Cammino senza meta persa nei miei pensieri, la neve cade leggera sul terreno colorandolo di un bianco brillante e lì i miei passi sprofondano lasciando dei solchi profondi. Intorno a me c'è una nebbia che lascia a stento vedere la torre Eiffel ,tira un vento gelido, ma leggero; le persone fuori dal parco sorridono per l'arrivo del Natale, sono così euforici :c'è chi va a compare l'albero e chi va a prendere i regali -anche se mancano due settimane a Natale -questa festa porta sempre tanta allegria ,ma io questa felicità non riesco a mostrarla, da quando abbiamo scoperto chi era suo padre il suo mondo si è distrutto. I miei occhi si posano sulla giostra ,il tetto è coperto da una neve leggera -mi scappa un sorriso ricordandomi che lì un tempo io e lui abbiamo affrontato tanti nemici...ma ora sono solo ricordi e lui non tornerà più-.
Mi siedo su una panchina e sposto la neve che vi stava sopra, chiudo il mio ombrello e fisso il vuoto, le lacrime iniziano a rigare il mio viso ,ma le asciugo pensando che non sono né calde e né fredde.
Nonostante continuo ad asciugarmele ,esse non finiscono e continuano a scivolare sul mio viso;
《Marinette...》mi giro e vedo una ragazza dai capelli arancio che mi guarda 《che succede? Vuoi parlare?》chiede. Io tenendo la testa bassa annuisco un sì e mi sposto un po' per lasciarle spazio. Lei chiude il suo ombrello e si accomoda sulla panchina 《allora?》inizia ma non dico niente trattenendo le lacrime 《so che sei distrutta da ciò che è accaduto, ma Marinette ciò che è stato è stato ,adesso devi solo affrontarlo.
Sei una ragazza così forte ,ci hai aiutato molte volte. Adesso per favore, lascia che qualcuno aiuti te ,lui anche se ora potrebbe essere lontano sa che non lo volevi fare volontariamente. Ricorda : per Parigi sarai sempre la loro eroina ,ma per noi sarai sempre Marinette 》; a quelle parole cedo e tante lacrime scendono dal mio viso bagnando poco a poco il mio cappotto .《in queste settimane, sai ,ti ho vista e non eri più tu, avevi gli occhi spenti come se le tue emozioni ti avessero abbandonato, andavi sempre in bagno a piangere continuando a chiedere scusa e quando venivamo a trovarti tu non c'eri mai .Capì che qualcosa non andava in te e ho cercato di parlarti , ma ogni volta che mi avvicinavo tu scappavi sempre》.《H-ha-hai r-ragione 》singhiozzo ammettendo la verità ,《M-ma come può e come posso perdonarmi》...《mi dici cosa è accaduto? 》《te l'ho già detto》feci notare io ,《si ma non sei andata nel dettaglio》. Sospiro e prendo coraggio :《allora...
Era ormai giunta la nostra ultima battaglia, papillon avendo il tablet con il grimorio tradotto è riuscito a portare me e chat in mondo alternativo.
Combattemmo con grande fatica finché io mi trovai separata da lui che si trovò ad affrontare il nemico sulla torre Eiffel; io per aiutarlo ho lanciato il mio yo-yo colpì papillon e il suo miraculous perse l'equilibrio e cadde. Quando andai a vedere trovai Adrian a terra piangere come un disperato ,mi avvicinai al corpo e quel che vidi mi scioccó》terminate queste parole le lacrime ricominciarono a cadere sulla mia faccia 《continua, capisco che parlarne è doloroso ma questo ti aiuterà 》mi incita Alya e riprendo il discorso 《v-vidi suo padre Gabriele Agreste a terra m-mo-morto e all'improvviso A-Adrian si trasformò in chat noir e fuggì con il corpo del padre...È TUTTA COLPA MIA! 》urlo disperata. Alya si alza e si gira verso di me ,allunga la sua mano e dice 《viene facciamo una passeggiata. Mi asciugo ancora le lacrime e assecondo la mia migliore amica, apriamo i nostri ombrelli e camminiamo un po' nel parco. 《Sai...》inizio e Alya volge su di me il suo sguardo ,《sai... la cosa che mi dispiace di più è che lui già perse sua madre e ora a causa mia ha perso suo padre...infine è anche scomparso , ed è da solo 》.Alya sospira :《ascolta Marinette non è colpa tua ,non lo volevi fare ;in tutti i giorni da semigiornalista,shippatrice e migliore amica che sono non ti ho mai vista fare qualcosa di...di scorretto ,cosa che mi aspetto da Lilà ; e poi noi siamo ragazzi ,o meglio ,siamo esseri umani e sbagliare è umano, ma in alcuni sbagli gli errori si aggiustano ,si riparano e non sarà con le lacrime che potrai sistemare le cose .Ti puoi sfogare ma non puoi risolvere 》dice e io annuisco a testa bassa ,ma la mia mente è altrove.
《Coraggio andiamo a prendere le decorazioni per l'albero di Natale 》
Annuisco un altro sì e mostro un finto sorriso 《Se mai torna possiamo invitarlo?》chiedo ,lei mi sorride e dice 《per lui ci sarà sempre posto, siamo amici e lo saremo per sempre》;《sì, per sempre 》dico guardando il cielo.
Una leggera neve scende su Parigi e io con la mia amica mi incammino per quello che si presenta come una Natale fatto di perdoni.850 parole
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MIRACULOUS WINTER HOLIDAY 2019
Fanfictionpartecipazione al concorso degli ambrogisti anonimi