7•Passeggiata•

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Cosa ci faceva lui qui?
«Tesoro,lei è JungHee,mia figlia, JungHee,lui è il mio figlio illegittimo, Kai.» ci presentò quella dolce e delicata signora che si girò all'indietro per guardarci.
Era così bella. Aveva lo sguardo limpido ,i suoi occhi a mandorla,color nocciola, il suo naso perfetto, le sue labbra sottili. Era la donna perfetta per mio padre.
«G-Già ci conosciamo,mamma.» s'intimidì lui guardando fuori dal finestrino per distogliere lo sguardo dal mio.
«Oh,ma è una bella notizia, così non dovrete conoscervi!» ribattè mio padre guardandoci dallo specchietto retrovisore interno.

Nella macchina regnava un silenzio tombale, non potevo nemmeno fiatare altrimenti mi sarei sentita in imbarazzo.
«Tesoro, vorrei chiederti un favore...»si rigirò di nuovo quella donna,la quale si chiamava EunGi, che però non si riferiva a suo figlio.
«Oh,certo,mi dica pure!» mi offrii sorridendo, mentre pensavo che forse avrei fatto meglio a dirle di no.
«Beh, mio figlio,Kai ha bisogno di un aiuto scolastico perché da quando abbiamo avuto questo trasloco mi sembra un po' calata la sua attenzione sullo studio...ti offriresti per aiutarlo tutti i pomeriggi?» spiegò lei mentre mi guardava con quegli occhioni luccicanti in attesa di una risposta.
«Mamma! Ti avevo detto di non chiederle nulla!» la interruppe lui mentre sbuffava di continuo senza degnarle uno sguardo.
«Per me non c'è problema però-»m'interuppe
«Ok perfetto,allora ogni giorno,Kai verrà a casa tua dalle 16:00 alle ore in cui terminerete.» impose lei rigirandosi in avanti.
Io il martedì e il giovedì non posso! Non potrò assentarmi ad ogni lezione di canto per colpa di Kai!

Feci un respiro profondo e cercai di non rispondere.
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Arrivammo al parco e devo dire che era davvero tutto bellissimo.
Non era uno di quei parchi in cui c'è immondizia sul prato o le panchine sono tutte distrutte.
Ma il contrario.
Il prato era di un verde acceso, era bagnato e si sentiva bene il suo profumo, a gruppetti erano posizionate anche alcune panchine.
Poi c'erano alcune giostrine per i pivvoli, c'erano i scivoli, altalene e altre attrazioni.
Poi c'era una piccola gelateria che ,dalla struttura esterna, sembrava tutto fatto di dolci.
Le pareti erano tutte rose quartz, nelle vetrine in esposizione c'erano tantissimi gusti di gelato e c'era anche l'imbarazzo della scelta.
Poi i camerieri erano tutti vestiti di violetto pastello.
Era tutto magnifico e creativo. Mi chiedo chi l'abbia potuto inventare.
«Ragazzi,se vi va, fate una passeggiata e poi ritornare qui alle 16:20 per prendere un gelato.» ci avvertì mio padr- il signor JeongWoo.

«J-JungHee...ti va se...-» mi si avvicinò Kai balbettando, mi girai e feci un mezzo sorriso.
«-Facessimo una passeggiata? Va bene» continuai la sua frase e poi iniziai a camminare.

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