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Le persone ritengono giusto adorare il proprio dio  così come odiare il proprio simile

Cerco, non senza delusione, di non guardare oltre o più precisamente "dentro".
Il mistero dell'inganno rimane tale a tutte le latitudini e longitudini di questo pianeta che si fa palcoscenico dei burattinai e delle loro marionette, tutti accomunati da un insensato destino;  fare ed essere spettacolo per poi trasmutarsi in materia inerte: polvere.
Le persone hanno idee molto chiare sul dio che è giusto adorare, mentre su come relazionarsi con il proprio simile restano confuse e a niente servono riferimenti a valori accettati e sottoscritti dal consesso umano.
Un esempio fra tutti: La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, approvata e proclamata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 19 dicembre 1948 che così recita al primo articolo
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza. (ravvisate spirito di fratellanza nei rapporti umani?)
o al terzo articolo
Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza. (non ravvisate che questi diritti, per un verso o per l'altro, vengano violati sistematicamente?).
Se l'insieme di queste dichiarazioni universali potessero rappresentare un'azienda che volesse saggiare la propria salute economica utilizzando l'analisi dei costi-ricavi dovrebbe, ragionevolmente, dichiarare fallimento.
Una riflessione profonda sulla questione appena affrontata non dovrebbe apparire eccentrica se si vuole aggiungere alla propria consapevolezza di esistere un ulteriore elemento di analisi  sul senso della vita, epurato, per quanto possibile, da orpelli grotteschi.

Il pianeta spettacolo

La corsa alla spettacolarizzazione risulta evidente in ogni ambito sociale, politico e religioso, il normale si schiaccia sotto la pressione dell'ingigantito, dell'aumentato, fino a diventarne trash, volgare. Le fiction televisive vomitano sugli ignari telespettatori la biografia apologetica dei boss della camorra o dei capo dei capi mafiosi. La cinematografia non è da meno quando ci induce a tifare per i criminali italo-americani di Corleone, per i padrini.
Prendiamoci qualche istante per capire se davvero siamo avulsi da siffatti messaggi pseudo-culturali, e se veniamo o meno immolati all'altare dello share televisivo o a quello del mercato cinematografico.
Lo spettacolo che si mette in scena nel mondo pubblicitario inizia, invece, con l'indorare i prodotti commerciali con la tecnica dell'ingigantito (il migliore che possiate trovare sul pianeta) e dell' iper convenienza (solo euro 199,99)
Volti sorridenti accompagnati da musiche ad hoc (necessarie per un maggiore coinvolgimento emotivo) infondono rassicurazione sull'acquisto che andremo a fare indotti dalla sincerità e genuinità del loro consiglio. Talvolta l'indotto acquisto si rivela un autentico pacco, come quello finto smerciato da imbroglioni ai danni della povera gente credulona. La differenza é che questa tipologia di imbroglioni possono essere perseguitati dalla legge per aver commesso il reato di truffa, mentre gli altri, dai volti sorridenti accompagnati da musiche ad hoc, continueranno, con ben remunerata professione e con prospettiva di carriera, ad elargire, in piena onestà morale, buoni consigli finalizzati alla vendita dei loro pacchi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 16, 2020 ⏰

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