Capitolo 2

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"La coincidenza ci farà incontrare e chiamalo destino quel percorso naturale che due puntini dentro l'universo raggiungono la strada che li illumina d'immenso."
-Alessandra Amoroso/Arrivi tu;

HANNAH'S POV.

Oddio e adesso che faccio? Sono nella merda totale.

Sono nel Bronx, sola, e un tizio minaccia di violentarmi.

"Ti prego, lasciami andare!" dico sull'orlo delle lacrime.

"Lasciare andare un bocconcino succulento come te? Dovrei essere pazzo!"

Comincio ad arretrare, quando mi accorgo con orrore di essere arrivata al muro.

Sento le sue mani callose dappertutto e chiudo gli occhi sperando di sparire da questo posto.

Ad un certo punto sento un urlo agghiacciante e mi rendo conto che quel tizio bavoso è steso a terra.

Alzo lo sguardo e mi ritrovo un ragazzo con lo sguardo di chi è capace di uccidere.

"Sparisci Johnny!" urla il ragazzo.

Il molestatore si alza e cominciano a picchiarsi.

È un susseguirsi di pugni, ginocchiate,spinte; ma io non riesco a muovermi, come se i miei piedi si fossero attaccati al suolo.

"Fatti i cazzi tuoi, figlio di puttana!"

"Johnny, levati dal cazzo prima che ti finisce male!"

Vedo questo Johnny preparare un colpo, ma poi ci ripensa e se ne va.

Restiamo io e il ragazzo e comincio ad osservarlo. È alto, ha capelli neri e occhi castani magnetici, muscoli da poter sorreggere benissimo due persone, fianchi stretti e una quantità inverosimile di tatuaggi. Devo dire che in un altro contesto mi sarebbe piaciuto guardarlo.

"Grazie" riesco a dirgli con un sospiro.

"Le Barbie viziate non dovrebbero frequentare questi posti." mi dice con sguardo sprezzante.

Com'è che mi ha chiamata? Barbie? Viziata? Ma chi si crede di essere questo idiota?

"Meglio essere Barbie viziata che un morto di fame in questo buco!"

Vedo un lampo di tristezza passargli sul viso.
Oddio, faccio proprio schifo! Questo ragazzo mi ha salvata ed io gli do del morto di fame!

"Beh, ciao" mi dice lui andandosene.

"Ehi scusa mi dispiace, non volevo offenderti." mi sento davvero in colpa.

Si volta a guardarmi "la prossima volta stai più attenta a dove vai. Questi quartieri non fanno per te." mi sorride, strizza l'occhio e se ne va.

Meglio andarsene da qui prima di fare altri brutti incontri.

Comincio a camminare quando vedo una caffetteria e decido di entrare.

Ho davvero bisogno di qualcosa di caldo.

-

Mi siedo su uno sgabbello e mi guardo attorno.

Il posto non è poi così male, anzi, con mio stupore direi sia quasi accogliente dato il posto in cui si trova.

Porto lo sguardo davanti a me.

Um biondino mi sorride, ma come prima cosa noto i suoi bellissimi occhi azzurri.

"Ciao!" mi saluta calorosamente "come posso aiutarla?"

La prima cosa che mi viene in mente è chiedergli come fare ad uscire da questo posto di merda per tornare a casa, poi penso che qui dentro sono quasi al sicuro e che quindi posso rimanere un altro po.

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