capitolo ottavo.

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Draco mio,
Mi sei mancato in queste settimane. Voglio vederti. Non mi importa che qualcuno possa scoprirci.
Ci siamo lasciati sotto le lenzuola azzurre della stanza delle necessità,col sole che calava alle nostre spalle.Vorrei tanto tornare a quel momento. Lo so che il nostro é un amore impossibile da tenere segreto,ma a me piace così...solo che in questo momento vorrei tanto sfiorare i tuoi capelli biondi e sentire il tuo profumo,che mi fa sentire bene più di ogni altra cosa.
Dimmi dove,dimmi quando..e a costo
di scalare il mondo,ci sarò.

Questa era una delle tante lettere che Hermione e Draco si scambiarono nelle settimane dopo il loro ultimo saluto. Si erano lasciati nel modo migliore,certo,ma desideravano rivedersi.

Malfoy rispose alla lettera nemmeno dodici ore dopo,quando Hermione aveva appena disfatto le valigie dopo essere tornata dalle vacanze al mare con la famiglia.

La solita civetta bruna,che ormai compieva la medesima traiettoria più e più volte in una settimana, batté la zampetta su cui non aveva la lettera ed Hermione si voltò. Era eccitata e fremeva dalla voglia di sapere cosa ci fosse scritto su quel pezzo di carta. Aprì velocemente la finestra e fece entrare la civetta,poi la congedò dandole un topino come segno di ringraziamento.
Di fronte al negozio dei fratelli di Ron. Alle sette stasera. So che ci sarai
Ti amo,
Draco.

Hermione non stava più nella pelle. Fra pochissime ore avrebbe incontrato Draco,dopo tanti giorni passati a scambiarsi lettere.

Casa sua era lontana da Londra,quindi doveva muoversi per arrivare in tempo. Fece colazione veloce con del latte e delle fette biscottate e salutò i genitori.

(Draco's pov)

Mamma e papà non saranno a casa prima di domani,non so dovr vadano,ma fingere di studiare per il sesto anno é una buona scusa per fortuna.La voglio portare qui,voglio farle capire che per me é una cosa seria.

Ho ordinato a quello schifoso elfo domestico di preparare per cena del pollo e qualcos'altro,ovviamente lui obbedirà e sarà tutto perfetto,se no avrà belle frustate,o si punirà da solo,vabbé. Come fa Hermione a sostenere quella stupida campagna..? Okay,son scelte sue,non importa.

Sono le cinque,mi serve la Firebolt e poi la raggiungo.

Niente più desiderabile bello della sua grazia,della sua intelligenza e simpatia,solo per me.

Arrivata a Diagon Alley qualche minuto in anticipo,Hermione raggiunge 'tiri vispi Weasley' ed entra a salutare Fred,George e..Ron.

Sorpreso e allegro Ron abbraccia Hermione e le chiede cosa ci facesse lì.

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...guarda qui,ho dei vestiti nuovi!Mamma mi ha promesso di comprarmi una divisa nuova e anche un nuovo calderone,fantastico,no?>>

Ron in quelle poche settimane era cresciuto molto,era molto molto alto. Da piccoli lui ed Hermione erano stati più o meno alti uguale,ma adesso lei era di una spanna più bassa.

Un orologio lì vicino segnò le sette;il sole stava tramontando piano piano.

Il lungo cappotto nero,abbottonato fino al collo e la sciarpa bordeoux proteggevano Draco dal freddo che era arrivato in pochi minuti. Trovò un marciapiede riparato il più possibile  e fuori dalla vista delle finestre del vistoso 'tiri Vispi Weasley', seppure abbastanza vicino.

Si raggomitolò lì ad aspettarla,mentre le guance bianche e limpide gli si fecero rossastre.

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<< Si okay,Hermione,certo,ma dove corri? Insomma se vuoi t'accompagno>> disse Ron dubbioso. Gli sarebbe piaciuto accompagnarla, e poi sapeva che lei stesse nascondendo qualcosa:conosceva troppo bene l'animo sempre tranquillo e pacato di lei...ma una folata di vento travolse la chioma rossa di Ron e lei uscì,abbracciando Fred.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 04, 2014 ⏰

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Portami a ballare,perfido di un Malfoy.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora