Capitolo 1

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Il tempo in classe passa così lentamente, e mentre penso a qualsiasi modo per non addormentarmi in questa noiosa lezione di disegno, la campanella finalmente suona.
Odio da morire questa scuola, cioè in realtà voglio molto bene ai miei compagni e a scuola di norma mi diverto, ma penso proprio di non aver scelto l'indirizzo adatto a me e dovrò aspettare fino a dicembre per poter cambiare scuola.
Mi chiamo Bianca e ho 15 anni, non mi reputo una brutta ragazza ma nemmeno una bellezza da ricordare, sono alta poco più di un metro e sessanta, ho i capelli mori lunghi poco oltre le spalle, e occhi scuri. Non ho nessun segno particolare e mi sono sempre vista come una ragazza abbastanza banale.
Finalmente posso uscire da scuola, il mio migliore amico Michele mi aspetta fuori dalla porta e ci avviamo assieme verso la fermata dell'autobus. Michele si accende una sigaretta e fa qualche tiro.
M: "Come ti è andata la verifica di storia?"
B: "Molto bene, come al solito, a te? Pensi di aver recuperato quello schifo di voto preso l'ultima volta?"
M: "Forse, non lo so"
Michele arrivato a metà sigaretta me la passa, e cerco di finirla velocemente, perché in lontananza vedo l'autobus numero 5, il nostro.
Poco dopo l'autobus si ferma e io e Michele saliamo velocemente cercando di sederci e di non rimanere in piedi, fortunatamente trova due posti liberi e ci sediamo vicini, dopo un paio di fermate saluto Michele e scendo, potrei arrivare qui anche a piedi ma sono davvero pigra.
Mi dirigo subito davanti al bar "Queen" dove ho ritrovo con tutte le mie amiche.
Appena vedo le mie amiche Sofia e Vittoria mi illumino e mi avvicino, le abbraccio anche se le ho viste solo poche ore prima, parliamo del più e del meno per una ventina di minuti.
Attraversiamo la strada assieme ridendo e scherzando per arrivare alla fermata della corriera, appena passa salgo di corsa per prendere i posti, ci sediamo tutte e 3 vicine e ognuna fa partire la musica. Alla prima fermata una mia amica scende e la saluto amichevolmente, poco dopo quando la corriera si ferma di nuovo, scendono due ragazzi, uno va nella mia scuola ed è nel mio stesso anno, l'altro sembra più grande ma non so di preciso quanti anni abbia, si vede che sono fratelli. Sorrido leggermente... si vestono in maniera strana, pantaloni con la riga in mezzo camicia, o maglietta dentro i pantaloni e giacche eleganti, il ragazzo che va a scuola con me porta pure dei mocassini, mentre l'altro delle scarpe nuove volutamente vintage. Non posso fare a meno di notare quanto siano diversi: il più piccolo con la pelle chiarissima, capelli biondi e occhi azzurri... il più grande ha invece la pelle olivastra, capelli scuri molto corti e occhi neri. Il primo è inoltre molto basso e magro, il secondo è davvero alto e con le spalle larghe.
La canzone cambia e mi concentro sul testo per un po'.
Dopo un po' mi giro verso le mie amiche e Vittoria (come sempre) sta mimando la canzone che ascolta con la bocca così scoppio a ridere, e Sofia dopo averla vista mi segue a ruota. Vittoria si toglie le cuffiette e ci guarda stranita
V: "Perché ridete?"
Noi continuiamo e nella foga della risata riesco solo a indicarla, non riesce a trattenersi e scoppia a ridere pure lei, e ovviamente come ogni giorno facciamo girare tutta la corriera verso di noi.
Scendo dalla corriera e la giornata prosegue come tutte le altre, un pranzo veloce un oretta dedicata allo studio e il resto del pomeriggio lo passo a disegnare. Dopo cena (ho cenato da sola, mia madre è spesso fuori casa) vado a dormire, e sono serena, ormai da un paio di settimane va tutto più che bene e mi sembra anche parecchio strano, mi fin che dura me la godo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 26, 2019 ⏰

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