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Ebbene, eccomi qui, sono in macchina e mi stanno portando in orfanotrofio. Per tutta la settimana non ho mangiato, non sento ne fame ne sete.

"Semo arrivati"

Scendo dall'auto ed entro. Dovrò condividere la stanza con una ragazza, spero di andarci d'accordo. Raggiungo la camera senza passare inosservata e senza salutare coloro che mi hanno accudita per ben 14 anni.

Entro e trovo una ragazzina che ascolta musica con le cuffie. Appena mi nota, si gira verso di me.

"Ciao! Che bello, condivido la stanza con la figlia dei miei idoli"

"Non sono più la loro figlia"

"Lo so, mi dispiace, la notizia gira sul web. Comunque, piacere di conscerti, io sono Chiara"

"Piacere, sai già come mi chiamo io"

"Esatto. Beh... Come mai ti hanno portata qui? Insomma, si sono arresi dopo 14 anni..."

"Un giorno mi dicono che posso fare le mie scelte e un momento dopo mi spediscono qua. Tu invece perché sei qui?"

"Perché i miei genitori volevano abortire solo che i nonni gliel'hanno impedito e ora... Sono qui da quando ho 3 mesi. Quando è il tuo compleanno?"

"Non si sa, però festeggiamo il 3 settembre perché mi hanno trovata quel giorno. Tu?"

"Il 25 luglio. Però io sono un anno più piccola di te"

"Vabbè fa niente"

"Però non sembri molto abbattuta..."

"Per Ora, perché sono ancora arrabbiata"

"Ah..."

Il giorno dopo...

Mi sveglio e realizzo il tutto... Non è un sogno, sono veramente qui. Piango in silenzio per non svegliare Chiara che sta ancora dormendo.

"Marty..."

"Ehy..."

"Ho un'idea"

Dice tutta pimpante alzandosi. Io mi siedo sul letto, asciugo le lacrime e la osservo.

"Ti porto in giro, prepariamoci così andiamo al bar"

"Con quali soldi?"

"Con i nostri. Appena arrivi qui, ti danno 100€ a settimana"

"Non me li hanno dati"

"Si invece. Devi ritirarli dalla direttrice"

"Ah ok"

"Prepariamoci"

"Va bene"

Prendo i miei vestiti e mi chiudo in bagno. Dopo un po' esco e trovo Chiara che ha un sacco di vestiti sul letto.

"Non so che mettermi... Wow, che bella!"

"G-grazie... Che ne dici di questi?"

Le indico un paio di jeans e una maglietta semplice nera.

"Ok, mi preparo. Faccio in fretta"

Sorrido e la vedo chiudersi in bagno. Beata lei che è così allegra, io vorrei stare con Ermal e Fabrizio. Con i loro musicisti. Vorrei fare e dire cazzate con Montanari, mangiare dolci con Vige, scompigliare i capelli di Ermal, lavare la testa di Andrea Ra, suonare con Roberto. Mi siedo sul letto e scoppio a piangere.

Chiara esce dal bagno e mi vede così. Si avvicina, mi fa alzare e mi abbraccia.

"Marty... Non fare così, andrà tutto bene"

"Voglio t-tornare a casa"

"Ehy..."

"N-non voglio stare q-qui"

Mi stringe e quando mi sono calmata, andiamo a ritirare i soldi e usciamo.

Mentre camminiamo tranquille per Roma, decidiamo di andare in un bar. Mentre facciamo colazione, sento due voci familiari.

"Ermal me manca"

"Anche a me Fabrì, però è stata la scelta migliore. Era troppo pesante farla viaggiare con noi ogni volta"

"Ma lei ha detto che le andava bene lo stesso"

"Basta t-ti prego"

"Fab... Stai p-piangendo"

Mi giro e li vedo abbracciati. Io mi alzo e me ne vado seguita da Chiara.
Vado in un parchetto e mi siedo su una panchina iniziando a piangere.

"Marty..."

Non rispondo. Continuo a piangere tra le sue braccia.

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Vigentini_08

Figlia dei MetamoroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora