.𝕿𝖔𝖕𝖆𝖟𝖎𝖔 𝖊 𝕾𝖒𝖊𝖗𝖆𝖑𝖉𝖔.

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Era una fredda giornata di dicembre quando Harry decise di uscire per andare a prendere in prestito un libro in biblioteca, passava molto tempo lì e quasi tutti - tranne i nuovi o le persone solo di passaggio - lo conoscevano.

Harry conosceva ogni persona lì dentro, dalle signore delle pulizie ai commessi, al proprietario. Andava in quella libreria fin da piccolo, ha sempre amato leggere libri, di qualsiasi genere essi siano, e ogni volta che ne leggeva uno, questo si impossessava del suo cuore e lui si impersonava nei personaggi, percependo ogni sensazione per poi finire a piangere, soprattutto quando leggeva le ultime pagine dei libri che leggeva, quello per lui era un momento orribile perché per lui era come finire una vita, per poi cominciarne un'altra con un altro libro.

*

Quella mattina però dimenticò a portare con sé l'ombrello dato che quando uscì di casa il cielo era soleggiato e non si aspettava un temporale, quindi, quando entrò dentro la biblioteca era completamente bagnato, così tanto che sembrava una macchina appena uscita dall'auto lavaggio, e i suoi capelli erano scompigliati, annodati e bagnati, per lui non poteva andare peggio.
Per quanto potesse servire, strisciò le suole dei suoi stivaletti per non lasciare impronte per tutto l'edificio, anche perché sapeva che Jessie - la signora delle pulizie, ormai diventata sua amica - lo avrebbe impiccato con i lacci stessi dei suoi stivaletti.
Si diresse verso l'attaccapanni e appese il suo cappotto per poi dirigersi all'interno della biblioteca.

Non appena entrò salutò sorridendo chiunque si trovasse davanti ai suoi occhi, stava simpatico a tutti, lo descrivevano come un ragazzzo solare, pronto ad aiutare il prossimo, intelligente, romantico e a parer di alcune ragazze che si trovavano lì per studiare era un "gran figo", mentre per alcune vecchiette che venivano aiutate dal ragazzo veniva descritto come "un amore di ragazzo".

Quel giorno però Harry notò un nuovo ragazzo (abbastanza carino) dietro il bancone dove stava la cassa, e sembrò al quanto stranito dato che nessuno lo aveva avvisato.

"ciao, posso aiutarti?" gli chiese il ragazzo
"oh, ciao. Sono venuto a restituire questo libro e sono venuto a sceglierne un altro" disse Harry mentre consegnava il libro lasciando con lui anche un pezzo di cuore
"oh, ma - sei quell'Harry di cui tutti qui dentro parlano?" dice ridacchiando
"beh, credo di si" arrossì
"Piacere Louis" allungò la mano verso di lui "questo è il mio primo giorno, Niall, deduco tu lo conosca, è partito, e io sono il suo sostituto"
Adesso ad Harry era tutto chiaro, Niall l'aveva avvisato che sarebbe partito perchè l'avevano spostato nella stessa città dove lavorava sua sorella, solo che non sapeva quando.
Harry annuì al ragazzo, Louis, e gli sorrise stringendogli la mano.

*

Harry era confuso, indeciso. Non sapeva quale dei due libri che aveva in mano leggere per prima, sconsolato sbuffò - involontariamente - sonoramente  attirando l'attenzione di Louis che era nel suo stesso reparto che sistemava dei libri, sembrava molto simpatico e attento a parere di Harry.

"Hai bisogno di qualcosa Harry?"
sussultò "beh, sinceramente non so quale dei due leggere prima" sbuffò di nuovo frustrato.
"Beh, li ho letti entrambi e ti consiglio di leggere prima questo" indicò quello di destra "dopo l'ultimo libro che hai letto ti consiglio qualcosa di più calmo e questo" indica quello di sinistra "è davvero forte come libro, se vuoi ti segno nell'elenco però" gli mostra un sorriso a 32 denti
"oh, grazie, si, scrivimi pure, lo prenderò sicuramente"

*

Harry era rimasto tutto il pomeriggio in biblioteca aspettando che la pioggia si placasse, e nel frattempo ne approfittò per leggere il nuovo libro preso in prestito ringranziando continuamente mentalmente Louis per averglielo consigliato.

Topazio e Smeraldo » Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora