Capitolo 1

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《Finalmente》. Sospiro mentre mi butto a letto, sono sfinita dal primo giorno di lavoro. Dopo la laurea cercavo un lavoro adatto ai miei studi all'accademia d'arte, non avrei mai pensato di ritrovarmi in queste condizioni. La malattia di mio padre, la sua morte... Poi mamma non ha retto e lo ha raggiunto presto, troppo presto, dopo solo sei mesi. 
Ora sono qui da sola nel letto a pensare a questa mia nuova vita. Non so quanti di quelli che mi conoscono mi avrebbero riconosciuta stasera... ad essere sincera a stento mi sarei riconosciuta io.
Ho abbandonato i miei sogni, i miei hobbies... Ballavo e studiavo, sono stata sempre una ragazza modello, studiosa, educata, rispettosa e dedita, zero distrazioni, zero ragazzi e ora... Ora lavoro in un locale notturno, non lo conoscevo prima, ma ho scoperto che è famoso qui a New York, il Coyote ugly. Servo al bancone,  ballo e sto mezzo nuda, come se fossi in spiaggia, trucco pesante e tanti sorrisi.
Sono davvero io? Sono davvero Juli Summers? Juli Summers di Brooklyn?
Se mi avesse visto almeno Meredith, la mia migliore amica, ma lei ora è a Los Angeles.... Mi alzo e accendo il pc e controllo se su Skype Meredith è online, la trovo e in un impeto di coraggio premo il tasto di videochiamata...
Vedo la mia amica che quando mette a fuoco la mia immagine sbarra gli occhi, non dice nulla poi si sfrega il naso e dice: 《hai 20 dollari che ti sbucano dal reggiseno》. Ridiamo e parlo della serata, dei ragazzi, delle loro mancie generose poi racconto della mattinata, ho imparato a spillare e servire birre, fare cocktail di base e ballato sul bancone, poi all'apertura è stato incredibile vedere tutta quella fiumana di persone entrare nel locale... esaltante... Dopo qualche altra chiacchera ci salutiamo,  spengo il pc e mi addormento subito al pensiero che anche domani sarà una giornata faticosa.

Mi sveglio alle 8 del mattino, mi preparo un caffè e mi infilo le scarpe da tennis, gli shorts da ballo r una canotta, raccolgo i capelli in una coda, bevo ed esco per allenarmi un po. L'aria è fresca e mi faccio scaldare dalla luce del sole, mi dirigo verso Central Park. Penso che sia favoloso vivere a Manhattan aver lasciato la villetta di Brooklyn in affitto mi permette di vivere in un appartamentino qui vicino e di avere un pasto caldo ogni giorno... una casa grande mi sarebbe solo di impiccio.
Mentre sono immersa nei miei pensieri metto le cuffie e provo a rilassarmi correndo, ma non ci riesco.
Prendo il telo e mi sdraio sotto un albero e comincio a fare gli addominali, oltre vedo il laghetto con le oche e vedo un ragazzo che lancia delle briciole, si volta e un lampo di luce azzurra mi colpisce, il suo sguardo, rimango immobile a fissarlo...
Ha una canotta larga, dei tatuaggi sulle braccia e delle spalle larghe, sembrano così accoglienti, rimango fulminata, non so nemmeno cosa pensare, sento il cuore accelerare e mi convinco che sia lo sforzo fisico.
Chiudo gli occhi e respiro forte, quando li riapro mi guardo intorno... il ragazzo non c'è più.

Allora che ve ne pare.... lasciatemi commenti critiche ciò che volete....

il tuo sguardo mi ha stregataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora