III

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Day eighty-four
[84]

-Mentre venivo qui sono passato sotto casa di Lucy- inizio a raccontare guardando Juvia che a distanza di mesi non ha ancora riaperto gli occhi. 

È addormentata nella bara di cristallo che Lyon ha preparato per lei ben ottantuno giorni prima; da allora, nella stessa ed esatta posizione in cui io c'è l'ho adagiata dentro.

-Non vive più lì comunque, ho sentito di sfuggita che si è trasferita nella casa di Natsu-
Posando il mio regalo incartato di blu sopra il coperchio di cristallo proseguo: -Durante l'ultimo Natale, un anno fa, non avrei mai potuto pensare che le cose sarebbero finite così, non me lo sarei mai potuto immaginare. Eppure...- Mi blocco assalito da sensi di colpa e rimorsi. Scrollando la testa cerco di dare un ordine al groviglio che sono i miei pensieri.


-Anche se non lo avrei mai ammesso apertamente, ero felice allora- continuo –e mentre passavo sotto quella casa sono stato sommerso da ricordi-

La guardo sperando in una risposta, in un cenno, in qualcosa. Ma come tutte le altre volte in cui sono venuto qui non succede niente.

-Levy ha lasciato ufficialmente Fairy Tail due mesi e mezzo fa- affermo parlandogliene per la prima volta - Ho saputo che si è fatta togliere il marchio e che ora lavora definitivamente nel Concilio. Da allora nessuno l'ha più vista ma magari un giorno presto o tardi tornerà a fare visita alla gilda. In ogni caso, qualsiasi scelta faccia, noi la riaccoglieremo sempre a braccia aperte. – racconto voltandomi e iniziando a camminare avanti e indietro.

-Da quando Gerard è stato graziato insieme agli altri membri di Crime Sorcière, invece, Erza sceglie sempre missione che la portano a incrociarlo. Trascorre molto tempo con lui e sono contento che in questo modo possa finalmente guardare di nuovo al futuro. Sai...- medito a voce alta - all'inizio si era presa tutta la colpa per quello che era accaduto. Pensava che se fosse stata più presente io e Natsu non ci saremmo scontrati come invece è successo. Ma penso che indipendentemente da tutto con Natsu le cose non sarebbero andate comunque diversamente-
Fermandomi a ripercorrere con la mente quei momenti mi perdo nei ricordi dello scontro.
-Dalla fine della guerra Wendy passa molto tempo a Lamia Scale con Sherria- cambio argomento continuando a raccontare a Juvia i fatti accaduti negli ultimi mesi –In gilda si vocifera che forse anche lei se ne andrà. Mest non è per niente contenta di questa diceria ma per ora non c'è niente di definitivo o di confermato-

Fermandomi guardo il regalo che ho preparato per Juvia. Forse è stata una pessima idea penso, non dovrei essere qui a perdere tempo. Eppure non riesco a fare altrimenti.


Prima di partire la prima volta, ricordo, avevo dato a Mira una lacrima con la quale avrebbe potuto contattarmi e rintracciarmi ovunque. 

Se Juvia si fosse svegliata, se avesse avuto nuove piste e suggerimenti o avesse avuto anche solo bisogno di qualcosa avrebbe potuto trovarmi subito. 

Ma almeno per Natale dovevo tornare a casa. Vedere con i miei occhi come stanno tutti gli altri.


-Con Lucy non ho più parlato- concludo di raccontare –e forse non mi rivolgerà mai più la parola. –

Il mio rapporto con lei si è definitivamente incrinato per sempre ormai e non penso che niente riuscirà a ripararlo.

Sospirando mi avvicino alla bara indeciso se riprendere il regalo e riporlo al sicuro da un'altra parte oppure lasciarlo lì dov'è.

Ciò che non ti ho mai dettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora