua ho trovato un cartello con su scritto « vendesi », quando l'ho visto ho sentito una forte fitta al petto come quando holly non si fa trovare in casa,
come mai stai vendendo casa? Dove ti stai trasferendo? Ricordo ancora i ricordi che abbiamo passato all'interno di quelle quattro mura, tu invece?
Scusa, forse sto facendo troppe domande e so che non ti piace quando le persone ti inondano ti spiegazioni quindi perdonami.
Tralasciando tutto questo, ora ti racconto un anneddoto accaduto proprio oggi:
Ero seduta su quella vecchia panchina arrugginita all'interno del parco vicino casa mia, quello dove andavamo sempre, non so se ricordi.. comunque, era completamente vuoto come al solito e tirava già aria d'inverno, gli alberi erano completamente spogli e riuscivo a sentire quanto gelata fosse l'acqua del laghetto semplicemente guardandola, c'era solo qualche fiore qua e là e chiazze d'erbaccia.
Dopo un po', mentre ero intento a leggere « La solitudine dei numeri primi » una piccola bimba dai lunghi capelli neri e con due occhi grandi e marroni ( che mi ricordarono proprio i tuoi ) si sedette accanto a me e inizio a guardarmi fisso, ci credi se ti dico che mi sentii a disagio? Insomma era come se qualcuno di alto rango mi stesse inquadrando e analizzando come se fossi una specie di insetto raro, provai uno strano senso di fastidio? Non so come definire quella sensazione ma era abbastanza spiacevole.
D'improvviso, dopo qualche minuto, la piccola mi rivolse la parola chiedendomi se potessi accompagnarla per il lago a trovare dei fiori rossi che crescevano soltanto alla riva, proprio ai confini del laghetto. Non ebbi scelta dato che appena la guardai dritto affogai nei suo grandi occhioni e pensai che se avessi rifiutato non avrei rifiutato solo lei, ma anche te, quindi accettai senza troppe domande e le porsi la mano.
Passeggiammo per un po', non parlammo molto e man mano che inquadrava qualche fiore rosso lo raccoglieva raggruppandolo con gli altri, non facevo altro che chiedermi «come sono finito in questa situazione ?».
Quando una signora molto anziana venne incontro a noi per prendere sua nipote, ovvero questa graziosa e strana bambina, non feci storie e lei salutandomi mi disse che sarebbe stato bello se avessi raccolto ancora dei fiori rossi con lei in futuro.
Non capii e non capisco ancora perché è accaduto proprio a me, ma non credo riuscirò a rivedere quella piccola peste.
Volevo raccontartelo semplicemente perché in questi giorni le mie lettere mi sembrano sempre così monotone e depressive e quindi posso capirlo se non hai l'assoluta voglia di leggerle, è okay.
Vorrei sentire ancora la tua voce, o semplicemente ricevere una tua risposta, un tuo segno.
Scusa ancora e ti prego, fatti sentire
ti amo,
tuo, Yoon."
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dear jungkook || yoonkook
FanfictionIn cui Min Yoongi, soffocato da sentimenti fin troppo dolorosi e dai continui sensi di colpa scrive delle lettere a Jeon Jungkook. "Ricordo che eravamo soliti a parlare di svariati argomenti; un giorno mi dissi che secondo te, il giorno della tua mo...